Primavera 2015

Capisco che due post in un giorno sono troppi, ma oggi va così, d'altra parte è Pasqua, io sono stanchissima, il mio corpo è stanco, e mi concedo di fermarmi a scrivere. Volevo dire che l'usignolo ha cominciato a cantare, lo sento mentre entro in casa, a notte fonda. Dell'usignolo pensavo, da giovane, che fosse un animale letterario, presente solo nelle poesie e nei romanzi. Una sera che ero dal professore, e avevo circa 27 anni, uscendo dalla casa sentii questo canto bellissimo. Il professore mi disse "E' l'usignolo."
"L'usignolo? Ma allora esiste!" dissi io. Chissà come, pensavo che ogni cosa bella fosse estinta. Invece sono passati più di trent'anni e anche se gli uomini, come specie,  non si comportano affatto bene, ci sono ancora tante cose e creature bellissime. Molte però sono sparite o sono in grave pericolo e non bisogna dimenticarlo.
Tutto si muove veloce, si aprono le foglie della lonicera e del calicanto d'inverno, ci sono gemme rosse sui melograni, fiori rossi come piccole pigne sul'abete bianco, che ne è quasi coperto. L'abete è un monumento, per le dimensioni del mio giardino, e sembra che non faccia niente, alto e immutabile, invece fa un sacco di cose, ora fa queste pignoline rosse piene di polline e poi,fra un pò di tempo, aprirà le gemme incelofanate, mentre sottoterra le radici sensibili e intelligenti camminano per cercare nutrimento e curiosare, molto oltre il cerchio della chioma. L'abete fa veramente un sacco di cose, in silenzio, piano piano, col tempo degli alberi, e ospita tanti uccellini. 
Ho lavorato parecchio in giardino e ho avuto un aiuto, mia figlia. Quando c'è lei a lavorare con me tutto va più spedito ed è anche più piacevole. L'altra notte è arrivata in casa e mi ha detto se volevo conoscere una persona.
Pensavo che avesse portato un'amica a dormire e invece aveva in mano un rospo molto carino con gli occhi belli. L'aveva tolto dalla strada, perché era proprio sul punto dove passano le ruote delle auto. Poi l'ha messo vicino alla vasca dei pesci, chissà se ha socializzato con gli altri rospi e le rane. Lei dice che era una femmina, si è informata sui rospi perché con una sua amica, figlia di una mia amica, vanno a salvarli in quest'epoca dell'amore, non ho capito benissimo, ma insomma li levano dalle strade dove vengono acciaccati e li portano in prossimità degli stagni dove si riproducono. Non so che pensare di queste cose, mi vien da pensare che siano cose da bambini delle elementari, se le paragono a quello che succede con l'Isis e tutto il resto, ma certo sono anche poetiche.  Non che mia figlia  e la sua amica stiano tutto il tempo a sognare, questo no.
E' un pò assurdo, ma mi chiedo se gente che salva i rospi abbia qualche possibilità nel confronto con i tagliateste. 
In giardino prima sono fioriti i narcisi, ora invece ci sono lunarie e tulipani, tulipani un pochino inselvatichiti, tendenti al verde, alcuni, ma molto bellini lo stesso. E poi scille peruviane in boccio, e altre scille, "Hyacinthoides non scripta" (come mi piace questo nome, chissà perché non scripta, cosa dovrebbe essere scritto e dove) che sono poi le campanelle azzurre dei prati di sua quasi maestà Carlo d'Inghilterra, per citare la Loretta che ne parla qui
Mi dispiace che Mauro non riesca a fare foto, vedremo di rimediare.