due conti
Se non volete sentire lagne e non vi volete arrabbiare smettete subito di leggere. Chi passa di qui sa che ho qui a casa un bed and breakfast, regolarmente registrato in Comune come attività non professionale, il che significa anche che non puoi scaricare spese e non ti pubblicizzano in nessun modo. Esiste già dal 2002, ma all'inizio non si sapeva come farlo conoscere, internet non funzionava ancora bene, anche se avevi un annuncio era un pò come essere un'isoletta in mezzo all'oceano, senza mappe per arrivarci. Per qualche anno ha funzionato molto saltuariamente, anche perchè si trattava solo di una camera con bagno, adatta per due persone. Avevo allora un commercialista che quando gli portavo le 5 o 6 ricevute annuali da allegare alla denuncia dei redditi mi guardava come se fossi idiota, per lui era ovvio che avrei dovuto fare tutto in nero. Ma io oltretutto sono una fifona e neanche mi piace fare figure di cacca. Poi ho dovuto lasciare per molto tempo, avevo troppe cose da fare e poca collaborazione in casa. Ci vuole comunque disponibilità per seguire queste cose e siccome la formula è "letto e colazione", la colazione dovevo servirla in casa mia, e anche quella doveva essere a posto e pulita, per non dire del giardino in ordine. Tre anni fa, anche quattro, ho deciso di riprovare. Le ragazze non stavano più in casa con noi e ho pensato di attaccare una camera al b&b per poter ospitare anche una piccola famiglia. In questa camera avevo ricavato una cabina armadio, un amico architetto aveva detto di non dichiarare il lavoro al comune, fatto col cartongesso, perchè si trattava alla fine di un armadio, cioè un arredo, non una stanza. Sono stata a informarmi in comune e mi hanno detto che qualunque variazione del B&B bisognava comunicarla con una DIA. O forse una SCIA. Ci voleva un geometra. Il geometra è costato una cifra, che d'altra parte spendi ma non puoi scaricare dalle tasse, perchè il mio b&b è "non professionale", come dicevo, non è una vera attività economica, troppo piccolo. Ma anche se piccolo potrebbe essere un'integrazione del reddito familiare per consentirmi di andare in pensione prima dei 67, 68 anni, visto anche il lavoro notturno e gravoso che svolgo e di anni ne ho già quasi 64. Ho fatto tutto quello che era necessario molto lentamente, pagando i conti col mio lavoro di operaia, un pezzettino al mese, ritagliandoli dalle spese per campare, quando non avevo soldi mi fermavo. Il geometra ha detto che bisognava aprire una pratica per dichiarare anche la cabina armadio. Alla fine, dopo aver ripreso le misure non so quante volte perchè al comune non tornavano, e aver riguardato tutto come se non ci fosse già tutto dichiarato nella ristrutturazione che altri fecero a suo tempo, e dopo lunghe attese fra una fase e l'altra, avrei potuto iniziare a avere ospiti. Solo in teoria. Ma ora che internet funziona siamo di nuovo un'isoletta nell'oceano, perchè di attività turistiche ce ne sono mgliaia e non si vede perchè debbano venire proprio da te che all'inizio non hai recensioni e non sei, per dire, nel centro di Firenze o di Siena. Il 2018 è stato l'anno di inizio, e due o tre notti entro giugno 2018 le abbiamo avute. Poi è arrivata la Tari. Tassa sui rifiuti, con la quale ho scoperto che non sono un b&b professionale, ma devo lo stesso pagare 114 euro per i rifiuti degli ospiti, oltre a quello che paghiamo per casa. A forfait. Complessivamente a fine anno sono state 7 notti occupate e 114 euro di rifiuti. 114 diviso 7 fa 16 euro per notte per i rifiuti prodotti, evidentemente un'eresia. Manco fossero rifiuti speciali, o radioattivi. Bisogna considerare anche che qui ci sarebbe in teoria il ritiro dei rifiuti porta a porta, ma in realtà la spazzatura, ospiti o non ospiti, a noi non ce la ritirano, perchè siamo 20 metri distanti dal tragitto del camion. Portavamo i sacchi lungo la strada qua sopra, ma dopo i primi mesi hanno smesso di ritirarli, forse non gli piaceva più dove li mettevamo, allora li abbiamo portati dove ancora ci sono i bidoni dell'umido e del vetro, e qualche volta il giorno dopo quello del ritiro ce li abbiamo ritrovati. E' anche successo un paio di volte che un cane di passaggio abbia rotto i sacchi e io abbia dovuto andare a recuperare il materiale in giro. Ho il difetto di sentirmi responsabile della mia spazzatura. La conclusione è che la spazzatura la porto in città con l'auto nei pochi bidoni rimasti di libero accesso, perchè ora ad Arezzo hanno messo dei bidoni che si aprono con la tesserina magnetica.
