Non habemus Papam.

Che notizia! Il Papa va in pensione! Roba da matti, ha ragione Vendola, questa è la Storia, Storia con la esse maiuscola! Comunque una buona notizia, almeno per un motivo, che toglie il sipario a Silvio. Francamente, neanche per motivi politici, di Silvio io non ne posso più, con tutte le cavolate che spara. Il condono tombale mi ha nauseato: praticamente la legalizzazione dei reati in tutti i settori. Ora per fortuna si parlerà del Papa almeno fino al 25 febbraio e ci lasceranno decidere in santa pace di che morte morire con le elezioni.

Ma torniamo al Papa. Quanti pensieri mi ha suscitato! Mi ha ricordato Habemus Papam di Nanni Moretti... Avrà perduto la fede? In ogni modo fare il Papa in questa situazione per un anziano sacerdote deve essere un'opera titanica, penso solo a tutti i casi di pedofilia e alle famiglie omosessuali. In negativo e in positivo il rovesciamento di tutti gli schemi. Era sconvolto dalla notizia anche Padre Lombardi che rileggeva la dichiarazione del Papa cercandoci dentro qualcosa che chiarisse le idee anche a lui.

Provo ad immaginare: il Papa legge uno scritto durante il Concistoro, un sonnacchioso Concistoro in cui si leggono di solito le vite dei santi. Lo scritto è in latino, e lì per lì i convenuti dormicchiano, non si sforzano neanche tanto di capire, ma poi qualcuno afferra di che  si tratta... il Papa lascia, dopo le ore 20 (fuso orario di Roma) del 28 febbraio prossimo, fra una quindicina di giorni, finirà di essere Papa. L'ultima volta è successo centinaia di anni fa.
Che dice Nostradamus?
L'altro grande vecchio, Napolitano, ancora perfettamente presente e attivo, pronuncia parole piene di rispetto e dice che si tratta di una decisione coraggiosa. Il pensiero va all'altro Papa, Giovanni Paolo secondo, il polacco, che non mollò fino alla fine, pur minato dal Parkinson e, non so perché, io lo apprezzai tanto in quel periodo finale della vita. Forse perché un Papa è un pastore, un padre (Papa/ papà) e non solo un Capo di Stato e una figura ufficiale. Vedergli affrontare la morte debole e forte insieme, non domato, è stato un grandioso esempio anche per chi, come me, sta al margine della chiesa, diciamo pure fuori confine.
 Immagino che i cattolici  vivranno questa scelta come un abbandono, ma non saranno disposti a riconoscerlo. Questo Papa è tedesco, appare razionale, colto e rigido, difficile per lui essere elastico e illuminato come lo era il cardinale Martini, che d'altra parte in qualche modo se lo poteva permettere, poteva essere soprattutto un uomo di fede, non essendo Papa. Vedi quanti pensieri  saltano fuori e seguendo ognuno si andrebbe molto lontano. Ma io fra poco vado in pizzeria ... essendo toscana mi si formano nella mente le immagini di almeno due vignette: una col Papa che ha inforcato un paio di occhiali neri e sta comodo su una sdraio in una spiaggia tropicale, con le gambe accavallate.
L'altra col Papa , fra un paio di mesi , in una birreria di Monaco, con una pinta di birra rossa che dice "Al diafolo! Qvesti italiani mi afefano proprio scocciato. Prosit!"

PS: scrivo raramente dei post scriptum , ma questo ci vuole proprio. La mia figliola grande nel corso del tempo ha detto più volte che da grande voleva fare il Papa. Perché lei quando è in forma e allegra fa morir dal ridere. Oggi l'ho chiamata per dirle se sapeva che il posto era vacante dal 28/02 prossimo, di mandare un curriculum. Ha detto che lo farà, che spera che lo stipendio sia buono.