L'indice di fiducia e il cittadino medio

 Del sentimento di fiducia ne ho già parlato qui. Scusate se mi cito, non voglio sembrare autorefenziale, ma questo è il mio ripostiglio dei pensieri e  mi serve ricucirne alcuni che ho seminato lungo la strada e ricomporre un quadro omogeneo. La fiducia è un indice psicologico, se seguite un po' vi accorgete che oscilla influenzato da avvenimenti anche molto lontani da noi, le dichiarazioni prima di Trump, e ora di Biden, terremoti, catastrofi, carestie, decisioni di governi di paesi all'altro capo del mondo e, qui da noi, la situazione politica. Basta poco, una piccola buona notizia, o anche una notizia cattiva che dà idea di concretezza, per farlo balzare in alto. Il sentimento di fiducia, però, è anche un indice economico. Se la gente si fida fa cose, investe, crea attività. Le trasmissioni di economia lo citano continuamente, il cittadino medio deve avere fiducia, la stabilità dipende da questo, la fiducia sale e scende spesso. Se la fiducia fosse stabile il mercato  lo sarebbe anche lui e le cose procederebbero meglio. Ma come fa a avere fiducia il comune cittadino, povero Cristo? 

  L'economia sul pianeta è un'unica rete, come la diffusione dei virus, ce ne siamo accorti con la crisi del 2008 2009, quella dei mutui subprime. Ascoltavo radio 24 andando al lavoro in quegli anni e Barisoni parlava di questa crisi nata in America e dei titoli Lehman Brothers e diceva che si stava osservando, ma no, non arriverà da noi, non può arrivare, noi non c'entriamo niente. E invece le banche avevano distribuito i titoli spazzatura, mascherati, spezzettati, travestiti, nell'economia mondiale.  La crisi è arrivata come una grande onda  che attraversa l'oceano.

Quanto a Draghi è il massimo per ispirare fiducia, nella crisi durata anni, che avevamo appena attraversato ci aveva tutelato, era stato come un baluardo a difesa dell'Europa e dell'Italia. Come non fidarsi?  

Oggi ho trovato riproposta una notizia del 3 gennaio scorso. Draghi ha una casa a Città della Pieve e i suoi concittadini avevano notato in quel periodo dopo Natale un gran viavai di politici fra cui Renzi. Il 3 gennaio si decideva già tutto? 

L'ho detto nel post precedente, del fastidio che provo io e altri nel vedere che le cose sono state decise sopra la nostra testa, allestendo anche uno spettacolo di un paio di settimane, spettacolo pubblico che paghiamo noi cittadini ignari e manipolati. Funziona davvero così la democrazia, il governo del popolo?

Mi ero riaffacciata alla politica dopo un tempo di letargo. Letargo tanto per dire, facevo e pensavo altre cose. In questi giorni sentivo nominare tale Casalino. Non sapevo chi fosse il portavoce di Conte. Poi vedo che arriva dritto dal primo Grande fratello. Nel link trovate delle notizie sconcertanti che non conoscevo perché non frequesto le tv di mediaset da anni e evito le trasmissioni tossiche. Così capisco un po' alcune mie amiche che vedono Draghi come salvatore: almeno gente come questo Casalino momentaneamente si eclissa. 

Ho discusso con queste amiche, in chat, riguardo queste cose. Ho trovato in loro un'avversione nei confronti di Conte e dei 5 stelle, e anche del partito democratico. Un paio sospetto diano il voto alla destra di Berlusconi, pur essendo Berlusconi quello che fa venire alla luce talenti politici come questo tale Casalino. (E' ironico.) Voglio troppo bene a queste amiche e ho trppo bisogno di loro per intestardirmi in queste discussioni .Dopo aver sostenuto con energia che, per aver a che fare con Renzi Boschi e compagni, ci vuole molta fortuna e le mutande di latta, mi ritrovo stanca, spenta e priva di fiducia.  Penso che anche il cittadino medio lo sia vedendo un panorama così desolante. 

Post scriptum: abbiamo il nuovo governo Draghi. Ha pescato nel sacco chiuso del Parlamento e nei sacchi ancora più piccoli dei partiti. La sensazione di festa e novità si affloscia. Le grandi manovre di Renzi, che parla di sé come di un grande statista, stratega e salvatore del paese, hanno partorito un topo vecchio e zoppo. Per fortuna lasciano al loro posto 7 del governo precedente, che si vede non era poi così male, fra cui la ministra Lamorgese, e soprattutto Speranza. I cosiddetti tecnici, che sono politici senza tessera di partito, vedremo le loro prestazioni più avanti. Torna invece la Gelmini, che era convinta che ci fosse un tunnel scavato sotto tutta l'Italia che collegava Ginevra coi laboratori del Gran Sasso. La sua affermazione compare nei libri di testo per la scuola, ma non come esempio di ignoranza da capre, come verità. Ahinoi.