ghirlande


Sto abbandonando il mio blog. Non è un vero abbandono piuttosto una sospensione in attesa di tempi migliori. Grande fatica, insofferenza, emozioni nere, ma anche speranze. Cose di cui parlare adesso è inutile e perfino dannoso, come diceva la nostra terribile prof di matematica del liceo, la signorina Locchi. In matematica quello che è inutile è dannoso, diceva. Le lunghe dimostrazioni tortuose dei teoremi non le piacevano, invitava a semplificare, ridurre. E io per ora taccio, e non sempre mi riesce, cerco di ridurre, semplificare e aspettare. Domenica dopo pranzo mia figlia ha detto che voleva fare una ghirlanda. Siamo uscite con le forbici a procurarsi il materiale in giardino. Per prima cosa una buona base, ci vuole una buona base per fare tutte le cose. Tralci di vite e glicine intrecciati. Ecco le foto. La prima in alto cala in basso, come tutto in questi giorni. La ragazza in cornice è lei.