Contro il giardino: Antonio Perazzi e Pia Pera.

Al mare ho comprato un libro che si intitola "Contro il giardino". C'erano talmente tanti libri  in vendita che mi sono orientata su una cosa  familiare, fra tante sconosciute. Familiare come tema, il giardino, e  familiare perchè Antonio Perazzi, che l'ha scritto insieme a Pia Pera, ho avuto occasione di conoscerlo . Lì per lì non ci ho fatto caso, ma "Pera -Perazzi" ... curioso , no?

Antonio Perazzi l'ho conosciuto in una giornata di festa al vivaio di Firenze "Mondo rose", ormai molto noto. I titolari del vivaio sono due giovani, Arnaud Duquennois e Cecilia, la moglie, che hanno cominciato riproducendo le varietà di rose del Roseto di Cavriglia. Il loro vivaio è per una parte giardino dimostrativo e visitarlo fra fine aprile e metà giugno fa venir voglia di creare un roseto. Quel giorno di vivaio aperto con tante iniziative diverse  c'era anche  Antonio Perazzi  che faceva una piccola conferenza  sul giardino. Se ne ricavava l'impressione di un tipo un pò egocentrico, un pizzico narcisista, che vuol dare una visione alternativa delle cose, e poi, da molti messaggi del corpo, dal non detto, si ricavava  un'impressione contraria, di una persona  molto sensibile e interessata al parere degli altri su se stesso e sul proprio lavoro, parere che spesso doveva averlo ferito e da cui un pò si difendeva. Tutto questo si capiva da certe occhiate traverse che lanciava al pubblico in ascolto, da cui cercava di trarre domande e spunti, pubblico che taceva imbarazzato. E anche da molti sorrisi  spontanei e un pò timidi. Io che di solito faccio molti interventi quella volta tacqui, perché non volevo finire per monopolizzare il discorso, come spesso mi capita. Sono una chiacchierona.  Ma si doveva vedere che mi venivano un sacco di cose alle labbra e le trattenevo lì. Spero che si presenti un'altra occasione per parlare con Antonio Perazzi, perché intanto questo libro "Contro il giardino", mi ha confermato queste sensazioni, che sia una persona semplice e originale, creativa e disposta allo scambio autentico. Il suo sito, di cui ho messo il link, è molto interessante, fa venir voglia anche quello, come il giardino di Mondo rose, di mettersi al lavoro. L'altra persona, Pia Pera, scrive una rubrica su una delle pagine finali di Gardenia. Potete vedere il  sito Orti di Pace per farvi un'idea. Devo dire che io tutto quello che vive lei ora l'ho vissuto tanti anni fa e adesso lo trovo non banale, ma scontato, perché ormai fa parte della mia vita.

" Contro il giardino" è un'epistolario, uno scambio di lettere, vero, finto, probabilmente e-mail , non lo so perché non leggo mai le premesse, ma mi butto nel libro e lo consumo senza spiegazioni, quelle le leggo dopo se mi è piaciuto. Lettere piacevolissime che raccontano la realtà del giardino e di come sia, per loro come per me, un punto privilegiato di osservazione della realtà, una finestra speciale, una lente d'ingrandimento ...Le lettere, pur parlando anche di personaggi famosissimi e dei loro giardini, che le due pere hanno avuto modo di incontrare, beati loro, sono scritte con immediatezza e semplicità e permettono, come i libri di Pizzetti, di entrare un pò nella testa di chi scrive. Consiglio il libro a Duck, le piacerà senz'altro. Un paio di queste lettere mi sono rimaste in particolar modo impresse, quella dove Perazzi parla di Sir Peter Smithers, personaggio famosissimo nell'ambiente dei giardinieri, noto per molte cose fra cui la sua collezione di magnolie, di cui lui parla con sincerità, dicendo di averlo trovato, in un incontro, molto competitivo, e che questo non gli era piaciuto. Evviva la sincerità ! Mi piace molto quando qualcuno, come questo anziano giardiniere, ormai per età e per notorietà  sulla via della santificazione, viene presentato come semplicemente umano. Un'altra storia carina è quella dello stagno di Perazzi, anche quella umanissima, sul tentativo di realizzare uno stagno sotto la cupola di un salice, nell'ormai per me famoso giardino di Piuca, nel Chianti, che seguo con un certo affetto. E' il giardino di Perazzi, frequentato dai figlioli, dalla compagna, dai cani. Leggete, sorprendetevi e ritrovate voi stessi nei molti tentativi a vuoto delle vostre (nostre) vite. E poi Pia Pera e i suoi rapporti con i vicini, con i collaboratori rumeni, con la propria visione del Giardino che viene continuamente modificata dalla realtà. Insomma, un libro che vale la pena di leggere più di altri consigliati e pubblicizzati, io ancora non l'ho finito, ma lo consiglio lo stesso, vi sembrerà di averci fatto amicizia .