la febbre e la puttana

Oggi è il mio pomeriggio di riposo e fuori fa ancora troppo caldo per tutti i lavori che mi aspettano, ho il tempo per raccontare una piccola storia raccolta in questi giorni . Mi è capitato di conoscere un giovane del sud, provincia di Napoli, che vive ad Arezzo con la moglie e due bambini piccoli. Sul suo stesso pianerottolo abita una signora calabrese, sola, venuta qua per lavoro . La moglie di Pino, chiamiamolo così, che si chiama Carmelina, ha fatto amicizia con questa coinquilina, che è una donna gentile. Tutto è iniziato una sera che Carmelina aveva finito il latte e lo chiese a lei, per il biberon del piccolino prima di dormire. Una volta il latte, una volta lo zucchero, un'altra volta fu Carmelina a preparare la pastiera e a darne una grossa fetta alla vicina. Carmelina vede la vicina che sta sempre in casa, o al massimo  va alla posta per mandare soldi ai figlioli che sono rimasti in Calabria, e una volta le dice che forse sarebbe meglio che tornasse laggiù anche lei, visto che qui di lavoro non ne trova ed ha comunque la spesa dell'affitto. La vicina mette annunci su Internet per trovare lavoro e paga per questo fino a 50 euro per volta. Carmelina, che è brava con il computer, si offre per aiutarla lei, gratuitamente, perché la vicina è sempre tanto gentile, come una nonna con i bambini, come un'altra mamma per loro, e quando vanno a trovare i genitori al sud guarda la casa e annaffia le piante. Pino l'apprezza molto, la trova proprio una donna perbene. Quando Carmelina mette gli annunci per lei si accorge che un lavoro ce l'ha eccome, molto discretamente, tanto che non se ne sono mai accorti, fa la prostituta in casa. Pino lì per lì si arrabbia, ma la moglie gli fa notare che è sempre la stessa donna gentile, cosa cambia per loro se fa "il mestiere"?
 Io, quando vengo a sapere questa storia, rimango stupita, è una storia umana, di tempi di crisi, una storia che può capitare a chiunque ed ha dei lati sorprendenti. Chiedo a Pino di continuare il racconto, mi ha catturato! 
"Ora- mi dice lui- succede che questa donna ha superato i cinquant'anni e gli annunci su Internet  non mostrano la foto, così quando arrivano i clienti pensano di trovare una ragazza che almeno sia giovane, e vedendola non hanno il coraggio di rifiutare di entrare, ma la seconda volta non tornano. Allora lei, che si è trovata ad avere sempre meno" lavoro", si è messa ad organizzare le colleghe più giovani. Ora ha anche una brasiliana ." 
" Ma allora fa la pappona!" esclamo io. Questo è il primo capitolo .
Qualche giorno fa Pino non si è presentato al lavoro, pare che il bambino piccolo si sentisse molto male, aveva avuto la febbre alta e con la febbre sono arrivate le convulsioni, tutta la famiglia era in ospedale. Quando l'ho rivisto ha raccontato la sua storia. Il piccolino aveva la febbre che saliva velocemente, in poco tempo era arrivata a 41. La mamma aveva cercato di abbassare la temperatura ed era arrivata anche la vicina, che aveva messo una pezza fredda sulla fronte e bagnato i polsi e i piedini, ma la febbre, nonostante la Tachipirina, non scendeva. Il bimbo si lamentava tanto e la mamma lo teneva in braccio, finché ha perso conoscenza, ha rovesciato gli occhi e la lingua rientrata nella gola ha rischiato di soffocarlo. Carmelina gridava e piangeva, ma la vicina, rapida, ha capito cosa stava succedendo, ha messo il bimbo a capo in giù e ha afferrato la lingua, permettendogli di respirare. Insomma: gli ha salvato la vita .
 "Non mi importa niente di che mestiere fa, ha detto Pino, se non c'era lei il mio figliolo era morto ."
In ospedale gli hanno spiegato che quando la febbre sale troppo velocemente il cervello non riesce più a gestire lo stress e va in blocco ..più o meno. Il medico gli ha detto "Ringrazi quella signora!"
Questa storia somiglia a quelle di Eduardo De Filippo, di Almodovar o di Pennac.   Che titolo si da a questo post? Non saprei, magari: la febbre e la puttana .