Annuncio e ceramiche

Il 16 ottobre prossimo, di mercoledì ovviamente, che è il mio giorno libero, in Biblioteca ad Arezzo, in via dei Pileati, alle 17 ci sarà la presentazione del mio libro. So che ultimamente uso il blog quasi solo per questo tipo di annunci, abbiate pazienza, ma certamente per me presentare il mio libro alla mia città, alle persone che conosco e mi conoscono, è impegnativo . In quest'occasione spero di conoscere Imma , se le riuscirà di essere presente. Vi invito tutti: presenterà il libro una mia compagna di scuola, Carla Nassini, che a sua volta ha scritto un bellissimo saggio sulle donne nelle stragi nazifasciste della seconda guerra mondiale, con un'attenzione particolare ai fatti avvenuti dalle nostre parti.Si intitola "tra donne sole, la ricostruzione del paese da parte delle donne dopo il secondo conflitto mondiale". Per dire come è bello me lo sono letto tutto d'un fiato nel viaggio a Firenze in treno, ieri.


il banco di Pascale


Umi Amanuma, ceramista giapponese che vive a Firenze

 Ho chiesto alla Letizia Nocentini, amica mia da tanti anni e moglie di un amico scomparso da tempo, Enzo, di leggere alcune parti del mio libro. Quel giorno sarà come se fossero presenti Enzo, Luca Caleri, che se n'è andato un anno fa, e Carlo Pini, che ci ha lasciato il febbraio scorso. 
Ripeterò quest'annuncio, romperò un po le scatole.
Intanto, come dicevo, sono andata a Firenze per la
Christiane Perrochon
 Fierucola dei ceramisti. Ci sono andata da sola, in corsa, per stare lì un paio d'ore, perché amo molto le ceramiche e per questa manifestazione vengono scelti a partecipare ceramisti molto bravi da tutta Europa. La fiera non è grande, occupa tutta Piazza della Santissima Annunziata, e visto che non ho fatto foto metto qua dei link con le opere di Paola Staccioli, artista della ceramica di Scandicci, e anche dell'associazione Cobalto di Fiesole, dove c'è una mostra permanente di alcune ceramiste sperimentatrici bravissime. 
Paola Staccioli è una delle mie preferite, i suoi uccellini con riflessi d'oro, le foglioline dipinte che sembrano appena cadute in autunno e ancora fresche. Andando alla Fierucola ho iniziato ad apprezzare la ceramica, che già mi piaceva, come forma d'arte/sperimentazione: molti anni fa ho avuto la fortuna di conoscere un'artista che vive da queste parti e ormai è affermatissima, Christiane Perrochon, i cui lavori compaiono in riviste d'arredamento di tutto il mondo. Di lei comprai, trent'anni fa, un piccolo vaso da fiori in gres verde. Non so spiegare cosa renda perfetto quel vasino e come si accordi con esattezza con il colore di qualunque fiore. Ma è così. Inoltre il gres è opaco e liscio al tatto, molto più caldo della porcellana. I lavori della signora Perrochon sono ormai  inaccessibili per i prezzi, ma quelli della Fierucola, altrettanto belli ( penso alle cose colorate di Pascale Jabain, per esempio) si possono ancora comprare. 
Qui vedete quanti colori e forme semplici e quasi primitive, realizzate con uno spessore di argilla molto sottile....

Un altro che mi piace molto è Giorgio Ricciardi di Città di Castello.
Le ceramiche, o porcellane, o grès , secondo il tipo di terra usata che richiede temperature diverse per la cottura, si prestano con gli smalti a tantissime combinazioni. Le immagini dicono qualcosa del colore, ma bisogna averle fra le mani, toccarle, per emozionarsi. E allora per l'urgenza di poter "avere" per sé quel particolare punto di marrone cacao si compra magari una tazzina molto piccola.. come ho fatto io. 


Pascale Jabain