Mafia capitale e le persone perbene

Sono sempre dell'idea che le persone perbene sia di più di quelle per male, che il mondo vada avanti grazie a loro e alla loro vita umile che non sta sotto le luci forti ed è quasi invisibile... ma anche quella dei delinquenti è invisibile! La vedi solo quando viene scoperta dalla magistratura con un lavoro di dieci anni! Ci son voluti dieci anni per poter chiudere il cerchio intorno a questa variegata cosca mafiosa romana che apparteneva in gran parte alla destra, ma anche alla sinistra parlamentare. Standard and poors ci declassa: vorrei vedere, se non fossi italiana forse qui non ci vorrei venire neanche come turista. Di grazia che ancora qualcuno ci viene, superando la paura di essere derubato, truffato o ammazzato. Dovremmo dire ai ragazzi che c'è stato un tempo, alcuni anni fa, in cui le manifatture italiane erano le migliori nel mondo e i nostri prodotti andavano a ruba sui mercati, nonostante la mafia esistesse anche allora e ci fossero tanti problemi aperti, ma allora che i soldi c'erano o sembrava che ci fossero, invece che approfittarne per darsi regole e consolidare quella ricchezza portandola a vantaggio di tutti, si saccheggiò a piene mani e si disse che era normale il clientelismo, la ruberia, l'immoralità. Poi ci fu il ventennio di Berlusconi e le sue televisioni e il suo governo finirono di rovinare il buono che c'era.  
Le persone perbene fanno fatica a tenere la barra della propria vita. Le percezioni negative sono tante:

 ci si sente dei fessi: a lavorare nel rispetto delle regole non si guadagna, si vive,  e il possesso del denaro è l'indice del successo, in questo mondo qui.

 fessi due volte: ogni volta che si tenta di fare qualcosa, che sia un'impresa, che sia un lavoro in casa propria, ci si invischia in un mare di regole e leggi fatte per mandare al manicomio la gente e quasi sempre in contraddizione fra di loro che rendono le cose al limite dell'impossibile. Naturalmente queste valgono per la gente perbene, perché gli altri le ignorano.

 di solito la famiglia è un rifugio, ma succede che i giovani non trovano lavoro, non possono rendersi indipendenti, tutti attingono agli stipendi, o alla pensione di chi ce l'ha, se ce l'ha, e iniziano liti e contese per l'uso dell'energia denaro, che scarseggia.

 poi ci sono questi episodi dei bambini uccisi, vedi il piccolo Loris, che tolgono le parole e la fiducia, proprio quella di base, che ti fa guardare l'altro come simile e invece pensi che dietro la maschera ognuno può uccidere...

D'altra parte le dichiarazioni di fiducia di Renzi sembrano inconsistenti, più si procede e più appare il marcio nascosto dietro quasi tutte le attività umane, dovunque ci sia stato un pò di denaro ci sono stati scarafaggi a rodere, sottraendo quello ad altri era necessario per sopravvivere. Non so voi, ma io vacillo ..e sì, mi sento sollevata se, anche solo una poesia, mi dice di crederci, che usciremo da questa storia.