PIANTE FACILI

Oggi, 11 ottobre 2010, lunedì, qui da me piove e fa anche un pò freddo. Ho acceso la stufa e la ghisa , dilatandosi, fa dei rumori piacevoli, ormai del tutto familiari. Ieri abbiamo finito, io e Mauro, mio marito, di mettere a posto la legna che ci servirà per scaldarsi tutto l'inverno, un pò più di 60 quintali. Mettere a posto la legna nella capanna è un'altra delle attività autunnali che da il senso della stagione, tutta bella in ordine col suo buon odore di pelo di gatto sano, o forse è la pelliccia di gatto in buona salute che sa di legna di quercia... Avrei dodicimila cose da fare, tutte GROSSE, tipo imbiancare camera mia, finire un muretto nell'orto che dovrebbe rendere più ordinato e disponibile lo spazio, inventarmi qualcosa per rifinire una parte del bordo della vasca dei pesci.. (La mia dolce Holly, la mia cagnolona di un anno di età, è venuta a trovarmi al computer. Si annoia con questo tempo piovoso .) E invece userò un pò di questo pomeriggio per parlare di PIANTE FACILI. Piante facili per me e qui da me, perchè ogni luogo ha le sue piante facili e non sono per niente le stesse .
Farò un elenco iniziale, suscettibile di essere ampliato . E' un elenco causale, senza un ordine preciso.

STACHIS LANATA
NEPETA FASSENII
SANTOLINA CHAMAECYPARISSUS
PENNISETUM VILLOSUM
DIANTHUS (vari tipi)
VINCA (pervinca nelle sue varie forme)
PHLOMIS FRUTICOSA
PEROWSKIA ATRIPLICIFOLIA
JASMINUM MESNII
JASMINUM NUDIFLORUM
JASMINUM OFFICINALE
ACANTHUS MOLLIS
AQUILEGIA
HEMEROCALLIS (vari tipi)
HELLEBORUS
TEUCRIUM

Ricordare come è arrivata da me STACHIS LANATA è arduo , è una delle poche che mi sono portata dietro dal primo giardino che ho fatto, in effetti anche se si trasloca si può prelevare una porzione anche piccola certi che al 99 % attecchirà. Somiglia alla salvia da cucina , gli ospiti la vedono e dicono "Che bella salvia!" Foglie grigie molto morbide e pelose, anzi pellicciose, in grandi cespi che si allargano a vista d'occhio, per la maggior parte dell'anno è questo. A primavera partono i fiori, che somigliano a quelli della salvia, la famiglia è la stessa, le labiate . I fiori sono rosa malva, non tanto belli , eppure se si guarda la foto di un giardino dove c'è stachis lanata e altri fiori molto più appariscenti l'occhio cade su di lei e vien da dire che è proprio bella.Ha una gran personalità.
Il suo grigio illumina il giardino, soprattutto se contrasta con altre tonalità di verde. Insomma, io non riesco a farne a meno, anche se ogni anno mi ripropongo di ridurla per far posto ad altre piante più "pregiate" . Quando fiorisce sale sopra le sue vicine e le soffoca, ma si può  strapparla a manciate senza farla morire. D'estate sopravvive quasi senz'acqua, ma alla prima pioggia è una delle prime a dar segno di vigore e buona salute. La Stachis ha una parente spontanea che vive nelle praterie asciutte, nelle radure dei boschi, si chiama betonica , ma non è così grassa e pellicciosa , inoltre in estate quasi sparisce . Le foglie spezzate emanano un odore dolce di pulito, e la forma spontanea ha delle proprietà curative di cui parla Messeguè nei suoi libri.


Altra grigia che somiglia alla salvia è la PHLOMIS . La mia viene dal giardino della mia amica Maxi , deve stare al sole pieno e all'asciutto, ha foglie come la salvia e fiori simili, però gialli, è un arbusto da tenere un pò potato, perché lignifica e invecchia prest . Si riproduce facilmente per talea, sempre meglio in un terreno ricco di sabbia per facilitare l'emissione delle radici. La Phlomis mi piace perché le foglie hanno i bordi più chiari, come se fossero state disegnate e sottolineate una per una e questo da alla pianta una grande eleganza. Lungo il raccordo autostradale di Arezzo ce n'è una nata al bordo della strada, mai vista una più grande e bella. Riassumendo : grigia, facile, veloce, poco assetata, pieno sole, adatta al giardino naturale, agli oliveti, al mare.

NEPETA FASSENII la conobbi da un libro di Cocker e Pizzetti che mi capitò fra le mani per caso. Non sapevo niente di Pizzetti allora, ma il libro mi fece sognare, dalla rosa Banksiae all'olea fragrans, al lungo elenco e descrizione di piante da giardino mediterraneo, fra cui la Nepeta. Trovata e acquistata a Chiusi da Margheriti si adattò al terreno secco e bisciaioso ( il bisciaio è un tipo di roccia friabile che viene via a strati) del giardino di allora: formava dei cuscini piuttosto compatti di fiori azzurri molto duraturi sotto il sole più cocente, poi a luglio o agosto la tagliavo rasoterra e ripartiva per essere di nuovo verde e qualche volta fiorita in settembre ottobre. Somiglia un pò a una menta, ma ha un odore forte più particolare che dicono piaccia ai gatti, di sicuro non ai miei, e le foglie tutte smerlettate , sempre grigioazzurre. Quando ributta a primavera è una graziosa palla . Quando lasciammo la prima casa e il giardino provai un gran dolore. Avevo dato la nepeta a molte persone, perché si riproduce per divisione praticamente all'infinito. L'avevo data anche alla Maxi e dal suo giardino è tornata qui dove siamo ora dopo parecchi anni, come se l'avessi messa in banca . Qui la terra è molto più fertile e la nepeta sta troppo bene, si allarga troppo e si scompone , anche se l'ho messa nei posti più assolati e difficili.

Fra tante grigie ora una verde, verde scuro profondo, per cambiare. HELLEBORUS ORIENTALIS.
Capitò per caso di trovarla in un vivaio di periferia , aveva un solo fiore rosso bordeau puntinato, difatti questo colore si dice"guttatus", dal latino "Gutta" goccia, spruzzato . Mi chiesero una cifra e io la spesi con una certa resistenza, ma è stato un ottimo investimento, l'ho già divisa ed ha fatto tante piantine nuove da seme, che però non hanno ancora fatto fiori. Cosa dire? Una fioritura lunghissima, da gennaio /febbraio fino a maggio, perchè i fiori , divenuti verdastri e gonfiate la capsule dei semi restano là finchè non li tolgo. E' una pianta che fa compagnia quando in giardino c' è quasi niente, ma qui deve stare in ombra quasi totale e si trova bene così.