Amiche nemiche.

Il tempo mi rimane insufficiente ora che lavoro, proprio insufficiente, qualunque cosa faccia ne avrei da fare altre cento e sono comunque stanchissima. Per cui non scandalizzatevi se non trovate post sulla situazione attuale, terremoto, attentati, situazione internazionale, non riesco a starci dietro, sono un'operaia che corre e ogni tanto si ferma per riposare cercando di conservare un pò di equilibrio interiore .
Vi parlerò di pettegolezzi o simili, oggi. Sarà capitato anche a voi di vivere situazioni simili. Spererei di no per voi.
 L'altro ieri  sono venute a trovarmi due donne che non vedevo da tanto tempo. Ho sentito la Holly abbaiare, segno che si avvicinava una macchina, e poi il campanello ha suonato, da lontano ho pensato ai testimoni di Geova, poi le ho riconosciute. Con una di loro c'era stata una rottura brusca alcuni anni fa, l'altra non mi aveva chiamato più, io lavoravo tanto anche in quel periodo, e c'è stato un allontanamento soft.  Ho aperto il cancello  piuttosto sorpresa. Una delle due scendendo dalla macchina ha avuto da ridire su  come erano potati gli olivi. Ho risposto gentilmente, non sono una persona aggressiva, da lì è cominciata una specie di opera di demolizione di Vitamina, o perlomeno un tentativo.
Ho chiesto all'altra se aveva ancora  il compagno che avevo conosciuto anni prima, sapevo che era stato malato. Ha detto "No, purtroppo non c'è più."
 "Oddio, non è mica morto?"
"No, ci siamo lasciati. "
Ho chiesto se l'aveva lasciato lei , no, era stato lui, e ancora ci soffriva.
Mi dispiace tanto, ho detto io, perché oltretutto mi aveva appena raccontato che la ditta dove lavorava ha chiuso e lei è di quelle cinquantenni rimaste senza lavoro, come me qualche tempo fa, so bene come ci sente. Tutto questo mi dispiaceva moltissimo, la conosco da troppo tempo per non essere dispiaciuta, siamo state amiche per un periodo lungo e ho osservato che non è facile portare avanti le relazioni umane, che siano matrimoni o altro. Quell'altra, quella degli olivi, ha detto subito "Parli per te?" Come a dire che il mio matrimonio era di quelli a rischio .
 "Veramente no - ho detto io sentendomi messa in discussione- mi pare che la riprova sia il fatto che io e mio marito siamo ancora insieme, nonostante tutte le tempeste che abbiamo affrontato."
E mi è scappato un elogio esagerato di Mauro, non tanto esagerato. L'altra mi ha chiesto delle figliole e io ho detto che si sono laureate e quella ha detto "E ora tanto che pensi che facciano?" Sempre col tono di chi mette in dubbio che sarebbero riuscite, nonostante la laurea, a combinare qualcosa di buono.
Ho risposto che avrebbero fatto come tutti i giovani, che già si stavano dando da fare con qualche lavoretto e intanto continuavano a studiare. Poi si è guardata intorno, il giardino è rigoglioso, strabordante per la pioggia e pieno di colori. Senza falsa modestia, bellissimo. 
"Questo posto è una meraviglia-ha dovuto riconoscere,-sembra proprio un posto dove si sta bene, ma ora come cavolo fai a innaffiarlo? Fra un pò sarà tutto secco!"
"Annaffierò -ho detto sentendomi presa in una delle mie piccole angosce- ma poi alla fine si va col ciclo stagionale e sarà di nuovo bello in autunno (Spero, ma questo non l'ho detto )."




 E via così fino alla fine della visita di "scortesia". Quando è salita in auto quella con cui c'era stata una brusca rottura ha detto: "Sono proprio contenta di essere venuta, non so te ..." 
Volevo dire : Io no, per niente, ne facevo volentieri a meno, ma ho detto che tornassero, che avevo avuto tanto piacere. Lì per lì  ho provato solo una gran fatica e un gran sollievo, come se avessi lavorato, poi ho fatto un riassunto mentale dell'incontro e ho capito cosa mi aveva stancato, mi sono anche chiesta che ci si va a fare a trovare qualcuno se si vuole solo demolirlo ed evidentemente non si prova gioia nell'incontrarlo, altrimenti non ci si comporterebbe così. Si era anche lamentata di certa gente che godeva di vedere che lei e i suoi parenti avevano litigato, certa gente ci gode, aveva detto. La dovresti capire bene, volevo dire, ma mi sono astenuta .



Al lavoro, vedendo la Giusi, la mia datrice di lavoro attuale, quasi coetanea mia, che ne ha passate tante, ma non ha mai perso la dolcezza e la compassione, mi è venuto da darle un bacio. Sono contenta di aver a che fare con te, le ho detto.

Ieri che era mercoledì ho fatto un piccolo giro per vivai con l'Antoinette, spesa complessiva dieci euro di piantine annuali per tappare i buchi e rallegrarsi lo spirito. Poi non so dove piantarle... Diciamo che non fumo e mi permetto delle  spese piccole ma poco utili. Lungo la via l'Antoinette ha gridato "Ferma ferma!"
"Oddio, che c'è ?"
"Una pianta tutta fiorita in mezzo al campo, che roba è, una malva? Andiamo a vedere!"
Sollevata, perché pensavo chissà che fosse successo, ho messo la retromarcia, siamo scese e andate a vedere. Quando l'ho adocchiata non ho esitato a infilarmi nei rovi per vedere da vicino. L'Antoinette gridava :




 "Sei matta! Non hai paura dei serpi?"
"Ma che serpi!" Ho detto io" Qui ci devi ritornare te a prendere i semi, ricordati, che io non avrò tempo !"
Un enorme papavero orientale, forse da oppio, alto due metri, troneggiava   sopra una massa di erbe e rovi, con fiori rosa con l'unghia nera, uno spettacolo esagerato !!
Siamo tornate a casa che ci pareva di aver trovato un tesoro.
Mi dispiace solo che non avevo con me la macchina fotografica .
Le foto sono fra le tante scattate da Mauro con tutta quest'abbondanza, manca una visione d'insieme, il "genius loci" che dai singoli fiori non si vede.