Dialogo fra una verde komeinista e una" non so" .

Grazie a tutti per i commenti all'ultimo post ! Grazie a Mirco, che compare qui per la prima volta , e mi ha commosso , grazie a Cinzia e a Duck , che sono entrate nella mia pelle , grazie a Pia , che mi offre un sostegno più pratico e " professionale", ma sento, attraverso il severo distacco,  il desiderio di consolarmi .Ho un'amica come Pia, si chiama Concetta .

E' difficile scrivere qualcosa di sensato quando non si sta bene, una parte dell'energia personale va a cercare di tenere insieme il sistema. Una parte delle forze, in modo neanche consapevole , è impegnata a tenerti solo al bordo della depressione, ad impedire di cascarci dentro, a rimediare i danni prodotti dal sudare continuamente , dall'essere inerte , perchè anche passeggiare e lavorare all'aperto è diventato difficile . Intanto, per non sentirsi inutili , abbiamo imbiancato ancora una stanza , io e mia figlia, perchè poi non c'è niente di più distruttivo , per me , di  vedere che non ho combinato niente di buono per tanti giorni.Così, tanto per rimediare , la personalità si sdoppia , appaiono almeno due persone diverse, la verde komeinista, già nota su questo blog, e la "non so", come diceva Gaber .

Il giardino per me è stato come una terapia , una delle terapie , forse quella più istintiva e più immediata . Quando il giardino soffre è quasi inevitabile che soffra anch'io . Poi forse è vero, chi nasce di maggio , nel pieno fulgore della primavera , non può che star male quando tutto stenta .

 Ho proprio la sensazione che tutte le sapienze e le forze abbiano abbandonato la terra , che è diventata secca e inconsistente , sembra incapace di produrre qualunque cosa.  Non germogliano nemmeno le erbacce, le piccole rane sono sparite ,le rane adulte tacciono,  non ci sono libellule in volo sulla vasca. Ci sono invece vespe numerose che bevono, zanzare a non finire nelle ore più calde , amaranti verdi , gramigna e rovi che resistono e crescono . sono gli unici. Sabato sono stata nel bosco di un'amica, sui monti sopra Civitella , a terra un tappeto già autunnale di foglie morte, che però non era morbido e umido come in autunno, ma scricchiolante e secco . In alto le chiome asciutte degli alberi si piegavano ancora morbide al vento , rivelando che, chissà dove, le loro radici ancora trovavano acqua per sopravvivere. Fra un mese forse a terra si troveranno già funghi ed erba nuova. Si tratta di aspettare e sognare il rinnovarsi della vita , benchè breve , dell'autunno. Ho tolto i morti dalle aiuole . Ora l'aspetto è migliore e forse non è così male come sembrava a prima vista . Intorno a noi  i boschi sono bruciati come se fosse passato un potente getto di lanciafiamme. Si, Pia , le piante si sono fermate , sono vive, ma aspettano momenti migliori, per produrre ancora qualche frutto tardivo. Solo i pomodori, piantacce! , continuano a maturare ,benché assaliti dalle cimici .

Vespe , calabroni, cimici , zanzare , sembra l'elenco della calamità d'Egitto . Qualcuno si chiederà perchè non uso veleni . A volte sono tentata , intanto ho iniziato ad accendere i fornellini con le piastrine al piretro,dentro la casa,  spero che siano davvero meno tossiche delle altre , nelle stanze dove non abbiamo le zanzariere . Non usiamo veleni perchè il mondo intorno ne è già pieno . Dalle ultime notizie sembra che gli insetti impollinatori , quindi non solo le api , continuino a morire . Insetticidi neonicotinoidi , semi  geneticamente modificati ,cambiamenti climatici,  cosa li uccide ? Se lo chiedono gli scienziati , quelli che amano le api e gli insetti e quelli che li considerano , giustamente , i primi addetti alla produzione di cibo, per se stessi e per noi,  per la loro instancabile attività di impollinazione.  Se ci mettiamo anche la nostra azione distruttiva come si può pretendere che sopravvivano? Quindi , senza capire bene come funzionino questi fenomeni , cerco di evitare di usare anche io sostanze tossiche .

Si può stare al mondo in molti modi , consumando risorse , stando larghi e comodi ed espandendo se stessi quanto e come ci fa comodo , questo è stato per duecento anni il modo dell'Occidente , usare risorse preziose non  solo per vivere, ma anche  per il puro benessere . Energia elettrica usata per abbassare la temperatura nelle case, producendo altro calore che arroventa di più l'aria esterna. Piscine piene di acqua clorata .  Prati verdissimi in pieno agosto.Ville di venti stanze per famiglie di quattro persone , usate solo d'estate , come seconde case . Ora non mi vengono neanche in mente tutte le esagerazioni che vedo in giro . Mi sembrano formicai costruiti per esseri che vivono poco , cose effimere che consumano molta energia, territorio e risorse senza guardare nel futuro, alle conseguenze, a quel che sarà.  Il lusso proposto come stile di vita , sognato come un ideale assoluto .

C'è anche un altro modo di stare al mondo e quest'estate , da noi siccitosa ed estrema per quindici giorni soli, che hanno fatto un danno grande, in Belgio , dove vive Grazia , estrema per un altro verso , fredda, piovosa e soggetta perfino a uragani , questa estate ci ricorda che è necessario rivedere tutto il nostro approccio alla realtà .
Il mio giardino è un rifugio , quando è bello e sereno , ma è anche una finestra sul mondo naturale , sconvolto dall'azione umana , bruciato da brevi , ma  a volte lunghissime , estati di fuoco , allagato da piogge che non esistevano . Da qui osservo e mi fa male il cuore a vedere cosa continuiamo a combinare , come specie umana. D'altra parte ricordo molti anni fa , di aver parlato con Guido, che lavorava per  "La farnia" , una cooperativa antroposofica di Rolo , Reggio Emilia.  Diceva che secondo gli studi dei biodinamici  gli impulsi dati dalle attività umane negli ultimi duecento anni produrranno cambiamenti per i prossimi mille anni .

Bene , ed ora che la verde Komeinista ha parlato , le impongo di tacere, starsene un pò zitta e spengere il cervello se le riesce . Ci ha messo già abbastanza di malumore .  Stamani, lei, la verde komeinista, non ci ha fatto caso,ma  sulla vasca dei pesci c'era una libellula in volo! E, sì, sono morte un pò di piante, ma guarda il bicchiere mezzo pieno ! La caesalpinia gillesii , la baffona, come la chiami te, è fiorita per la prima volta, proprio con quel caldo infernale. E' vero che sembrava fiorisse nel deserto, ma insomma.. E le salvie microphilla , coi loro fiorellini rossi, hai visto come hanno retto bene? Dai , che non tutto è perduto , e poi le previsioni dicono che domani pioverà!

Dopo questa prova della follia della persona che gestisce questo blog , che si sdoppia e lascia che due sue parti parlino fra se sotto l'effetto liquefacente dell'afa, per stasera vi saluto. Sogno allucinato di una sera di fine estate . E senza far uso di droghe !