Il respiro della Terra.

La lavanda .
Rosa "Summer song" e gypsophila.
 Tutto lungo il bordo della vasca.
Buddleia Weyeriana, spighe di palline di fiorellini gialli.
Perowskia atriplicifolia , se si trova bene diventa quasi infestante.
Varcata la porta dell'estate , dopo San Giovanni , dicono i biodinamici che inizi il tempo dell'espiro della Terra. Secondo la teoria antroposofica  in inverno la Terra inspira, in estate espira , e le due stagioni di mezzo , quelle in cui per i nostri giardini accadono le cose più interessanti , sono tempi di apnea, quel periodo breve in cui, fra i due atti del respirare , si trattiene l'aria , ci si ferma e ci si riposa. Ma quando la Terra riposa noi invece, nei nostri giardini, lavoriamo molto , potremmo anche saltare i pasti, qualche volta, per svolgere tutta la mole di lavoro che c'è . Oltre a questo i biodinamici dicono che nell'espirare la Terra rilascia delle forze spirituali , emette spiriti che se ne vanno in giro , si liberano . La Terra resta impoverita , e loro se ne vanno a turbare un pò l'esistenza dei poveri umani . Non ricorda  il "Sogno di una notte di mezza estate "?  Fate e folletti , non sempre belli e benefici , fanno impazzire gli uomini che si perdono nel bosco nella notte magica che i cristiani dedicarono a San Giovanni. Che sia questo un tempo di magie è comunque fuori dubbio . Il solstizio d'estate la Terra lo celebra da sola , le lunghe giornate limpide , la luce che dura fino a tardissimo, con l'artificio della convenzione dell'ora legale. Ed ecco le lanternine magiche , le lucciole, e i canti degli uccelli nella notte, il più bello quello dell'usignolo , che passato San Giovanni cessa pian piano. Per la lunghezza delle giornate questo è anche il periodo del "tempo balsamico " delle piante , in effetti molte officinali hanno in questi giorni il massimo dei principi attivi , ipericum perforatum , ruta , lavanda , salvia e tutte le altre, salve quelle di cui si usa la radice, che si estrae in autunno . Il mio giardino , che è molto esposto alla luce solare e al caldo , adesso entra in una fase di riposo , stamani ho tolto e tagliato , portato via delphinium, lunarie e nigelle ormai secchi, tagliato la Phalaris arundinacea picta , una bella erba a strisce verticali bianche e verdi . Riduco e preparo al grande caldo, che ha sempre un impatto fortissimo qui da me , e fa sempre qualche vittima. Invece cerco di sostenere quello che è coltivato in vaso, buddleie , plectranthus , verbene coloratissime , pochi gerani , coleus . I grandi vasi restano fra i pochi punti di attrazione dell'estate , insieme alla vasca , dova l'acqua evaporando crea un microclima che permette alle piante coltivate intorno di sopravvivere molto meglio che altrove. Quando arriva l'estate ci sono piante che l'annunciano : fioriscono le lavande , l'agnocasto e la perowskia, tutti in azzurro e tutti sopportano l'asciutto  .Più avanti si apriranno le palline blu di Echinops Ritro , una specie di cardo molto grazioso , sempre del gruppo delle facilissime, perfino troppo. Piantato in un posto è difficilissimo eliminarlo , quindi è bene pensare a lungo prima di metterlo a dimora , e scegliere un luogo assolato, asciutto , difficile per tutte le altre, in cui si troverà a suo agio e se farà fatica all'inizio, poi riuscirà a fiorire , una volta affondate le sue forti radici . Fuori del giardino l'estate compare anche per le strade , quando fioriscono i radicchi selvatici con i loro effimeri fiori blu la primavera è tramontata definitivamente . Lungo le vie, qui da me , compaiono nei fossi colonie di salcerella (Lithrum salicaria) dalle spighe viola , ciuffoni di una clematide erbacea bianca e profumata ( Clematis Flammula?) ,  scabiose e malve , alte piante di cardo dei lanaioli , e piante più piccoli di molti altri tipi di cardo , fiori del caldo e del secco . Il caldo di giorno leva il respiro ed è bello invece alzarsi presto e innaffiare o zappettare quando il sole non si è ancora alzato . Per il resto, tornando agli spiritelli che turbano gli esseri umani, un'amica che lavora al Sert mi diceva che con i primi caldi forti molte persone, che magari già usano alcool o stupefacenti , perdono il poco equilibrio che hanno di norma e ci sono tante chiamate al servizio pubblico, molto più del solito ..