Attenzione!

 Devo chiedere scusa per il mio post precedente.A volte esplodo in  un inutile scontento, un'incapacità di sopportare oltre... inutile, per l'appunto, perché non serve a niente. L'unica cosa che serve, per ora, è tenere la posizione, avanzare, anche a testa bassa, come ha detto Loretta nel suo commento, in attesa di riuscire a rialzarla. 
Ma dire che non sono d'accordo, forse?, serve a qualcosa, che si sappia, anche da questo blog-finestrina-sul-mondo, che non mi piace quello che accade e non mi lascia indifferente. Più interessanti sarebbero le riflessioni che si possono fare, ad avere tempo. Io non ho molto tempo in questa fase. Sembra che ne abbia molto e che stia molto sola. Sola ci sto, col cane e i gatti, ma lavoro anche in casa e i pensieri che salgono a galla avrebbero bisogno, per formarsi bene, di una lunga passeggiata, di lavoro all'aperto.. di Tempo. Tempo vuoto e pieno di Pace per pensare. 
Ho sentito che c'è una proposta per modificare l'orario scolastico in "ore" di dieci minuti. Mozziconi di ora di dieci minuti. Pare che i ragazzi non siano capaci di fissare la propria attenzione per più di dieci minuti. Dieci minuti è il tempo massimo poi si perdono. Anche io dovrei funzionare così, se è un problema di funzionamento del cervello. Eppure sabato scorso ho seguito una lezione per tre ore, di pomeriggio prima di entrare al lavoro, e sono stata concentrata tutto il tempo. Certo: ho avuto i miei momentanei smarrimenti, ma poi sono tornata al centro.
Perché ho sessant'anni? Non so. Perché ho fame di sapere cose nuove e sono consapevole di quanto sono preziose? Forse.

L'Attenzione è un bell'argomento. In dieci minuti non arrivi mai al centro del discorso, a meno che non si tratti di una cosa molto semplice. E la realtà non è mai semplice, anzi è complessa, ha tante sfaccettature e tanti piani. Mi torna in mente Interstellar. Il nostro pensiero sfugge spesso alle dimensioni che conosciamo e coglie la complessità di una realtà che va oltre. Il nostro pensiero sta nella multidimensionalità del tesseratto.
Se non avesse funzionato così non avremmo avuto i grandi filosofi, gli artisti e tutto il sapere che abbiamo alle spalle e che spesso ci precede e corre avanti sulla linea temporale, con scoperte e soluzioni che ci cambiano la vita. Forse è proprio il nostro pensiero a suggerire l'idea dell'immortalità. o almeno della prosecuzione di qualcosa di noi dopo la morte, oltre la morte.

Quindi lasciate perdere le ore di dieci minuti. Chiediamoci piuttosto perché sembra che i ragazzi non riescano (più) a fissare la propria attenzione per un tempo maggiore. Io non lo so. 

Vedo molte famiglie con bambini, nel posto dove lavoro. La gente si siede, i bambini si sparpagliano in giro, fanno confusione, esplorano il magazzino, si siedono sul freezer, come se fosse normale, nessuno li richiama, se non debolmente, senza autorità. I genitori si siedono e qualche volta neanche parlano fra di sé, che sono venuti a cena insieme, con la famiglia o addirittura più di una famiglia, vorrà dire qualcosa? Si presume che la gente vada a cena insieme perché interessata agli altri con cui esce. Invece no. Spippolano il telefonino. Gli adulti spippolano, interessati non a chi hanno davanti, ma a qualcuno lontano, che non è presente.  O forse a Facebook. Verrebbe da suggerire: esci con quello con cui parli. Ma sospetto che se quello fosse lì telefonerebbero a qualcun altro. 
Attenzione! Verrebbe da dire. Attenzione! E' la vostra vita, i vostri bambini! Guardate, vigilate, parlate con loro, state attenti! L'attenzione è il primo passo per capire che succede. 
E che succede? 
Succedono tante cose nelle teste dei vostri bambini, molte di più di quante appaiono all'esterno. Attenzione!

Ora, da questo spazio di pochi metri quadrati dove trascorro sette ore della mia giornata (se ci penso mi viene l'angoscia) vedo un nuovo fenomeno. Ragazzi con grandi barbe, barbe da rabbino. 
Ho chiesto a mia figlia e lei mi ha detto che c'è un nome per questa cosa, che loro stessi, i barbuti, si danno un nome, ma non me lo ricordo. Il fatto è che sembrano giovani saggi rabbini, o anche maestri arabi, per non fare differenze. Pensatori, comunque. Che sia il segno di un'inversione di tendenza? Una nuova moda o il ritorno all'Attenzione?

Comunque, dopotutto, a casa mia è Natale. Sopra il camino c'è la ghirlanda decorata, c'è un presepe improbabile con troppi San Giuseppe, alcuni fatti passare per pastori, e in giardino la lonicera e il calicanto sono fioriti. 


Nota del testo: i "barbuti" si chiamano hipster.