cicche in spiaggia

Il mare d'Abruzzo è molto bello, nella zona di Ortona in tutte le spiagge c'è la bandiera blu e si vede, l'acqua è abbastanza pulita e trasparente e c'è molta vita, pesciolini che nuotano con noi, conchiglie abitate, cozze su tutti gli scogli , granchi e perfino un gambero (vivo!).  Tutti segni ottimi per lo stato delle acque. Tanti uomini, solo maschi, arrivavano in spiaggia  e subito indossavano la muta da sub, poi se ne andavano agli scogli, le barriere poste davanti alla costa contro la corrosione della spiaggia, e tornavano con enormi buste piene di cozze.
Cozze grandi, buone da mangiare!
Un giorno io e Mauro siamo arrivati a nuoto agli scogli e ci siamo saliti sopra; subito dalla riva un bagnino col megafono ci ha richiamato, vietato salire sugli scogli! Vietatissimo! Dev'essere stata l'unica cosa vietata, perché tutto quel raccogliere cozze era invece permesso, che da noi sarebbe stato vietatissimo anche quello. Siamo scesi prontamente, d'altra parte forse il divieto dipende dal fatto che si scivola molto e se uno si fa male là sopra è un problemino andarlo a soccorrere.
C'è la bandiera blu ma le spiagge, di sabbia o di ciottoli molto belli, sono  fittamente cosparse di mozziconi di sigaretta e di plastica. Io non fumo, ma anche se fumassi mi farebbe schifo lo stesso sdraiarmi fra le cicche, sinceramente. Un giorno ho detto che volevo portarmi dietro un sacchetto per raccattare la spazzatura, ma Mauro ha detto di lasciar perdere, di non fare sempre l'esagerata, di non farmi riconoscere. Ho desistito. Ma la prossima volta lo farò, a rischio di passare per fanatica. Non mi pare un'azione da verde komeinista, solo da persona civile, pulire la spiaggia. Mi avrebbe fatto piacere trovare un gruppo di quelli che puliscono le spiagge  e confondermi fra loro, così Mauro non si sarebbe vergognato di avere una moglie fanatica e io avrei soddisfatto il mio impulso.
Siamo andati nelle spiagge libere, dove non si paga, con un brutto ombrellone comprato alla Coop, ma stendendo l'asciugamano si deve stare attenti a scansare lo sporco e ci si sdraia in mezzo ignorandolo. 
Perché? Mi vien da chiedermi. 
Perché se in ospedale gli infermieri si mettono i guanti per fare qualunque cosa, se in casa si pulisce in continuazione, ci si deve rassegnare a sdraiarsi fra le cicche e far finta di essere contenti? 
Ma questa gente che fuma non potrebbe essere responsabile dei propri rifiuti e portarsi un sacchettino per le cicche? 
E anche quelli che mangiano e si spalmano la crema solare potrebbero, una volta finito, portarsi via le cartacce e i vuoti?
 Per piacere?
NON SIETE SOLI!
DOPO DI VOI VIENE QUALCUN ALTRO QUA E ANCHE AI GRANCHI E AI PESCI NON  FA PIACERE TROVARE TUTTO QUEL SUDICIO!
Ecco. Non so perché ma sono perseguitata dal pensiero di quell'isola di plastica sminuzzata fine fine in mezzo all'Oceano Pacifico grande come il Texas. Sono sola a pensarci?
Voglio proporla come petizione ad Avaaz, pulire l'oceano con una nave filtro per non lasciare l'isola di plastica alle generazione future.
Vogliamo continuare così?
Ora voglio chiedere scusa agli abruzzesi, perché non si pensi che le loro spiagge sono le uniche ad essere sporche, niente affatto, dappertutto è uguale. Gli abruzzesi anzi li abbiamo trovati specialmente cordiali e accoglienti e ci vorrei tornare a vedere le montagne. La Maiella e il Gran Sasso. Diciamo sempre che vogliamo andarci ma poi il mare resta un'attrazione troppo grande nonostante le cicche.