Offida, Santa Maria della Rocca

Cosa si vede da Santa Maria della Rocca.


La cripta.


L'ingresso anteriore della chiesa, in realtà appare come fosse di dietro e meno importante.


L'ingresso posteriore di Santa Maria della Rocca.


Gli affreschi del Maestro di Offida.



La chiesa superiore, l'aria dentro era soffocante.
Avvicinandosi a Offida di lontano si vede l'immagine suggestiva di un edificio in cima ad un dirupo,  la chiesa di Santa Maria della Rocca . E' una chiesa scatola, che ne contiene un'altra e i resti di una terza più antica . Non è insolito , anche ad Arezzo San Francesco e Santa Maria della Pieve hanno una cripta, un'altra chiesa sotterranea. Santa Maria della Rocca si trova  in cima ad un calanco naturale e avvicinandosi a piedi si sale verso il portone in alto,  che si immagina sia   l'ingresso principale, ma in realtà si entra nel retro della Chiesa, nell'abside  e nella cripta, che qui non è sottoterra, ma molto rialzata rispetto al terreno intorno all'edificio. Davanti all'ingresso c'è una scala che non è né una scala né una rampa, scomoda e ripida, come se per entrare ci fosse un ostacolo, se si volesse sfavorire l'accesso. Si rimane stupiti perchè tutta la costruzione è enorme, ma si entra invece in un ambiente basso e molto suggestivo , col soffitto a volte, tanto che viene da abbassare il capo,  senza alcun ornamento, a parte degli affreschi molto belli di un certo Maestro di Offida, che si riconosce perché dipinge sempre Gesù con un uccellino in mano.  Gli affreschi sono nelle due cappelline laterali alla porta e sembrano isolati e slegati da tutto il resto. Nella cripta  una signora che fa da guida e da custode spiegava  la storia della chiesa, costruita intorno ad una chiesetta povera e antichissima di cui restano le mura laterali che mostrano ancora le finestrelle, ma sono avvolte e incapsulate dal nuovo edificio . La signora ci ha spiegato che la chiesa, durante le pestilenze, diventava un rifugio e il luogo di sepoltura dei morti, tanto che  nello spazio fra le mura più antiche e quelle più recenti furono ritrovati innumerevoli cadaveri, ormai divenuti scheletri, accatastati , e ancora se ne vedono le ossa attraverso un vetro posto sul pavimento. La chiesa della Madonna accoglieva innumerevoli moribondi e li salvava, in quei tempi di terrore,  dalla perdizione e dall'oblio, accogliendoli nell'Amore Eterno.  Questa "chiesa scatola dei morti" ha qualcosa di sinistro e soffocante, la cripta  dovrebbe trovarsi sottoterra, e invece si deve salire per entrare, sembra una costruzione sbagliata . La guida ci ha detto che potevamo salire al piano superiore, quello della chiesa più recente, per una scala che si trova in fondo e sul lato della cripta, invisibile dall'ingresso e a me pareva di cercare una normalità che non avevo trovato, ma sono rimasta delusa, perché la chiesa superiore é uno stanzone col soffitto altissimo, senza garbo e ornamenti, e dentro c'era tanto caldo . Santa Maria della Rocca è il monumento più importante a Offida, una chiesa dedicata alla Madonna in un paese dedicato ad un dio Serpente, una divinità dei Piceni che abitavano il luogo prima di tutti, prima dei Cristiani e  se ci si pensa non è strano che la chiesa risulti tutta sbagliata, la Vergine e il Serpente sono nemici da tempo immemorabile . Mi ha dato una sensazione di non omogeneità, di mancanza di un progetto unitario o forse di una doppia anima della Chiesa .Ha comunque un fascino tutto speciale con la sua disomogeneità , quasi che restasse un tempio in parte pagano.  Le foto sono sempre, manco a dirsi, di Mauro. Bisogna che lo scriva ogni volta, è il prezzo per pubblicarle.


Post scriptum : non scrivo mai post scriptum, ma questa volta faccio un'eccezione, siccome vedo che a leggere i post capitano le persone più disparate, voglio ringraziare qui la guida della chiesa di Offida che ci ha spiegato tanto bene alcune cose , offrendo un'immagine non convenzionale e richiamando il totem del dio serpente , che mi ha acceso la fantasia. Se capiterà per caso qua saprà che apprezzato il suo lavoro.
Ho già scritto tre post sulla vacanza nelle Marche, ma deve essere perché viaggiamo pochissimo e così ogni viaggetto è una cosa che assaporiamo in tutti i particolari. Già, Sari, un libro di viaggi... chissà?