"a volte ritornano" e l'estate dei ragni

Tempo fa avevo fatto un post che avevo intitolato "l'impostore". L'Impostore è un gatto nero che sembrava proprio Roger, uno dei nostri due fratelli neri spariti due anni fa. Non pensavo che fosse davvero Roger, avrebbe avuto anche lui una bella età, ma gli somigliava tantissimo, miagolata e tutto, però i gatti neri si somigliano molto, a volte anche in un'altra città, distantissima da casa nostra, proviamo questa strana emozione nel vederne uno che è uguale al nostro, sembra proprio lui. C'era però una cosa che era tipica di Roger. A un certo punto della primavera perdeva il pelo a chiazze. Non era tigna o qualcosa del genere, ci avevano detto che era forse una malattia autoimmune. Ma siccome poi con l'arrivo dell'autunno tornava normale non ci era sembrato di doverci addentrare in complicate cure con risultati per niente sicuri. Una mattina, all'inizio del grande caldo, l'Impostore è arrivato al finestrone di cucina e aveva una chiazza spelata. Ora è molto spelato. E' Roger. Ogni tanto gli chiedo perché diavolo è stato via tutto questo tempo. Fra poco, alla fine dell'estate o anche prima, rimetterà il pelo e tornerà il gatto un pò nervoso ma bello lucido e in carne che ricordiamo. Della serie: a volte ritornano.
Per il resto è l'estate dei ragni. Mai viste tante ragnatele tese da tutte le parti, anche un  solo filo lunghissimo in cui però ti impigli passando e ti da fastidio, dopo un po' ti ritrovi appiccicato e  ce le hai perfino nel naso.  In giro ci sono ragnatele veramente dovunque come trappole per prendere insetti, magari prendessero le zanzare, e intanto si riempiono di foglie secche e petali  caduti e fanno disordine e caos. Sono tutti ragnetti della stessa specie, chissà se succede anche a qualcun altro, come per esempio succede con i bruchi della limantria, una farfallina che parassita le querce e che quest'anno sta facendo tanti danni. Uno di questi ragnetti è entrato in casa e ha fatto la tela sul vetro del finestrone. Dopo un pò aveva acchiappato un tafano molto più grosso di lui  e se lo mangiava. Bravo.