Creatori di paesaggi

Quando l'esploratore Vancouver arrivò sull'isola che poi prese il suo nome, davanti alle coste del Canada, pare che rimase incantato dalla bellezza del luogo: boschi radi di quercia bianca, tipica del nord america, inframezzati da prati e radure in cui fioriva la camassia, una specie di giacinto, più somigliante alle scilla, dai fiori azzurri, come pezzetti di cielo caduti a terra. Le querce bianche hanno la corteccia grigia e a primavera le foglie che si aprono vanno dal rosa al al giallo chiaro al verde tenero. Il posto era così bello che a Vancouver sembrò di essere arrivato in Paradiso, una specie di giardino spontaneo e naturale curato e perfetto che sembrava averci messo mano Dio in persona. Dopo tanto tempo gli studiosi hanno compreso che anche quello, che sembrava un paesaggio per l'appunto spontaneo, era invece creato, o almeno modificato e favorito dagli uomini che vivevano lì. Quelle popolazioni raccoglievano sia le ghiande delle querce che i bulbi della camassia, e pur essendo entrambe piante della flora locale, ne favorivano in ogni modo la crescita. Gli uomini  cosiddetti selvaggi erano creatori di grandi paesaggi pacifici e belli. Ho preso l'immagine e la storia da un documentario di RAI 5, uno dei giorni scorsi mentre stiravo. Ho immaginato di essere Vancouver, scendere dalla nave  e trovarmi in Paradiso...anche qui, ora, il giardino abbastanza in ordine sembra un Paradisino, un piccolo spazio dove si cerca in ogni modo di conservare bellezza e civiltà e anche pace. Buona Pasqua  alle mie care amiche Loretta, Sari, Cinzia, Emanuela, ad Adriano che non sento da tanto, ma vedo i suoi post, e a tutti voi che passate di qui .