Considerazioni sul giardino d'estate .

In uno dei primi post di questo blog avevo detto come , alla fine , il giardino , che è vivo, sia influenzato principalmente da due variabili , umidità e temperaura . Si sa tutti, quando fa molto freddo tutto si ferma e da noi c'è addirittura una naturale programmazione genetica delle piante che permette loro di seguire il ciclo di calore stagionale, mentre le piante che provengono dalle zone calde non sono programmate, possono vegetare , fiorire e produrre frutti tutto l'anno, se ci sono , appunto, temperatura e umidità adatte. Un giardino sostenibile, penso io, segue i ritmi stagionali , così l'ho fatto io , che d'inverno dorme e in estate non è verde per forza . Per una specie di etica ecologica non annaffio il prato , lo lascio ingiallire quando fa troppo caldo . Annaffio sì, ma per far sopravvivere le piante, per non perderle, e per avere il giardino a posto quando, a fine estate , la temperatura e l'umidità tornano sui valori che consentono la vita rigogliosa e piena. Tutto questo per dire che, quest'anno 2011 , mi ha fatto un regalo con questo lungo periodo fresco e bagnato . Non tanto bagnato , qui non è piovuto esageratamente , ma il giardino, che appariva già brullo e stento, si è ripreso e rigonfiato, "ricucito" è la parola che uso , quando la vegetazione riempie i vuoti ed appare turgida e felice. Non solo il mio piccolo spazio, ma tutto il mondo intorno appare felice, i boschi sono verdi e morbidi , verde chiaro l'erba che spunta fra le stoppie dei campi mietuti. 

Così posso mostrarvi delle immagini , dal giardino sostenibile di Vitamina, che in altre estati non sono possibili. Nella parte che in passato era destinata all'orto ed ora è giardino , quest'anno ho fatto un giardino estivo vero e proprio, non tutto è andato come doveva, alcune piante , le tagetes e le cosmee sulfuree , non si son trovate bene , mentre gli amaranti e le altre cosmee hanno vegetato riempiendo i buchi, quindi c'è una prevalenza di colori malva e magenta , un pò malinconici, per fortuna che ci sono le dalie arancio e  giallo acido che portano allegria. Un giardino non è bello tutto l'anno , qualcuno crea delle zone che sono bellissime in periodi definiti , come dei giardini stagionali, una zona bella a primavera , una zona bella d'autunno ( Astri settembrini, anemoni , dalie , per esempio) una zona bella in piena estate  (soprattutto fiori annuali , zinnnie, cosmee , coreopsis, gaillardie , gigli ) . Così ho tentato io quest'anno . Un'ultima considerazione , mi accorgo di essere sempre più in sintonia con questo "Campardino" o "Giardampo" come dice Loretta del Roseto in Via Cerreto  , nel senso che è un giardino casalingo, autoprodotto, con il minimo di teconologia possibile.
Quando lui si riprende anche io mi sento più felice. Vedere il mito di Proserpina , di cui dovrò parlare prima o poi .
Qui si vede il fiore di una pianta di mais ornamentale , graziose spighe di chicchi multicolori, che vedremo a fine stagione .
Lascio sempre in giro zappe e vanga, scusate il disordine .
Colori al neon di verbena e geranio.