TERAPIE DELLA VITA.



Sono stata male da giovane, c'è un post precedente che si intitola  "Il Natale e  l'Anima" se qualcuno fosse interessato. Ho avuto un male fisico associato ad un male dell'anima. Ora si chiamerebbero attacchi di panico, nei miei 26 anni non c'era una definizione e la cura me la son trovata da sola. Dopo, quando mi raccontavano che una certa  persona era caduta in depressione mi è capitato di dire che era successo anche a me, ma io l'avevo usata come un avvertimento, che qualcosa non andava, che dovevo al più presto muovermi e trovare soluzioni . L'avevo vissuta come un'OCCASIONE.  Non mi ero adagiata nel mio disturbo e non avevo voluto usare psicofarmaci . Avevo visto gente rincoglionita dagli psicofarmaci e non volevo finire così , anche se voleva dire stare ancora male.
Male , ma viva. Male, ma attenta ai segnali. Se si sopprimono i segnali del tutto non si sente più nulla , nè il male nè il bene , non si vede il brutto, ma neanche il bello, si dorme , si vive peggio delle larve, che si trasformeranno in un'altra cosa, mentre noi resteremo dei fantasmi imbottiti di sostanze chimiche , che ignorano anche i ritmi fondamentali delle cose,  e sono attaccati alla vita come ad un vecchio vizio.

A 26 anni , quando sono stata male , un male fisico associato ad un male dell'anima , non lo sapevo che erano due segni che interpretavo separati per mille anni di pensiero alle spalle che dicono che siamo fatti di mente, che sta da qualche parte , forse nella testa , forse no , e di corpo , che sta qui e si vede . Invece erano la stessa cosa , segno di un unico male , un male della vita nel suo complesso . Ho avuto in quell'occasione una fortuna sfacciata , il mio intuito , che mio marito dice sempre scarsamente funzionante , invece c'era e c'è ancora , malconcio , ma mi ha portato dove mi serviva , da qualcuno che poteva aiutarmi . In altri posti l'ho chiamato terapeuta, ma lui si sarebbe scocciato e offeso .Senza farmaci in alcuni colloqui è sparito per primo il male fisico, che non mi ero inventata , c'era tutta la documentazione dell'ospedale e una diagnosi di somatizzazione  a vita. Somatizzazione vuol dire che non sanno come la malattia ti si è insediata addosso e non sanno come mandarla via. Una parola della psichiatria , meglio della  psicanalisi, che da un fantastico alibi alla medicina.

Quante volte si è detto che la medicina spezzetta la creatura umana in minutissime parti e le affida a esperti diversi ?
Ognuno di loro sa moltissime cose sull'organo che cura , sa molto poco dell'insieme, della creatura e questo ha parecchie conseguenze pericolose.

Per carità, una medicina utilissima, che apre i vasi sanguigni chiusi , taglia via i tumori , si serve dei più raffinati veleni per ammazzare formazioni neoplastiche , entra nel corpo per sostituire valvole cardiache . Ogni giorno un passo avanti e anche qui le enormi contraddizioni di cui l'uomo postmoderno è protagonista , si sostituisce una mano con una bionica oppure di un'altra persona , ma si lascia morire un operaio caduto da un'impalcatura.
Si fanno nascere bambini da fecondazioni assistite fuori del ventre materno e si lasciano morire bambini già nati di freddo per strada, come l'inverno appena trascorso a Bologna.

Forse succede tutto per la vecchia separazione fra corpo e mente  "pensata" dai filosofi mille e più anni fa . E poi si dice che il pensiero non è creatore! Il pensiero crea, continua a farlo, per me, a 26 anni , ha creato guarigione, mi sembrava un miracolo,  non è accaduto a Lourdes o a Fatima, e non ho potuto pensarlo in quel modo, ma le forze di guarigione, il noto sistema immunitario, esistono e funzionano piuttosto bene, soprattutto se si sbloccano le forme pensiero che li incatenano . Come fare non so consigliarlo, non credo ci sia una via uguale per tutti, fare ordine nella testa è senz'altro un buon inizio per persone di un qualche livello culturale e con un malessere così fastidioso che le costringa a porre rimedio.

La mente poi, è una cosa complessa , non è per niente utile dirsi che si è capito il problema e che si deve reagire, la reazione ai propri malesseri è originata in una parte profonda e scarsamente raggiungibile della personalità , l'inconscio o qualcosa del genere. Gli psicologi dividono in parti definite, ma io non ci credo affatto a queste divisioni. So che nel profondo di noi, oltre la ragione che resta a guardare , c' è un nucleo , chiamatelo come vi pare, che , attivato , è capace di miracoli , di solito più sensibile a messaggi simbolici , sogni , visioni , immagini e suoni dell'arte. Così come anche ai fiori di Bach e ad altre forme di medicina energetica, che per lo più mi lasciano scettica, ma a volte le ho sperimentate e hanno funzionato . Non masturbazioni mentali di donne sentimentalmente impotenti , ma piccoli aiuti che parlano a quella che continuerò, per capirsi, a chiamare anima . C'è chi si accontenta dell'azione dolce dei fiori di Bach , che parlano alle emozioni, c'è chi cerca il colloquio con una guida, psicoterapeuta o psicoanalista, c'è chi va da prete . Va tutto bene se far star meglio e non ti rende schiavo dei farmaci o di qualcos'altro . Bellissimo è quando tutte le azioni che abbiamo intrapreso riuniscono i loro effetti e rendono la persona, in toto, efficente, autonoma, luminosa.
A volte succede.
Comunque sia abbiamo fame di questo tipo di cure , non ci basta la pasticca, o forse la pasticca va bene per chi non vuol chiedersi niente , per gli altri , che vogliono ancora riprendere il cammino, ci vuole qualcosa di più.