Pare che sia proibito, che i rifiuti di questo Comune debbano restare in questo Comune.
Mi viene una risata amara. Sarei fuorilegge, e potrebbero farmi una contravvenzione. Capite che è una beffa, con tutta la gente che le combina di tutti i colori e non viene sanzionata e te che stai in riga tutta la vita ti controllano anche come respiri.
Per questo "servizio" dei rifiuti del cavolo pago soldi buoni. Quando mi è arrivata la Tari per il b&b, per la prima volta in vita mia ho telefonato in comune imbelvita, credo che ci fosse da capirmi. Ho detto che prima di far pagare conti bisognava verificare che l'attività avesse lavorato, cioè non esistesse solo sulla carta ma fosse effettivamente attiva! Ma l'impiegata mi ha detto che in fondo si trattava solo di un centinaio di euro, e quanto la facevo lunga. Ho risposto molto male, e gridando parecchio, e ho sbattuto il telefono giù per evitare che mi prendesse un colpo, ho anche la pressione alta. Naturalmente non si può sperare di essere capiti da chi:
1) ti considera ricco a priori perché ti è venuto in mente di mettere a disposizione due stanze di casa tua per integrare il reddito ospitando turisti, che se eri ricco non lo facevi di sicuro
2) sta col sedere al caldo fino alle due di pomeriggio, mentre io per lavoro sto in piedi per sei ore e più e corro in piena notte.
Il mio peccato è cercare di tirarmi fuori da questa condizione e cercare di farlo legalmente. I poveri devono restare poveri e schiavi, come dice Gianni.
Passato qualche mese è uscita una nuova norma per cui, oltre al resto, non era più obbligatorio dichiarare in comune la fabbricazione di pareti o controsoffitti in cartongesso. Ora si possono fare liberamente senza tirare in ballo professionisti e pagarli. Mi sono sentita presa per le mele. Ovvio, tre mesi fa dovevi presentare una pratica per una paretina divisoria di cartongesso, e ora potevi farne quante te ne pare senza obbligo di dir niente a nessuno.
Nel frattempo era arrivata una lettera della Rai a cui non avevo fatto attenzione. Stamani l'ho aperta e mi si chiedono 407 euro, mi pare, per un abbonamento speciale sempre per il B&B, dove attualmente non c'è neanche la TV.
Ho fatto due conti e quest'anno ho incassato 403 euro, su cui mi faranno pagare delle tasse, ancora non so quanto. La tari mi costa 114 euro, la rai 407, sono già in perdita secca di più di cento euro. Per fortuna che ho il lavoro della pizzeria sennò di tenere aperto questo B&B non me lo potevo permettere. Penso che lo chiuderò.
Ora mi chiedo: se io per una bischerata di "attività" come questa impazzisco così (non ho raccontato molte altre cose) quanto impazzisce uno che ha un'attività imprenditoriale vera? Mi ricordo ancora quando avevamo il negozio.
Salterà ancora fuori qualche balzello, sicuro come la morte. E ci sarà qualcuno che si irriterà per quello che ho scritto e magari, non bastasse questo che ho raccontato, cercherà di farmela pagare. Maledetta Italia. Capisco chi espatria.
