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La Luna.
In un'intervista Margherita Hack disse che la Luna, oggetto delle fantasie umane e di tante composizioni poetiche, è in realtà una palla di roccia color asfalto. Se si fosse lì si vedrebbe che è sterile e per niente poetica, così in effetti si vede dalle foto degli astronauti. Il color asfalto diventa, illuminato dal sole e osservato dalla Terra, un bel colore bianco giallino, tipo una forma di  formaggio pecorino. A me piace, anche se qualche volta, nelle limpide notti di luna piena, la luce lunare mi sembra fredda e inquietante.

Asfalto.
 Per arrivare a casa nostra c'è un tratto di strada che fino ad una ventina di anni fa era bianca, sterrata, poi il nostro vicino la fece asfaltare, prima che venissimo a abitare qui. Per tanto tempo è stata solo di asfalto. Ora in mezzo alla stradina, per cui può passare solo un'auto, è cresciuta una striscia di muschio. C'è cresciuta piano piano, avrete visto anche voi come fa il muschio, crea piccole isole che poi si allargano, come cuscini vellutati.

Muschio.
Non so quasi niente del muschio, credo sia una delle forme di vita vegetale più antiche, insieme ai licheni, che se non sbaglio sono una simbiosi di muschi e alghe. So, del muschio, che ad un certo punto mette fuori piccole palmette, o filamenti con sopra una pallina o altre cosine graziose che sono i suoi organi riproduttori. Gli studiosi hanno chiamato queste cosine "Archegoni" e "Anteridi", pensate un po' che esagerazione per una piantina primitiva che qualcuno nota solo a Natale, quando ancora i nostalgici saccheggiano il muschio per fare il presepe. Ogni cuscino è un microcosmo in cui passeggiano insetti che non sembrano mai, quando sono sul muschio, sporchi o pericolosi. Sono a casa loro. Il muschio, una volta insediato, dopo il primo agglomerato di filini, fa tutto da solo, si crea un substrato fatto delle sue parti morte, e cresce ancora sopra di esso, nutrendosi solo dell'acqua che cade dall'alto o si condensa di notte. Cresce e si allarga e fa humus per altre piante che verranno dopo. Produce terra buona anche sopra l'asfalto, crea le condizioni perché altri possano vivere, è il primo pioniere sulle rocce, purché ci sia un po' d'acqua. Così ha fatto sulla nostra stradina e la striscia di muschio si è allargata fino a dove passano le ruote delle auto, lì non ci è cresciuto niente. Mi era venuto in mente di togliere quel muschio, perché alla fine non ci sarebbe stata più la strada. Il ghiaccio di quest'inverno ha fatto scoppiare il muschio, credo che l'acqua trattenuta come da una spugna si sia espansa in forma di ghiaccio e poi è tornata liquida e ha spezzato il muschio in tanti frammenti che sono saltati come le mattonelle quando ghiaccia, e che ora potrò rastrellare. Credo che però siano ancora vivi: anche in estate il muschio sembra morto, sotto il sole forte, ma poi in autunno torna bello verde e fitto. Ieri ho provato a togliere le parti che erano rimaste intere: è venuta via una zolla che ho arrotolato come fosse moquette. Un tappeto di roba viva e humus. Sotto di esso ancora l'asfalto sterile.

Trappist 1
Ho pensato ai sette pianeti (forse di più) appena scoperti intorno alla stellina rossa Trappist 1 della costellazione dell'Acquario. Non sanno ancora se su alcuni di essi ci sia vita. Probabile di sì, anche se un "astrobiologo" di Arcetri diceva che se c'è vita la cosa più probabile è che siano batteri, cioè gli organismi più primitivi. Qui sulla Terra abbiamo avuto per moltissimo tempo quasi solo batteri, e poi, in un intervallo brevissimo, è esplosa tutta la varietà di vita che si vede oggi, compresi noi. Se si portasse qualche spora di muschio sui pianeti di Trappist 1 e si lasciasse lì, se c'è acqua, probabile che tornandoci fra un certo numero di anni, magari centomila o di più, ci si ritrovi una foresta, e forse degli animali. Animali e piante diversi da quelli che conosciamo, perché Trappist 1 non è il Sole e, per esempio, la luce che emette è rossa. La terraformazione a partire dal muschio...senti che mi è venuto in mente oggi. La terraformazione è una cosa nominata nei romanzi di fantascienza che leggevo da piccola e ora se ne parla seriamente, per esempio riguardo a Marte. Come rendere un luogo completamente inospitale adatto alla vita dell'uomo. Noi si sta facendo il contrario.


La pelle di muschio si stende a coprire tutti gli spazi liberi, nei boschi, e ha una funzione importantissima nel ciclo dell'acqua. La pelle di muschio sembra proprio una pelle, ma, se guardiamo tutto da lontano, vediamo che tutta la copertura boscosa è una pelle, un mantello per la terra. La terra, gli antichi greci la chiamavano Gaia, e così io ho chiamato mia figlia più piccola. Lei ha studiato il mito di Gaia, la Terra, che non si chiamava così quando era nuda e rocciosa, si chiamava Ctonie. (Ctonie, sotterranea, nascosta) Prese quest'altro nome quando il padre, o lo sposo (secondo diverse versioni) le regalò il mantello verde di vita. Non è bellissimo?