airone

Tre o quattro giorni fa mentre aprivo il finestrone di cucina ho sentito una specie di CRAC che veniva dal noce, a una decina di metri di distanza. Con la coda dell'occhio ho visto alzarsi un grande uccello, era quello il crac. Per il peso e la spinta che si era dato per il volo, aveva fatto suonare il legno del noce irrigidito dal freddo. L'ho raccontato a Mauro, ormai qui siamo io e lui, i gatti e la Holly, ma a parte noi umani, si sa che gli altri animali si esprimono molto bene ma non parlano. Che sarà? Una poiana?, più facile una cornacchia, ma era troppo grande. Era un airone, ecco chi era.
Avevo già visto che i pesci rossi, i miei bei pesciolini, erano diminuiti di numero, e ora ho capito chi se li mangiava. Con questo freddo si muovono poco e il birbone se ne approfitta. Non ci si salva. Nei campi scorrazzano caprioli e cinghiali. I gentili caprioli strusciano forte le corna sui tronchi giovani di qualunque pianta, e mi hanno distrutto un paio di cachi e un melino, finché non ho messo intorno al legno una rete di metallo. Una mattina qua vicino è venuto un ragazzo a pulire i greppi di un podere col decespugliatore facendo un rumore del diavolo. Nonostante il chiasso, quando ha smesso per bere ha trovato  tre cinghiali che frugavano nella sua roba: uno dei tre aveva in testa la busta di plastica dove teneva bottiglia e panino. Dev'essere stato un vero spettacolo! Qua sotto in una battuta di caccia hanno abbattuto un cinghiale di 170 chili. Un cinghialante! Cinghiale -elefante. Ora arriva anche la vespa che uccide le api...Molti anni fa dissi che avremmo dovuto fare i parchi per gli uomini e il resto libero. Ci stiamo arrivando, le città sono parchi umani assediati dai selvatici e qui in campagna lasciamo perdere, bisogna inventarsi recinzioni robuste e invalicabili, un paio di mesi fa avevamo una volpe in giardino! Con tutto questo spero che qualcuno si mangi le bisce , almeno, se sono ospiti, aironi e compagni non si mangino solo i pesci!