Pensieri di Pasqua .

E' la notte di Pasqua ed io mi sento vuota , come una canna con il vento che ci soffia dentro , ma è un vento muto. Non mi sento infelice,  dopo che abbiamo finito di bruciare le frasche di olivo , Mauro è riuscito a togliere l'erba , sempre lei , dai campi col trattore ,prima che diventi troppo alta  e io ho rimesso a posto il giardino per l'ennesima volta. Ora che si arriva pian piano al culmine della bellezza per questo giardino e per quest'anno provo un senso di appagamento e pace. Però mi sento vuota , senza pensieri ,e soprattutto senza pensieri di Pasqua . Dopo cena , stanchissimi , ci sediamo per vedere un film, il "Terzo miracolo", e i pensieri arrivano . Bello quando un film ti fa venire dei pensieri . Senza raccontare la catena  che mi ha riportato indietro  mi sono ritrovata  nel mio negozio , in uno degli ultimi anni .

Aveva cominciato a venire una bella signora ,  molto semplice, anche nel modo di parlare, avrei detto ingenua, una donna di campagna.
Sorrideva tanto, parlava con dolcezza e faceva una spesa abbastanza grossa . Le chiesi perchè faceva una spesa così grossa, mi sentivo sempre stupidamente in colpa, i prezzi da noi per forza erano più alti e pensavo che alcuni facessero fatica a comprare le nostre cose , anche se in tanti anni non ci eravamo mai fatte lo stipendio . Mi rispose , sempre sorridendo , che un medico gliel'aveva consigliato e che comprava queste cose volentieri , ci si trovava bene. Si affidava ed era  priva di malizia. Le ragalavo sempre qualcosa.
Veniva da noi ogni tanto , forse ogni due mesi , accompagnata da un bel ragazzo sui trent'anni , che era suo figlio , e anche il figlio era gentile, con me e con la madre. Quella donna mi piaceva e le sue visite mi lasciavano un senso di gioia sommessa. Una volta venne un'altra persona  sempre dalla stessa zona , la Valtiberina . Le dissi di quell'altra signora , se la conosceva e lei disse di sì , che era nota , perchè era una specie di santa . Ero incredula e le chiesi se aveva capito bene, forse scambiava questa signora per un'altra , le diedi qualche altra indicazione. Insisteva, era lei , e la gente andava a casa sua per essere benedetta , toccata , forse guarita. Quando quella persona se ne andò rimasi a pensare , c'era qualcosa che non mi tornava in quella storia, che mi aspettavo da una santa ? Che fosse furba, o colta , o molto intelligente ? Si fece strada l'idea che una grande anima può stare dentro una persona semplice , che non ha studiato , che non parla neanche benissimo italiano . Ero proprio stupita da quella scoperta. La sintonia col divino è quella di Lourdes, Fatima , Medjugorie , bambini che cadono in estasi , donne semplici che sorridono a tutti.
Non mi fraintendete, non piacciono neanche a me i commerci che nascono su queste cose , le varie speculazioni. Io parlo del succo della cosa , della relazione fra il singolo e il suo Dio.

La storia del film di stasera  parlava di un prete , di una madonna che piange sangue e di una donna che fa miracoli . Il Prete viene chiamato ad esaminare il fenomeno e la presunta santità della donna , un prete colto e combattivo , che vuole a tutti  i costi vincere la causa, come un avvocato . C'è qualcosa che non va , mi dicevo mentre guardavo il film, non risponderebbe così un sant'uomo, ma come risponderebbe , mi chiedevo?
Poi ho ricordato . Sia fatta la volontà di Dio .
Cosa non mi piace della Chiesa ? Che si arrocca in posizioni indifendibili, che condanna , che giudica . Che si nasconde dietro la dottrina, che si avvale della retorica , che si giustifica . Questo lo fa chi ha paura, chi  non ha fede , chi non si affida . Il rapporto con Dio è molto personale e privatissimo , ha tanti risvolti pubblici, di impegno sociale , civile, ecologico , di giustizia , ma il suo nucleo , per chi lo vive , è nel cuore di ognuno . Ricordo una sera che eravamo appena arrivati a Spello , e ci accolse proprio Fratel Carlo Carretto in una piccola chiesa . Avevo 17 anni. Dovevamo restare là una settimana e dividere le giornare fra il lavoro nei campi la mattina e la sera , la preghiera. Lui ci raccontò delle cose sull'atteggiamento da tenere nella preghiera e poi disse che poco prima c'era un giovane in quella stessa Chiesa, che si era raccolto in preghiera e subito lo Spirito era sceso su di lui . Mi vennero i brividi . Il rapporto con Dio è misterioso e chi lo vive fa venire i brividi, testimonia una tensione interiore e una fiducia totale che niente hanno a che vedere con le recite dei Rosari , con la partecipazione ai rituali vuoti . Il rituale si riempie di senso quando c'è questo affidamento , questo rapporto amoroso e fiducioso . Questo ho in mente da un  pò di tempo e  mi pare un bel pensiero di Pasqua.