sega a batteria

Oggi verrà mia figlia a pranzo. La più piccola, l'unica che può venire perché quell'altra è in Galles. Abbiamo una chat su Watsapp ( due parole straniere su 5) e quando chiedo alla Gaia se viene a pranzo la Fiamma dal Galles dice "Vengo io!". Poi se venisse davvero sarebbero probabilmente per metà discussioni perchè il maiale no, e il cavolo no, e troppo condimento nell'insalata e via di seguito. Lei è il tipo che ti fa mangiare l'insalata scondita e il risotto senza mantecare con una noce di burro, poi mangia una tavoletta di cioccolata in un raptus. Ieri si diceva di questo pranzo di oggi, io chiedevo alla Gaia cosa voleva mangiare e lei dal Galles diceva "Bono!" senza sapere cosa avrei cucinato. Comunque niente di troppo speciale, siamo più o meno tutti a dieta, però mi impegnerò a farlo buono.
 Fa di nuovo freddo, un normale freddo di stagione che contrasta col caldo diurno dei giorni scorsi che ha spinto a fiorire la clematide, il pero del cancello dell'orto, il viburno e qualcos'altro, ma è una fioritura piccola e asciutta, non piove da troppo tempo e perfino i tulipani aprono fiori striminziti e poco colorati, insignificanti. Le perturbazioni ci toccano appena, passano vicine e portano solo vento e un pò di freddo. Quando e se pioverà tutto sarà più felice. Ho pulito il giardino piuttosto a fondo, ho tolto tanta roba, come dicevo nel post precedente. Ho comprato una sega elettrica a batteria, piccola, per usarla io senza fare troppa fatica. Un albero non lo butto giù, ma un alberello sì. Faccio questi acquisti ancora con senso di colpa. Ci penso moltissimo, ci ragiono, e poi compro una cosa, di nascosto da mio marito, che direbbe di no, la sua prima parola  sempre no. Questa sega l'ho tenuta in macchina quasi una settimana. Poi l'ho tirata fuori. L'ha guardata con poco interesse, ma sapevo che faceva finta, perché le macchine gli piacciono. Mi è scappata la catena  quasi subito e mi sono disperata, perchè compro queste cose per essere autonoma, dopo 40 anni e più. Per non dovergli chiedere di aiutarmi e vederlo sbuffare e brontolare, che è una cosa che mi innervosisce e poi si litiga. Non si può sapere come mi sento bene  e libera quando non  devo chiedere niente a nessuno. Questo aggeggio è abbastanza leggero per me, maneggevole e non ha bisogno di avviamento come i motori a scoppio, con cui ho avuto sempre problemi. Non è escluso che mi compri anche un decespugliatore, che funzionerebbe con la stessa batteria ricaricabile, prossimamente, se riesco a rifare un gruzzolo. Mauro, per una volta calmo, ha detto che era una bischerata, che si rimetteva subito, la catena. Poi ci è impazzito un pò, ma gli ha trovato il verso, mi pare che ci si sia anche divertito. Ora la sega funziona bene e ci stiamo prendendo confidenza, lui ci pota anche gli olivi. Io ci ho ripulito una piccola siepe di lillà, che col seghetto a mano ci avrei messo una settimana. Ho anche segato un grosso ramo del maggiociondolo. In autunno avevo visto che sulla corteccia di questo ramo si era formato un fungo, credo che fosse un fungo, di un colore arancio vivo molto bello. Una macchia arancio estesa su una zona della corteccia. Ora credo che fosse la manifestazione esterna di qualcosa che stava facendo ammalare la pianta, perchè su quella branca non ci sono gemme vive, è morta. Dovrò tagliarla alla base, ma per quello ahimé, avrò bisogno dell'aiuto di Mauro, per farla cadere dalla parte giusta e non addosso a me. Spero anche che non si ammali tutto il maggiociondolo. E' un periodo di malattie, degli animali e delle piante, pure io non mi sento granché. Il grande mandorlo è quasi tutto secco e abbatterlo sarà necessario. Si è seccato l'estate scorsa, il caldo forte è stato troppo anche per lui. Cambierà l'aspetto del giardino, e mi dispiace per l'albero, che sicuramente è stato indebolito da queste alternanze climatiche così forti. Ma anche mi piace vedere il giardino cambiare. E ora vado a cucinare.