Pensieri autunnali.

Povera Italia ! Alluvioni drammatiche, assassinii familiari , crolli di muri antichissimi, che furono a suo tempo scavati e scoperti e poi abbandonati a se stessi. Ad Arezzo, sul colle di San Cornelio, c'è un anfiteatro etrusco molto bello, piccolino, ci sono stata diverse volte, anche di notte, alla luce della luna. Ad un certo punto seppi che l'avevano di nuovo interrato, perchè non c'erano soldi per conservarlo e custodirlo e i giovani furbi aretini ci andavano a fare motocross. Mi ricordo che mi scandalizzai. Sta a vedere che han fatto proprio bene?
Questo mese mi mette sempre una gran malinconia, sarà perché è l'opposto del mio mese di nascita, sarà perché c'è poca luce solare. Vado poco in giardino, in realtà ci passo e basta, per andare nell'oliveto a cogliere. Ogni tanto mi catturano i pesci, mi fermo per dar loro da mangiare e resto ipnotizzata ad osservarli, ora l'acqua è più limpida e si affollano tutti intorno al loro cibo . In queste brevi osservazioni ho scoperto un nuovo ospite, una specie di scarafaggio acquatico, che nuota con le zampe di dietro e si immerge in profondità. Penso che sia una presenza piuttosto comune, ma mi piacerebbe saperne di più. Intanto l'autunno è arrivato anche nella vasca, lo scirpus è diventato giallo e le altre erbe acquatiche sono appassite.  Il giardino è disfatto, c'erano le dalie e sono tutte sfiorite e anche un pò marcite, c'erano le bacche belle di eleagnus edulis o goumi e sono cadute o se le sono mangiate gli uccellini. Sono proprio belline, si formano sui rami a grappolini seguendo un percorso a spirale ed hanno un colore rosso spruzzato di marrone metallico che sembra oro. Sono anche buone ! C'erano le foglie del parthenocissus tricuspidata che erano diventate rosso fuoco e non ho fatto in tempo a fotografarle. L'anemone Honorine Jobert ha proprio finito, ma è stato in fiore quasi due mesi ! Resistono ancora le salvie a fiore rosso e blu, mentre degli aster e del girasole Lemon Queen restano gli steli ormai secchi. Sono appena fiorite solo le calendule, che da un paio di piantine si sono propagate da sè e le ho lasciate fare, renderanno allegro l'inverno. A questo ci pensano anche i cotoneaster lacteus che i primi anni mi sembravano fuochi artificiali tutti schizzati in alto e ora invece hanno preso una forma a scatolone. Non capisco come. Il loro rosso anticipa il Natale. I grandi sedum (sedum spectabile, o Hylotelephium spactabile "Autumn joy") sono invece perfettamente in tema, a settembre erano rosa e ora, cambiando colore piano piano, sono diventati rosso bordeaux , fra un pò saranno ruggine. Insomma il mio giardino è piuttosto incasinato, non voglio pensare a quello dell'Antoinette, che non gli pende mai un capello, neanche nel più profondo inverno. Ancora, quando il tempo lo permette, le poche api e gli altri impollinatori vanno sui fiori dell'edera, che profumano pesantemente e cominciano a formare le bacche. Si sente un ronzio forte intorno alla capanna su cui la pianta è arrampicata. Ho scoperto da poco che gli apicoltori cercano di evitare che le api raccolgano su questi fiori, perché il miele che ne ricavano è il più ricco di saccarosio e si indurisce subito. Le api lo raccolgono per ultimo, è una delle ultiem abbondanti fioriture, chiudono con quello le cellette che sono la dispensa invernale, ma poi in inverno non riescono a scioglierlo e a mangiarlo. Quando avrò finito con le olive dovrò fare un bel pò di lavoro,  ho un sacchettone di bulbi che aspettano di andare a dimora. Chissà se ce la farò?