L'alluvione .

 Io mi ci sono trovata almeno tre volte in mezzo ad una alluvione , a partire dal 1995 o 96.  Il giorno di Ferragosto eravamo andati a mangiare al ristorante. Non lo facciamo quasi mai e quindi la cosa ci rimase nella memoria. Era con noi una mia amica di allora, la Enza , con la sua bambina, la Sara .Quando tornammo a casa  pioveva tanto con tuoni e fulmini, un  classico temporale d'estate . Si era formato un fiume sulla strada e dovevamo guidare piano , perchè il tergicristallo non riusciva a togliere l'acqua dal vetro . Quando ci  arrivammo , a casa,   il temporale era finito , ma la strada di casa non c'era più. Abitavamo in campagna anche allora e la parte ultima della via era una stradina di terra battuta, circa 400 metri,   in pendenza, dove passa una macchina sola. Dove normalmente camminano le ruote l'acqua aveva scavato così tanto che si erano formati due fossi profondi più di mezzo metro, fino alla roccia , se fossimo entrati con l'auto ci saremmo rimasti incastrati. Non sapevamo come fare per arrivare a casa. Alla fine passammo da un'altra parte,  dove di solito non andavamo mai , perché la via passava di fronte alla casa di  quello che , tre  anni prima, ci aveva avvelenato i cani e ce lo aveva anche detto in faccia .Dall'altra parte la strada era in condizioni un pò migliori .  A casa la prima cosa che vidi era che l'acqua aveva portato dalla strada così tanta ghiaia sul prato che l'erba non si vedeva più. Per portarla via ci misi almeno dieci giorni . Poi naturalmente erano smottati dei greppi  e si era modificata la "geografia " del podere , ma visto quello che rende la campagna era un danno minore.

Quella volta vedemmo solo le conseguenze dell'alluvione, perché mentre pioveva non c'eravamo. Da allora è capitato altre volte e gli avvenimenti che si consideravano eccezionali sono diventati frequenti . Una di queste volte mi son ritrovata ad entrare in casa mentre dal  terrazzamento del livello superiore cadeva una cascata d'acqua come un torrente in piena in montagna . Mi bagnai fino oltre alla vita.  Perfino dentro la casa l'acqua aveva cominciato a filtrare alla base del muro esterno e si era formata una pozza. Mi è capitato altre volte di trovarmi in mezzo ad alluvioni,  eventi naturali molto più piccoli di quella di Genova , e mi sono impaurita moltissimo . Non mi va neanche di ricordarmelo .

Nel 1989  il mio babbo aveva comprato il libro che viene edito ogni anno dal Worldwatch Institute  ,  che monitora tuttora la situazione ambientale  e allora prevedeva proprio questi disastri.  . Io già mi interessavo da tanto di queste cose . Avevo il negozio di prodotti biologici e mi capitava di parlare con la gente di questi temi : dicevano che si trattava di previsioni pessimistiche ed esagerate e che  noi verdi portavamo male , come iettatori. Quelli più raffinati sui giornali parlavano di Cassandre ambientaliste . Mi fa male vedere che ora siamo arrivati esattamente dove era stato previsto .Mentre su altre cose , come la sovrappopolazione, limitata alla situazione italiana , le previsioni non si sono avverate , nei mutamenti climatici si verifica tutto ciò che fu previsto  e più velocemente , forse , delle previsioni scientifiche. Evitare questi eventi estremi in Liguria , particolarmente predisposta ai disastri per la sua posizione e per la sua orografia , mi pare estremamente complicato e forse impossibile. Una volta innescato il meccanismo, e ci sono voluti parecchi anni nel corso dei quali avremmo potuto tornare indietro ed evitare tutto questo, la ruota  ha cominciato a girare e fermarla è quasi impossibile. O meglio , richiede uno sforzo e una quantità di energia enormi. Un pò come quando si ha una bomba in mano : se si decide di non  farla esplodere la decisione e l'impegno per portare a termine il proposito sono minimi, mentre rimediare i danni di un'esplosione è proprio un'altra cosa. Ora la bomba è esplosa.

 Genova come molte altre città è stata costruita chiudendo i fiumi sottoterra , limitandoli dentro alvei stretti e artificiali , e ora si sente gridare allo scandalo e cercare i colpevoli .  Ma anche ad Arezzo si è fatto lo stesso . Le campagne sono state abbandonate e nessuno pulisce i boschi , i contadini lavorano con i trattori e non girano con la falce e la zappa come nella mia infanzia, almeno non così tanto.Ma poi chi lo sa più  fare di regimare l'acqua piovana ? Siamo veramente tutti responsabili , e non da ora, da generazioni. L'attacco al sindaco di Genova che la televisione ha illustrato con le immagini mi ha profondamente irritato . E' rabbia stupida che trova semplicemente un capro espiatorio . La colpa di questa donna è di non aver chiuso le scuole. Aveva preso molti altri provvedimenti importanti . Inoltre tutti si aspettano ordini e indicazioni da autorità superiori , dai  meteorologi . Ma certamente  nessuno poteva immaginare quello che è accaduto,  che in solo 17 minuti un corso d'acqua passasse dal livello di un metro a quattro metri, diventando un muro d'acqua che distrugge e porta via tutto . Fa comodo trovare dei responsabili e scaricargli addosso la rabbia, ma è davvero incivile .

Ci siamo abituati ad essere tutelati in ogni azione , in ogni lavoro che compiamo, è possibile trovare  un giudice che ci da ragione se ci facciamo male e chiediamo i danni , c'è sempre un legislatore che mette insieme assurde leggi di tutela della persona, che risultano inapplicabili per la loro complicatezza e stupidità. In contemporanea abbiamo quasi smesso di usare il cervello e anche il corpo è poco efficente, siamo diventati una popolazione di polli d'allevamento , diceva la mia mamma . "Voi? Voi siete polli d'allevamento !" Lo  diceva per significare che non eravamo buoni a niente , avevamo bisogno di tutela , avevamo timore di tutto , secondo lei. E un pò è vero . Si dovrebbe essere capaci di prendere delle scelte , assumersi dei rischi e non rinfacciarli a nessuno . La presenza di Berlusconi, quello che decide tutto lui e "risolve", per modo di dire , è il segno di questa mentalità , di chi vuole essere accudito, che gli dicano esattamente come fare , come muoversi , che decidano per lui , che lo imbocchino e gli puliscano il sederino . Ma questo lo fanno i bambini .
I bambini strepitano contro il sindaco che ha fatto tutto il possibile, ma non ha ordinato di chiudere le scuole. Ma decidilo da te di tenere a casa il tuo figliolo ! E altrimenti lascialo a scuola, meglio che rimanga a scuola , piuttosto che muoia travolto dall'acqua !  E' anche vero che in situazioni come queste è molto probabile che ci siano delle vittime.

L'alluvione ultima ci insegna anche una cosa che negli anni del berlusconismo stavamo dimenticando : che non abbiamo bisogno di grandi opere , ma prima abbiamo bisogno assoluto di conservare bene quello che abbiamo . Lo gridano inascoltati i geologi da tutti i mezzi di informazione . Probabilmente perderemo il patrimonio di terrazzamenti della Liguria . Lo diceva un geologo in questi giorni : pare impossibile conservare tutto questo ora che il suo significato economico è perduto . Facciamo interventi di conservazione, ma più semplici e meno costosi . Invece ci scommetto che perderemo tempo in discussioni su come tenere in piedi  meravigliosi  monumenti di memoria, mentre tutto ci frana sotto i piedi.