Elezioni, campanelli, ospiti e rotture di scatole

In questi giorni, al contrario del solito, abbiamo registrato un grande uso del campanello di casa, posto sulla colonna del cancello.
Venuti a vivere qui 10 anni fa non abbiamo mai avuto un campanello al cancello, c'era sempre qualche altra spesa da fare, e poi a mio marito tutto gli sta a pensiero, e tutto si complica enormemente nella fantasia, immagina ostacoli insormontabili per qualunque cavolata.
Ultimamente gli avevo detto che potevamo mettere un campanello manuale, con la campana, perchè diventava imbarazzante, in certe giornate d'inverno, quando si sta in casa, non avere campanello, per il postino, per un'amico, per tutte quelle occasioni in cui il campanello è necessario. Se uno ce l'ha il campanello gli pare che non serva  a niente, ma se non ce l'ha se ne accorge.
L'elettricista finalmente ha piazzato il campanello.
Prima c'era il campanello vivente, il cane. Ma a volte era inaffidabile (abbaiava anche se qualcuno passava in auto nella strada comunale ) oppure era in casa con noi e non si accorgeva degli ospiti.
Comunque, dopo 10 anni, anche questa è fatta.

E in questi giorni tante persone sono venute a trovarci e hanno suonato il campanello nuovo. Mi sono quasi pentita di averlo messo perché tutti sono venuti a dirci come si deve votare. Non è proprio così, il fatto è che mi irrita che mi dicano come devo votare. Capisco che è irrazionale. O forse no. Quello che davvero mi irrita è che per il fatto di votare io, come milioni di persone qualunque, diventi improvvisamente e per un breve periodo di tempo, interessante e degna di attenzione. Tutto il resto dell'anno, no.


La prima è stata una donna che conosco pochino, che abita nelle vicinanze, con cui si era detto di fare delle passeggiate insieme. Abbiamo chiacchierato qualche volta, con delle altre amiche, e sempre si lamentava del marito, un ragazzone di 60 anni, che fa sempre il filo alle altre donne in sua presenza, superficiale, uno scioccone.
Ora mi ha cercato perchè il marito è in una lista civica legata a Forza Italia e ha insistito tanto che io ascoltassi una sua inviata, che dovevo ricevere in casa, per spiegarmi perchè dovevo votare per lui.
Uno dei motivi fondamentali, che mi urlato per telefono, è che da 70 anni questo comune è in mano alle sinistre e bisogna toglierglielo.
Sì, per fare quello che le destre hanno fatto ad Arezzo in un paio di legislature, dove avevano messo in consiglio comunale gente coinvolta perfino in processi per strage .Tutto normale ora, dopo Berlusconi.

In casa assolutamente no, ho detto io, poi, irritata, ho chiarito che sono stata un paio di volte in lista ad Arezzo e non ho per niente bisogno di essere orientata, ho delle idee piuttosto chiare, che forse attualmente non sono rappresentate da nessuna forza politica dell'arco parlamentare.
" Allora vieni il tal giorno alla manifestazione pubblica dove ti si spiega tutto !" Certo che vengo!
E non ci sono andata .

Ora io mi chiedo alcune cose:
la prima: come si fa a parlare in certi termini del marito per anni e poi pretendere che si voti per lui. O pensi che io non  abbia memoria, o che scherzavi quando hai parlato in quel modo, o che sono scema.
Devo davvero votare un leggerone, farfallone, scioccone? Meglio evitare, qualunque sia il partito. O ha fatto una metamorfosi, una muta, come un bruco, negli ultimi 15 giorni?