La cometa si allontana.



Forse è giusto, dopo una storia tanto triste, raccontare un pezzettino del seguito. Nelle vite vere, infatti, si parla di seguito e non di fine. La fine arriva quando qualcuno muore, e qualche volta si rimane stupefatti, perché sembra che niente si sia concluso, con la morte di quella persona, ma solo interrotto. Se invece uno muore molto vecchio tutte le cose della sua vita si diluiscono, si disfano e trovano una conclusione che non conclude niente,  come un fiume in un delta molto lento, che si mescola al mare e sparisce.   La fine c'è solo nei racconti inventati, nella vita certi momenti sembrano conclusivi di qualcosa, ma il giorno dopo, l'attimo dopo, si ricomincia. Nella vita c'è continua trasformazione.




Nella storia della mia famiglia la cometa Hale Bopp ci fece guardare molto il cielo. L'avevamo sempre guardato abbastanza, perché abbiamo vissuto in posti dove non c'era troppa luce artificiale e di notte si vedeva una porzione vasta del firmamento.Ci è sempre piaciuto guardare il cielo, me l'aveva insegnato il  babbo da bambina ad alzare gli occhi, mi indicava le costellazioni e diceva i nomi, ma non ci capivo niente. Io e le mie figlie sapevamo poco di quello che stavamo osservando, ma ci piaceva lo stesso, soprattutto nei due periodi delle stelle cadenti, quello di autunno e quello di agosto, leonidi e perseidi, senza dire poi delle varie eclissi, lune piene eccetera.  Il mio babbo, nel 92, aveva regalato alle mie bambine un libro: "Guardare la notte", molto semplice e ben fatto, scritto da un astrofilo americano, con molte carte del cielo, per le varie stagioni, e descrizioni degli oggetti visibili ad occhio nudo o con un telescopio amatoriale .




Il libro fu usato intensamente durante il periodo di Hale Bopp, guardavamo e leggevamo e si affrontavano quei temi che spiazzano anche gli adulti informati, soprattutto la questione che, per la velocità della luce, più si guarda lontano nello spazio, più si guarda indietro nel tempo, tanto che gli oggetti che i telescopi vedono nel loro ultimo orizzonte, lontanissimi, ci raccontano com'era l'Universo quasi all'inizio. In sostanza nel mondo che vediamo c'è tutto il passato,  fino quasi al Big Bang , il presente e, nella percezione di qualcuno, anche il futuro. Questa cosa solo a scriverla fa perdere la testa, mi affascina moltissimo e le mie bambine, che nel 97 avevano 13 e 9 anni, l'avevano capita anche loro.
Studiammo per un pò il libro, che significa leggerlo e rileggerlo con molta partecipazione, e anche un altro paio che comprammo noi, ché ci era presa una specie di frenesia,  poi ci decidemmo e prendemmo un appuntamento ad Arcetri .



Ad Arcetri, sulle colline di Firenze, c'è un osservatorio astronomico dove, perlomeno allora, alcuni fisici professori della facoltà di astronomia si mettevano a disposizione per fare delle osservazioni con un telescopio dell'800, un oggetto molto bello e  perfettamente funzionante, e chiacchierare con ospiti curiosi. Arrivammo alle  21, c'era un pò di gente, il telescopio era puntato sulla superficie della Luna, ma il cielo era nuvoloso. Facemmo in tempo a far salire le bambine sul predellino del telescopio: loro videro un pezzo di Luna ben ingrandito. Poi, dato che non si vedeva più niente, ci sedemmo tutti insieme in una sala con questo fisico che ci raccontava cose interessantissime. Chiacchierai molto, quella sera . Non so bene che mi prese, tutto il libro, e anche un altro paio, di astronomia semplificata e divulgativa saltavano fuori dalla mia bocca e dalla mia testa . In effetti sono argomenti che conquistano, è tutto ciò che esiste intorno a noi oltre il velo dell'atmosfera. Non ci si pensa granché, siamo piuttosto concentrati sulla nostra vita piccola che ci pare immensa e complicata, e a me sembra che qualche escursione nell'Universo, che poi immenso non è, è finito anche quello, sia utile per le dimensioni complessive delle cose .



Quella sera di marzo sentivo di parlare un pò col mio babbo, che si sarebbe divertito molto. L'astronomia, per lui che aveva fatto studi scientifici, era una passione insieme all'analisi matematica, alla  logica formale e alla storia, che sembrava non ci entrasse niente.Ormai in casa nostra quando guardiamo il cielo notturno ci viene in mente il mio babbo.
Molto meglio che dover andare al cimitero per ricordare qualcuno.
Le mie figlie furono galvanizzate dalla serata e l'interesse per queste cose non le ha lasciate più. La cometa Hale Bopp si era ormai allontanata dal Sole ed era sparita nel buio cosmico, in corsa nella sua orbita fortemente
eccentrica, oscura, infatti le comete brillano solo in prossimità delle stelle, di riflesso, perché sono fatte di ghiaccio e roccia. Grosse palle mute senza coda, coda che sviluppano solo quando si avvicinano al sole, che scioglie e sublima il ghiaccio.

Dimenticavo: le immagini sono quasi tutte prese dal telescopio Hubble, in orbita intorno alla Terra.

Galassia di Andromeda