Cacca di rondini e molto altro.



Siccome la pergola davanti casa stava cadendo e c'era il serio pericolo che uno dei pali di castagno , benchè in parte marcio , tramortisse qualcuno della famiglia che ci passava sotto crollandogli sul capoccione , abbiamo deciso di rifarla .
Decidiamo queste cose con rimorso e preoccupazione , avendo sempre pochissimi soldi a disposizione, comunque ieri ho seguito il fabbro che montava i pali di ferro senza  far nulla di tanto costruttivo(io ), impicciando anche in mezzo, e  ogni tanto svolgendo qualche utile incombenza.
Mi sono stancata moltissimo, e non so perchè.
Sto anche lavorando al computer per scrivere una cosa lunga che mi richiede tante energie . Stamani che piove e non si può lavorare fuori ho fatto comunque una giratina in giardino.


Questo giardino è piccolo e zeppo di piante che neanche un orto botanico, ha ragione Mario quando dice che sembra il catalogo di Ingegnoli, ma non è mica un pregio! Ogni tanto mi scordo che in quel posto ci avevo messo qualcosa che sta ancora dormendo, vango e impedisco per sempre a quella pianta di uscire fuori. Devo cercare di far posto a tutto!

L'anno scorso la Cristina, che ha un vivaio qui vicino, mi regalò due piantine da seme, due ibischi, diceva lei, e invece erano due altee, o malvarose. Sono venuti due bestioni di più di due metri che soffocavano tutto quello che era intorno, perchè io, ad aprile, quando erano piccine, le avevo messe intorno alla vasca, dove c'era un pò di posto e ci cacciavo di tutto, ma poi quando son diventate gigantesche mi sono  un pochino disperata .
Quando hanno finito di fiorire e sono crollate sopra il resto, le ho sbarbate via .




E' venuta l'Antoinette e ha detto "Peccato!"
"Peccato un corno !- ho detto io - Mai più così tanta roba intorno a questa vasca !"
Bhè, mai dire mai, ci son rinate da sé, tanto per dire come funziona, non faccio in tempo a levarle e trapiantarle, ce ne trovo sempre qualcuna nuova, potenza della voglia di vivere e della facoltà di germinare dei semi. 
Gli eremurus sono strambi, ho tentato di coltivarli un paio di volte e ho fallito, poi ho trovato il posto giusto, ma quello grosso (robustus?) quest'anno ha abortito il fiore, disturbato da qualcosa che non ho individuato e si prepara già a sparire: un coso enorme fra foglie e stelo del fiore mai sbocciato che diventa giallo e sparisce completamente in un tempo brevissimo per ripresentarsi  la prossima primavera.

L'altro eremurus, lo stenophillus, ha prodotto cinque fiori giallo dorato che sono un prodigio di eleganza, la mia mamma, che aveva la fissa di questi vocaboli, avrebbe detto "molto fine" oppure "di gran classe".

Qui bisogna impegnarsi per vedere la libellula colta in volo.
Continuo il "catalogo di Ingegnoli" : fiorisce anche Alstroemeria in un colorino che qui si chiamerebbe a " me ne vado" , che non sa di un gran che , ma è bella anche la forma del fiore.
Davanti a lei si aprono le spighe viola  di Teucrium Hircanum ( può darsi che la i sia y)pianta della famiglia delle "facilissime " da consigliare a tutti, si risemina da sola, fa tutto da sè.
Le pansé , che dovrebbero aver finito, con l'acqua dal cielo sono rinate .

L'aiuola nuova, dolore di Mauro che ci faceva volentieri l'orto, sta diventando un tripudio di foglie variegate di amaranto e girasole , cosmee  rosa e sulfuree  , ancora niente fiori, spero che la Holly desista dall'opera di distruzione che ha con successo intrapreso spezzando diverse dalie.
Pazienza , è la prima virtù del giardiniere.

Noi non siamo ricchi, e ormai non credo che per questa vita lo diventeremo , però avere un giardinino traboccante di fiori fa sentire ricchi , ti sembra di avere delle opere d'arte, molta bellezza contenuta in pochi metri quadrati, secondo me anche questo aspetto è terapeutico .

In questi giorni Gianni e Mario (due bloggers: Orizzonti padani e Incatenati dalla schiavitù del lavoro) fanno lunghi discorsi sui SUV , queste macchine di cui ho scoperto l'esistenza da relativamente poco. Non è che non le veda, è che siccome non mi interessano per niente, è come se non le vedessi, per me  non esistono.  Ho cominciato a considerarle da quando ho trovato delle cose scritte su questi aggeggi. Ma capisco che per chi le vede e comincia a desiderarle siano, come succede con i desideri, fonte di tormento. A volte mi capita con le piante o i giardini degli altri, ma di rado , devo dire, ormai la prendo su un altro piano...


