Novità

Io e la mia amica Paola, Editore e Coach, siamo arrivate alla fine di un lungo lavoro, fra poco uscirà il libro, mio, ma anche nostro, per tutto il lavoro da "editor" che lei ci ha profuso. Dovrei essere entusiasta e fare un annuncio trionfale, e invece sono un pò impaurita.

Continua a tornarmi in mente il giorno che io e Mauro ci sposammo. Ero andata dalla sarta, una sarta bravissima, una professionista vera, zia di un mio caro amico, Mario, che adesso è il marito di una delle mie più care amiche. Ci ero andata per indossare il vestito per il matrimonio, che era un bel vestito rosso e il mio amico mi accompagnava in Comune. Gli dissi che all'improvviso mi era presa una gran paura, che era un passo enorme quello che stavo per fare e non ero più sicura. Lui non sapeva come aiutarmi e mi disse che invece di fare la strada più breve sarebbe passato da San Domenico, per la via più lunga, così avevo tempo di calmarmi. Arrivati in piazza del Comune vidi Mauro vestito da festa con gli occhi che brillavano. Notare che all'inizio era stato lui il meno convinto.
Mi disse " Tò, hanno invitato anche te a questo matrimonio?" 
Mi fece ridere e la paura mi passò completamente. Dalla mano di Mario passai a quella di Mauro e ce ne andammo su per le scale del Palazzo Comunale. Erano trent'anni lo scorso 8 gennaio. Questa volta avremmo voluto festeggiare, ma non l'abbiamo fatto perché era caduta la nonna.
Ora che deve uscire questo libro ho la stessa identica paura, me ne accorgo. Diecimila domande si affollano, diecimila dubbi .

Giorni fa sentivo a "Fahrenheit" sul terzo della rai, una discussione su ciò che viene  pubblicizzato e venduto nelle librerie. Raffaele La Capria lamentava il fatto che vengono pubblicizzati di più i libri dei conduttori televisivi (Vespa) dei comici (Zelig, Littizzetto) eccetera, piuttosto che dei letterati. Diceva che si genera confusione nei lettori che sono convinti che questi libri siano anch'essi letteratura. Poi cos'è  letteratura e cultura? Quale il criterio da seguire per definire un'opera di qualità? A me pare che ci sia tanta roba di scarsa qualità in vendita ed è difficile orientarsi.
Il tempo per leggere è poco e come diceva un mio amico "Non ho ancora letto Omero, come pretendi che legga ciò che mi proponi?"

In questo panorama penso che il mio/nostro libro farà parecchia fatica a farsi conoscere, se si vuol essere realisti. Eppure, come per un figlio, voglio sperare che si faccia largo nel mondo. Nel libro ci sono già i ringraziamenti per gli amici blogger,  non lo sapete del tutto, ma ognuno di voi mi ha incoraggiato parecchio e vi sono molto grata. Avevo sognato spesso di pubblicare un libro, ma restava nei sogni irrealizzabili, la fiducia degli altri blogger mi ha molto rinforzato. Ci sono state alcune congiunzioni favorevoli.
Considerate che è una nave che sta per partire per un viaggio e voi ne siete tutti  madrine e padrini.  Non voglio fare nomi per non rischiare di dimenticare qualcuno, anche solo uno di quelli che commentano poco, per esempio Gio o Maria che lasciavano commenti qualche tempo fa, ma che considero ugualmente importanti.Grazie alla Paola e a Vincenzo dell'"Archivio Dedalus" di Milano, che hanno avuto il ruolo di Mario quando mi sposai e anche di più, perché il libro ha preso la sua ultima forma grazie al lavoro fatto insieme. Grazie ad Elisabetta Brambilla, la mia prima vera lettrice, nel senso che non mi conosceva per niente quando ha letto il libro, ed è riuscita ad afferrare esattamente ciò che volevo esprimere. Grazie alla seconda Coach, Grazia del blog "Senza dedica".
Adesso, appena le copie saranno stampate, si tratterà di spingere la nave al largo e farle prendere bene il mare, in modo che il viaggio sia lungo e sicuro e che possa arrivare forse non subito ai porti più grandi dove si perderebbe, ma ai porti piccoli e riparati, dove qualcuno aspetta un messaggio in bottiglia ed è pronto ad ascoltare una lunga storia, anzi è avido di racconti...
Quindi faccio un appello a tutti quelli che possono offrire un'occasione di presentazione del libro, in casa propria, in un circolo, in una qualunque sede. Lasciatemi un commento, se vi va, sennò va bene ugualmente. Ho parlato di questo con la Loretta del Roseto in via Cerreto e lei diceva che in ogni modo è una nuova fase che si apre, una manciata di semi gettati al vento, e sarà bello vedere le piantine che germoglieranno, perché di una cosa sono sicura, che tutto questo l'ho fatto con amore e non può restare senza frutto.