Sbandamenti e malumori.

In questi giorni sono molto stanca, molto più del solito , la notte dormo male e il sonno non è ristoratore , neanche i sogni vengono in aiuto . Martedì è stata una giornata piuttosto tribolata , la Holly, il  nostro cane , tossiva già da qualche giorno , ma solo ogni tanto e non si sa mai che peso dare a certi sintomi. Tenendo presente che gli altri cani che abbiamo avuto non hanno tossito quasi mai , tenendo anche presente che lei doveva riprendere la medicina che la protegge dalla filaria nella stagione calda e per questo fare un controllo dal veterinario , abbiamo deciso di portarla all'ambulatorio quel pomeriggio . Un'ora prima di partire in un colpo di tosse , sempre superficiale, ci è sembrato che avesse sputato un forasacco . I forasacchi non sono altro che i semi delle graminacee che maturano in questo periodo dell'anno, soprattutto avena selvatica,  che sono fatti in modo tale (strategia riproduttiva) che con dei ganci piccolissimi si aggrappano alle superfici con cui vengono a contatto , che sia terra , o il pelo degli animali , o uno stomaco se sono stati ingeriti, e poi entrano . Lo scopo del seme è di aprirsi in un luogo favorevole , germinare e dar vita ad una nuova pianta, ma intanto cammina dentro il posto dove si trova producendo danni grossi se il posto non è quello adatto. Non ne abbiamo troppa paura, in tanti anni solo la Bianca , una bella femmina amatissima, pareva dovesse morire e invece era un forasacco che le aveva sfondato un timpano . Siamo andati dai nostri veterinari, che sono persone davvero gradevoli e simpatiche , e già io , per il solo fatto di essere lì, rivivevo la situazione dell'anno scorso, quando morì l'altro cane, il Chicco, e per questo cercavo di contrastare un sentimento di malinconia e paura che mi era entrato addosso . La dottoressa ha fatto qualche analisi e ci ha dato un antibiotico , consigliabile se ci fosse stata una irritazione della gola dovuta al passaggio di una cosa irritante come un  forasacco . Siamo tornati a casa e la Holly ha preso il suo primo antibiotico e mangiato con appetito la sua pappa . Poi però durante la serata improvvisamente si è alzata dal tappeto su cui dormiva e ha sbandato vistosamente , un attimo per recuperare l'equilibrio, poi di nuovo . Eravamo in tre in casa , due allarmatissimi che la guardavano e le parlavano , la terza allarmatissima che cercava con le mani che tremavano il numero del veterinario . Io. Di nuovo dal veterinario alle 22,30 , altra visita , ma lo sbandamento non si è ripetuto . Si è ripetuto a casa , in una forma lieve e non interpretabile , quasi uno scivolamento su una superficie liscia, forse davvero uno scivolamento .. Il fatto è che gli animali non parlano . Noi possiamo tentare di interpretare , immaginare , ma non siamo sicuri . I veterinari sono abituati al panico e al dolore degli umani . Spesso eccessive tutte e due le cose , dovute ad una identificazione col cane o col gatto, che finisce a volte per ammalarsi delle stesse malattie del proprietario . Io purtroppo e per fortuna  ho un lungo passato con gli animali , ho un'esperienza di un cane che ebbe l'epilessia per 11 anni della sua vita , con crisi violente nel corso delle quali mugolava a bocca contratta finchè non riusciva a chiamare e ad avere vicino qualcuno della famiglia, che lo assisteva fino alla conclusione, allora si rilassava e lasciava che il male lo prendesse fino al culmine e poi all'attenuazione, lasciandolo sfinito. Le crisi cominciavano con uno sbandamento e una caduta .
Ho anche un ricordo della Nera , bella femmina tartarugata delle dimensioni di un pastore tedesco , che morì avvelenata dal vicino di casa con la stricnina . Anche lì me ne accorsi perchè sbandava e perdeva il controllo delle zampe di dietro.Morì un quindici luglio e la mattina , forse per lo choc e per il dolore, mi pareva di sentirla scialare in casa, mi pareva che dopo la morte terribile fosse tornata a salutarmi prima di andarsene . Il passato passa , ma fa presto anche a tornare , ci mette meno di un attimo , il tempo dei collegamenti elettrici di questo nostro cervello che non perde neanche un dettaglio e ripresenta a distanza di anni le emozioni uguali come se non fosse passato neanche un secondo .