Primo maggio : rapsodia in blu.

 Ceanothus Tyrsiflorus Repens.
Sono in fase introversa e introspettiva ,tanto per cambiare, perchè si avvicina il mio compleanno , da queste parti in maggio , e si  compie anche il primo anno di questo spazio virtuale .
Mia figlia, ma ne accorgo ora , mi fece un bel regalo di compleanno impostando il blog , e in giardino c'erano come ora iris colorati e libellule sulla vasca dei pesci , che invece non sono ancora arrivate.
Un anno è sempre lungo un anno , ma qualche volta si percepisce cortissimo .
Questo qui è stato lungo perchè sono successe molte cose , brutte e belle , e quelle brutte le abbiamo vissute bene , come famiglia , così non son state tanto brutte .
Vivendo le cose a fondo giorno per giorno e , per me , con questo strumento che mi induce a scrivere e quindi a pensare molto , l'anno, nella percezione, si è allungato .
Mi sento strana , fortunata e in una situazione un pò irreale , con questo piccolo giardino bellissimo, non del tutto per merito mio ,con questa famiglia a modo suo piuttosto bella anche quella , senza esagerare.
Bella a colpo d'occhio e poi ad uno sguardo approfondito mostra i suoi aspetti difficili , come tutte.
In questi giorni ho dovuto ascoltare una signora che magnificava se stessa e la propria famiglia così a lungo e con tanta convinzione che dopo un pò ne avevo la nausea, la Luisa, che non è quella del sapone ,ma un'altra  delle più care amiche, sa a cosa alludo .
Mai ho sopportato chi magnifica se stesso , il proprio lavoro e la propria famiglia, madri e padri perfetti , come dicevo in un'altro post, ricordo che la mia di ragazzina la mostravo come famiglia perfetta , e poi si è visto come è andata .
Meglio sempre abbassare i toni ed essere realisti.


Gli anni precedenti non fotografavo le iris , restavano un luminoso ricordo . Le foto dell'anno scorso le ha fatte mia figlia più piccola.
Le iris, o gli iris, sono l'effimero della primavera , durano poco , come le peonie, ma come si fa a rinunciarci? Sono meravigliosi e poveri fiori, di semplicissima riproduzione, sani , democratici , tutti possono averne un pezzettino , basta chiedere ad un' amica come me . A proposito: chiedete, se vi piacciono ,possiamo organizzarci per farveli avere..

Però oggi è il primo maggio e a me la testa mi è andata spontaneamente sul tema "lavoro" già da un pò di giorni .
Una palla blu che profuma di miele.
A me piace molto lavorare , per me e per gli altri . Gli aretini sono gran lavoratori , di quelli che tornano da una lunga faticosa giornata , si cambiano e vanno a zappare l'orto per rilassarsi .
Io sono in questo modo, perfettamente nella media .

Gianni , a me lavorare mi "piace". Mica sempre , ma quando mi lasciavano tranquilla in una cucina mi divertivo molto. Sarà che il lavoro di cucina ha degli aspetti creativi , ma neanche tanto, quando una cosa l'hai preparata cento volte è solo ripetizione .
Mi piace lo stesso .
Ho difficoltà a ingranare , svegliarmi , partire di casa , sempre un pochinino in ritardo , ma poi mi piace .
Il lavoro della cucina è molto manuale ed è anche tecnico , usi la mente ma in un  modo che la riposa , devi prendere il ritmo , poi il lavoro si snocciola da sè , comincia a filare ed è una cosa bella , ti senti in sintonia . Con che cosa ? Ma con tutto!
Dal tuo posticino dove stai lavorando vai in accordo con l'universo intero.
Se poi lavori con un'altra persona e cominci ad andare in "fase" , cioè in sintonia ed in armonia in modo tale che le cose si incastrano bene quelle che fai te e quelle che fa lei e quasi non c'è bisogno di parlare , è proprio bello anche quello .
Alla fine poi se hai lavorato bene il risultato si vede e si sente, ma io non ho mai avuto bisogno di premi, me ne accorgevo da sola se c'era stata quell'immersione totale e quel controllo concentrato che garantivano la qualità .
Una bella cavalcata fatta dentro una stanza con molto caldo e vapore .

Ma mi piaceva anche lavorare come operaia agricola , mettere le pesche a posto nelle cassette è bello , le cassette della Giuliana erano bellissime da vedere.
Le pesche grandi al centro, con le gote arrossate in alto , facevano un effetto di pienezza e maturità , facevano gola .
MI piaceva molto studiare .
Anche qui a casa lavoro tanto , pulisco i greppi dai rovi , adesso , che è davvero un lavoraccio .
Ma mi piace! Mi piace veder pulito , dopo.
Anche il giardino è un gran lavoro, testimoni tutti quelli che ce l'hanno . Mi piaceva anche il negozio , quando l'avevo .
Invidio le mie amiche , che , con la laurea, hanno acquisito competenze specifiche .
E' bello vedere un medico , un architetto , un avvocato , ma anche un muratore , che sanno di cosa parlano ,che si muovono con sicurezza nei loro mestieri , più bello ancora se sono donne , a cui questa cosa è stata negata per molto tempo. Benchè  prima avessero i lavori "femminili" , ricamare, tessere , cucire , belli anche quelli , ci vuole competenza anche lì.
Scilla peruviana , una bulbosa facilissima.
Si chiama peruviana, ma è mediterranea.
 Il ceanothus, visto da vicino , è per gli insetti uno sterminato campo di raccolta , bellissimo e odoroso.
Il ceanothus è anche lui un fiore di primavera , facile , se è al posto giusto.
Quando non lavori , comincia ad insinuarsi un'idea perniciosa , che sei a casa e non servi a niente , il mondo gira senza di te , sei fuori , scesa dalla giostra, cosa puoi dire alle tue figlie ? Che esempio puoi dare ? Non fai più parte della società attiva , non hai quasi il diritto di esprimere un'opinione , sei diventata invisibile, e ti passa anche la voglia di fare quelle cose che non potevi fare perchè non avevi tempo , dovevi lavorare , ti pareva così bello avere tempo , ma ora ce l'hai e hanno perso significato .

Invece se lavori ti senti di aver la schiena dritta , uno stipendio sudato ti attende a fine mese e sei una delle tante persone che fanno parte della società e si guadagnano il pane , ti senti a posto . Il tuo lavoro, non tanto importante come quello del medico , del giudice , dell'ingegnere , si incastra con i lavori degli altri nel comporre una società civile , ed è un bel vedere anche quello.