Club scambisti.

Abbiamo cercato una casa da comprare per un lungo periodo di tempo. Prendevo contatti con degli agenti immobiliari e con loro andavamo in giro a vedere case. Uno di questi agenti era moglie di un noto professionista, una signora originaria del nord, che da noi, per quell'accento quasi da annunciatrice televisiva, fa abbastanza chic. Mi chiamò per andare a visitare l'ennesimo immobile e fissammo un appuntamento. Dopo un pò ritelefonò e mi disse:
"Ci sarebbe una cosa, che ho saputo solo ora .. La casa è affittata ad un'associazione culturale..."
Fece una pausa imbarazzata.  "Sa, i proprietari l'avevano affittata  a questa associazione, ma poi hanno capito che era una specie di ... una cosa diversa...insomma.... un club scambisti ."
 Mi descrisse la cosa, e la scocciatura che rappresentava per i proprietari, che venivano identificati con i referenti degli scambisti e bersagliati di telefonate. Per quello volevano venderla! Ci veniva a tutt'e due  da ridere.
"Se per lei è imbarazzante, evitiamo di andare, me lo deve dire ..."
Io decisi di andare, non fosse mai che si trattasse della casa giusta per la nostra famiglia!
Ci trovammo davanti al cancello del giardino ed eravamo io, la signora dell'agenzia e il presidente dell'associazione culturale, un signore sui  45 anni, bello in carne e molto serio, che si sentiva osservato. Tre adulti che si comportano come se non conoscessero niente l'uno dell'altro e sanno benissimo che non è vero. La casa all'interno era attrezzata per gli incontri sessuali, chissà che mi aspettavo di trovare!... Tre stanzine da letto con reti vecchie, imbarcate, materassi sformati, letti singoli rifatti alla meno peggio con lenzuola consumate, vecchi plaid  e quel particolare modo di rifare il letto all'antica, con le coperte rincalzate sotto il materasso, la rovescia del lenzuolo a vista  e tirata su sopra il cuscino. Neanche una sopracoperta. Triste! Alle pareti qualche manifesto tipo quelli dei camionisti con ragazze mezze nude che espongono il sedere o ammiccano da sopra la spalla e soprattutto poca luce, pochissima, irradiata da lampadine a 40 candele dipinte di rosso e verde. Strizzavi gli occhi e non vedevi quasi niente lo stesso. Certo, pensai, è meglio che non si veda bene! Una stanza comune era adattata a bar, molto adattata. Uno squallore raro e una gran malinconia. Mi immaginavo l'alto tasso erotico degli incontri che avvenivano in quelle stanze, fra donne piuttosto in ciccia, e uomini magri  con la pancetta e viceversa. Gente normale, di una certa età,  difficile immaginarsela durante incontri sessuali trasgressivi senza ridere. La casa era brutta, in un brutto posto e non se ne fece niente. Me ne andai via di corsa perché dal ridere ero passata ad uno stato d'animo triste che mi si stava appiccicando come una colla e mi sarebbe stato difficile liberarmene.
Sentii ancora parlare di questo club scambisti, che era molto frequentato da gente che di notte disturbava i vicini, suonavano campanelli con prepotenza  nell'urgenza di trovare il posto, come se fosse questione di vita o di morte. Persone adulte, sposate, con responsabilità familiari, che  perdevano la testa per partecipare a giochi sessuali squallidi, in luoghi squallidi. In seguito lo trasferirono in una casa lungo la via, e per forza ci si passava davanti, ricordo che una sera ero in auto con le mie figliole, allora ragazzine, e raccontai che da giovane ero piuttosto contraria alle leggi, alle regole costituite, perchè credevo che gli esseri umani fossero tutti buoni, tutti capaci di autoregolarsi in base alla legge morale che avevano in cuore, ma ora, dissi alle mie figlie, ho cambiato idea, per questa gente, che consuma il tempo prezioso della vita in queste stronzate, che impazzisce facendosi governare dai propri organi sessuali, ci vuole il concetto di peccato, di punizione, ci vogliono severi preti, ci vuole  il diavolo con le corna e il forcone, che gli punga il culo, che li frusti per farli tornare in sé! Ci vuole la sanzione, la minaccia della punizione per chi non riesce ad avere buon senso.
Quello che mi disturbava era l'investimento di energia, l'impegno messo in queste attività. Che nella vita di una persona la ragione, l'intelligenza, la capacità, il denaro guadagnato, tutto si mettesse al servizio della parte più istintuale e bestiale. Lo fanno gli animali nel periodo del calore, ma dura un tempo limitato e a volte noti l'imbarazzo del cane, dominato dai propri ormoni, che quasi si scusa per come si comporta. Ma un uomo, o una donna, no. Invece lo fanno, alcuni, e lo fanno tutto l'anno. E' osceno e l'oscenità non sta nei comportamenti, che di per sé fanno ridere se ci si pensa, ma sta proprio in questo improvviso scomparire della ragione, dei sentimenti, della parte migliore dell'essere umano che diventa schiavo del proprio vizio. E' una vera dipendenza. E' per questo che la lussuria è un peccato mortale. Capisci cosa vuol dire  "peccato", che è una cosa seria e non l'infrazione di una regolina, proprio in questi casi. E consideriamo che io non vado in chiesa! E' per questo che non sopporto Berlusconi. In questo triste periodo tutti i commentatori di fronte alle storie erotiche di Berlusconi si son guardati dal dare un giudizio che potesse apparire moralista, tutti hanno detto che in casa propria ognuno fa i giochetti che vuole, il dottore, l'infermiera.. Ma intanto non li va a raccontare al resto del mondo, se li tiene per sè. Poi mi devono spiegare come può uno, anzi una classe dirigente intera che ha così gravi dipendenze, che assorbono i suoi pensieri e le sue energie, uno che ragiona col pisello, come può occuparsi di una nazione, cosa gliene importa. Dice che fa così per rilassarsi, per divertirsi dopo aver lavorato tanto per il "Paese". E' grave che uno si diverta così,  sarò antiquata, moralista, me le prendo tutte volentieri, tanto penso che con gente così non c'è modo di trovare un terreno comune, siamo incommensurabili, non c'è unità di misura comune, né linguaggio per capirsi.