Per esempio qualche anno fa andammo a visitare il giardino Reinhart ( non ricordo mai come si scrive, potrebbe essere sbagliato), che si trova qua vicino, nei pressi di Cortona, in località Villa di Piazzano . Benché sia così vicino l'avevo scoperto su Gardenia, che aveva pubblicato un servizio con delle belle foto, che, quelle sì, mi avevano stimolato una certa invidia.
Quando ci siamo andati, io e Mauro, con altre due amiche , ho avuto un'impressione molto forte, come quando si visita un luogo d'arte, anche se in questo giardino non ci sono elementi architettonici , a volte vengono usate delle pietre per creare effetti paesaggistici, ma sono state estratte dai movimenti di terra necessari a creare parti del giardino stesso e sono completamente integrate .

Quell'anno il giardino da visitare era un labirinto verde realizzato da due siepi parallele di canna indica, un'erbacea tropicale rizomatosa che in quel posto raggiungeva i due metri . Il sentiero serpeggiava dentro queste due siepi e ai lati c'era un'abbondanza di piante annuali , tropicali , da clima caldoumido , coloratissime e di dimensioni esagerate , pacciamate da un materiale che ci hanno spiegato essere scarto di produzione del cacao , proveniente forse dalla Perugina, che non è tanto distante.


Questa pacciamatura vegetale, oltre a  essere molto nutriente e mantenere l'umidità, aveva anche il colore caldo del cacao e faceva risaltare il colore dei fiori coltivati. Al giardino era stato assegnato un significato simbolico che ho del tutto dimenticato, ma l'impressione era di entrare in un giardino dell'Eden,  impossibile  a chiunque, un labirinto dell'inconscio ricco di piante anche velenose, come dature e nicotiane, oppure provenienti da zone lontanissime, come l'Eritrina arborea, o solo molto più grandi di qualunque esemplare visto prima, come un albero di Buddleia Weyeriana che fa spighe di palline gialle, o alberi di Agnocasto . Alcuni fiori erano comunissimi: zinnie, impatiens , cosmee, altri più rari e bellissimi, come gli ibischi di palude. Era un labirinto delle meraviglie, che girava su stesso a volte intersecandosi  e ad ogni angolo aveva una sorpresa, con miscanthus e altre graminacee grandissime e in buona salute , piacevolissime da vedere. Alla fine del percorso avevano realizzato, solo da una parte del sentiero, un orto bordato da una siepina di basilico greco: "ocimum basilicum minimum" , che infatti ha foglioline piccolissime e la tendenza naturale a crescere come una palla. Meraviglioso.

Ma quando ne fui uscita seppi con sicurezza che per quanto l'avessi visitato con gioia non avrei mai saputo e potuto rifarlo. Una cosa così richiede un impegno enorme nell'essere ripiantato ogni anno quasi da zero , pulite le due enormi siepi di canna che spariscono sotto terra , eliminata tutta la vegetazione morta e creato con essa un grande composto, tolte le piante enormi ad albero che non sopportavano l'inverno e dovevano essere ricoverate in serra , infatti si vedevano i vasi che le ospitavano seminascosti dal terreno. E quanta acqua e concime dovevano essere necessari ! Vederlo è stata comunque un'esperienza molto bella. Quel tipo di giardino i Reinhart non l'hanno più realizzato, il percorso esiste sempre ma è chiuso.Evidentemente l'impossibile è stato possibile solo per un pò. Ora ci sono un lungo bordo all'inglese, sempre con piante invidiabili per dimensioni e colori , tipo emerocallis, monarde, Helenium, coreopsis e moltissimo altro  e un giardino fra gli ulivi , assolutamente inaspettato e inconsueto, che merita un racconto a parte.

La mia idea del giardino è di superare i miei limiti finché posso, ma di non superare i limiti della natura, e di fare un giardino più sostenibile possibile, senza coltivare solo cardi, ovviamente. Desideri possibili, è questo un buon sistema per non soffrire. Poi i SUV vanno molto lucidati e tenuti puliti: davvero vi piacerebbe passare così il tempi libero? Meglio fare come mio marito , che stamani faceva foto alle rondini che fanno cose incantevoli, si scambiano effusioni in volo, si lavano sotto la pioggia..e fanno parecchia cacca. Per chi fosse interessato cominciamo ad avere uno stratino di cacca di rondine davanti al finestrone di cucina, e stamani le cacone me l'hanno fatta su una mano. Centrata in pieno mentre passavo per andare in giardino.  Ah ! , la natura!

Post scriptum: Mario e Gianni: ho capito che parlavate anche di energia, camorra, libertà intellettuale...non sono così anziana .