I pettirossi , Adriana Zarri e la neve .
Una notte ho preso coraggio per tornare a casa, ma non avevo nulla per togliere lo strato di neve ghiacciata e dura di almeno cinque /sette cm sul parabrezza, così ho rinunciato. L'ho fatto la mattina dopo, di liberare il vetro, solo con mezzi meccanici, un coltello e un falcetto per l'insalata di campo. Capisco che è strano, ma non c'era altro a disposizione. Pare che ai distributori di benzina vendano degli spray che dissipano istantaneamente qualunque strato di ghiaccio ... L'idea non mi piace per niente, chissà che c'è dentro a queste bombolette. Ma si sa che appena c'è una situazione scomoda, il rispetto per l'ambiente va a farsi benedire e si è disposti, per non turbare il normale andamento della vita, ad inquinare ed usare veleni, con l'alibi del ghiaccio e del freddo. Il concetto è: salverò il pianeta domani, ora è troppo scomodo.
Sono tornata a casa la mattina sul tardi.
Qui continua ad esserci tutta la neve del primo giorno, ed è ancora bianchissima, soffice e bella. Come mi mancava casa mia, i suoi spazi dove si pensa bene, i suoi colori, la stufa accesa. Mio marito, poveraccio, in questi giorni è stato solo a casa con la febbre alta.
In pizzeria, dopo un paio di serate abbastanza vuote, c'è stata tanta gente.
Ho cominciato, Duck, a leggere "Un eremo non è un guscio di lumaca ", di Adriana Zarri, come mi ci ritrovo!
Dice Adriana Zarri:
A questo mondo disumano, fatto di direttive e di risultati tangibili, distribuiamo sorrisi, fiori, baci, gatti, musica, sogni, preghiere, gratuità. Questo è il maggiore affronto, la controcultura più profonda.
Riguardo alla preghiera:
Non cambiate le carte in tavola con discorsi tipo "chi lavora prega". Chi lavora lavora, anche se la preghiera, essendo uno stato più che un'occupazione, si può depositare sul lavoro e far corpo con esso.
Neanche la musica lo rompe: lo rivela; perché il silenzio è come il bianco: non è un'assenza di colore: è la somma di tutti i colori, riassunti e unificati, quasi messi a tacere nella candidezza. Così il silenzio contiene ogni possibile parola.
I profeti parlano dell'escatologia in termini di amicizia degli animali fra loro e fra gli animali e l'uomo. Ed ecco Selù (la gatta) che si fa anch'essa un piccolo simbolo, un piccolo segno, un piccolo anticipo di quel mondo futuro e già iniziato.
Credo che tutti quelli che vivono con bestiole domestiche e selvatiche sentono il legame dell'anima con loro così forte che li porta a dire cose come quelle qui sopra di Adriana .