Cacca di rondini e molto altro.
Decidiamo queste cose con rimorso e preoccupazione , avendo sempre pochissimi soldi a disposizione, comunque ieri ho seguito il fabbro che montava i pali di ferro senza far nulla di tanto costruttivo(io ), impicciando anche in mezzo, e ogni tanto svolgendo qualche utile incombenza.
Mi sono stancata moltissimo, e non so perchè.
Sto anche lavorando al computer per scrivere una cosa lunga che mi richiede tante energie . Stamani che piove e non si può lavorare fuori ho fatto comunque una giratina in giardino.
Quando hanno finito di fiorire e sono crollate sopra il resto, le ho sbarbate via .
"Peccato un corno !- ho detto io - Mai più così tanta roba intorno a questa vasca !"
Bhè, mai dire mai, ci son rinate da sé, tanto per dire come funziona, non faccio in tempo a levarle e trapiantarle, ce ne trovo sempre qualcuna nuova, potenza della voglia di vivere e della facoltà di germinare dei semi.
L'altro eremurus, lo stenophillus, ha prodotto cinque fiori giallo dorato che sono un prodigio di eleganza, la mia mamma, che aveva la fissa di questi vocaboli, avrebbe detto "molto fine" oppure "di gran classe".
Qui bisogna impegnarsi per vedere la libellula colta in volo. |
Davanti a lei si aprono le spighe viola di Teucrium Hircanum ( può darsi che la i sia y)pianta della famiglia delle "facilissime " da consigliare a tutti, si risemina da sola, fa tutto da sè.
Le pansé , che dovrebbero aver finito, con l'acqua dal cielo sono rinate .
L'aiuola nuova, dolore di Mauro che ci faceva volentieri l'orto, sta diventando un tripudio di foglie variegate di amaranto e girasole , cosmee rosa e sulfuree , ancora niente fiori, spero che la Holly desista dall'opera di distruzione che ha con successo intrapreso spezzando diverse dalie.
Pazienza , è la prima virtù del giardiniere.
Noi non siamo ricchi, e ormai non credo che per questa vita lo diventeremo , però avere un giardinino traboccante di fiori fa sentire ricchi , ti sembra di avere delle opere d'arte, molta bellezza contenuta in pochi metri quadrati, secondo me anche questo aspetto è terapeutico .
In questi giorni Gianni e Mario (due bloggers: Orizzonti padani e Incatenati dalla schiavitù del lavoro) fanno lunghi discorsi sui SUV , queste macchine di cui ho scoperto l'esistenza da relativamente poco. Non è che non le veda, è che siccome non mi interessano per niente, è come se non le vedessi, per me non esistono. Ho cominciato a considerarle da quando ho trovato delle cose scritte su questi aggeggi. Ma capisco che per chi le vede e comincia a desiderarle siano, come succede con i desideri, fonte di tormento. A volte mi capita con le piante o i giardini degli altri, ma di rado , devo dire, ormai la prendo su un altro piano...
Per esempio qualche anno fa andammo a visitare il giardino Reinhart ( non ricordo mai come si scrive, potrebbe essere sbagliato), che si trova qua vicino, nei pressi di Cortona, in località Villa di Piazzano . Benché sia così vicino l'avevo scoperto su Gardenia, che aveva pubblicato un servizio con delle belle foto, che, quelle sì, mi avevano stimolato una certa invidia.
Quando ci siamo andati, io e Mauro, con altre due amiche , ho avuto un'impressione molto forte, come quando si visita un luogo d'arte, anche se in questo giardino non ci sono elementi architettonici , a volte vengono usate delle pietre per creare effetti paesaggistici, ma sono state estratte dai movimenti di terra necessari a creare parti del giardino stesso e sono completamente integrate .
Quell'anno il giardino da visitare era un labirinto verde realizzato da due siepi parallele di canna indica, un'erbacea tropicale rizomatosa che in quel posto raggiungeva i due metri . Il sentiero serpeggiava dentro queste due siepi e ai lati c'era un'abbondanza di piante annuali , tropicali , da clima caldoumido , coloratissime e di dimensioni esagerate , pacciamate da un materiale che ci hanno spiegato essere scarto di produzione del cacao , proveniente forse dalla Perugina, che non è tanto distante.
Ma quando ne fui uscita seppi con sicurezza che per quanto l'avessi visitato con gioia non avrei mai saputo e potuto rifarlo. Una cosa così richiede un impegno enorme nell'essere ripiantato ogni anno quasi da zero , pulite le due enormi siepi di canna che spariscono sotto terra , eliminata tutta la vegetazione morta e creato con essa un grande composto, tolte le piante enormi ad albero che non sopportavano l'inverno e dovevano essere ricoverate in serra , infatti si vedevano i vasi che le ospitavano seminascosti dal terreno. E quanta acqua e concime dovevano essere necessari ! Vederlo è stata comunque un'esperienza molto bella. Quel tipo di giardino i Reinhart non l'hanno più realizzato, il percorso esiste sempre ma è chiuso.Evidentemente l'impossibile è stato possibile solo per un pò. Ora ci sono un lungo bordo all'inglese, sempre con piante invidiabili per dimensioni e colori , tipo emerocallis, monarde, Helenium, coreopsis e moltissimo altro e un giardino fra gli ulivi , assolutamente inaspettato e inconsueto, che merita un racconto a parte.
La mia idea del giardino è di superare i miei limiti finché posso, ma di non superare i limiti della natura, e di fare un giardino più sostenibile possibile, senza coltivare solo cardi, ovviamente. Desideri possibili, è questo un buon sistema per non soffrire. Poi i SUV vanno molto lucidati e tenuti puliti: davvero vi piacerebbe passare così il tempi libero? Meglio fare come mio marito , che stamani faceva foto alle rondini che fanno cose incantevoli, si scambiano effusioni in volo, si lavano sotto la pioggia..e fanno parecchia cacca. Per chi fosse interessato cominciamo ad avere uno stratino di cacca di rondine davanti al finestrone di cucina, e stamani le cacone me l'hanno fatta su una mano. Centrata in pieno mentre passavo per andare in giardino. Ah ! , la natura!
Post scriptum: Mario e Gianni: ho capito che parlavate anche di energia, camorra, libertà intellettuale...non sono così anziana .