Da qui in poi il post è scritto in un'altra data, oggi è il 29 aprile 2019. Ci sono state delle novità. Mauro ha parlato con il comune di Civitella, con l'assessore in persona, che è stato molto gentile e ha detto che avrebbe fatto presente la questione del mancato ritiro "porta a porta" (mi viene da ridere) dei nostri rifiuti. Ma non è cambiato niente. Per un paio di settimane abbiamo lasciato i sacchi del multimateriale, che è la quantità più voluminosa che ognuno produce, lungo la strada immediatamente più vicina a noi che è poi la circonvallazione del centro del paesino.
Ma non ci si deve immaginare una cosa grande, in realtà è tutto piccolissimo. Però per esempio nelle varie feste del paese è una strada ad una sola corsia, e ovviamente a senso unico, molto trafficata. Ma i nostri sacchi non li ha voluti nessuno. Un giovedì, quando ho sentito in lontananza il rumore del camion che fa il ritiro ho fatto una corsa, una corsa vera perchè era piuttosto lontano, per parlare con gli operatori. E ho scoperto una cosa che dovevo già sapere, ma d'altra parte non tutto si riesce sempre a collegare subito: dalla circonvallazione non ci passano proprio.
E perchè non ci passano?
Questa la so.
Dipende dalla potatura dei lecci della strada.
Quando arrivammo qui, quasi vent'anni fa, piantarono questi piccoli lecci. In questi anni sono cresciuti molto bene. Poi un paio d'anni fa sono arrivati dei tipi, giardinieri del comune? o appartenenti magari a una cooperativa incaricata? poco importa, COMUNQUE INCAPACI. M'è scappato il tasto della maiuscola e lascio così.
Hanno capitozzato le belle piante giovani con grande efficienza. NON SI FA. Non lo dico, io, eh! Lo dicono gli esperti del settore.
Le piante trattate così fanno una gran fatica a reagire, e buttano una grande vegetazione per fare fronte al taglio. Le foglie sono l'apparato respiratorio dell'albero, se gliele togli tutte non respira più, quindi si affretta a vegetare e butta moltissimo per recuperare quello che ha perso. Inoltre questi tagli grandi a legno sono l'ingresso per tante malattie e parassiti e funghi, e sicuramente accorciano la vita degli alberi, che appartengono alla comunità, sono patrimonio comune, come un monumento, come una strada, però sono vivi.
Il primo anno dopo la potatura, potatura si fa per dire, massacro direi, i lecci, prima equilibrati, sembravano porcospini, l'anno successivo porcospini più grossi, con molta vegetazione già matura, cioè legnosa, bassa, a livello di furgone e camion. Come un grosso riccio di legno che graffia chi ci si passa accanto. Col risultato che furgoni e camion non passano più in via delle Mura per non graffiare la carrozzeria. Una delle strade importanti del paesino è praticamente chiusa ai mezzi di una certa dimensione, anche se non ci sono divieti o cartelli, per l'incompetenza di chi ha fatto la potatura /massacro. I corrieri non ci consegnano più niente e anche la spazzatura dobbiamo continuare a portarla in giro, quando il ritiro sarebbe porta a porta. Porta a porta un bel cavolo. Complimentoni.
Ad Arezzo, nei giardini prossimi alla rotonda della Marchionna hanno potato recentemente i tigli. Perbene! Li hanno sfoltiti e hanno tagliato i rami più bassi. Ora che hanno messo le foglie non ci si accorge neanche che li hanno potati, per quanto è stato garbato l'intervento.Si fa così e credo che non costi di più. Sarebbe meglio, come avrebbe detto il compianto Catalano, fare la cose bene, allo stesso prezzo, invece di farle male con conseguenze negative a pioggia. Sarei curiosa di sapere se qualche corriere ha già fatto causa al comune per danni al furgone, penso di sì. Se non proprio fare causa, sicuramente devono aver protestato un bel po'.
Ora poi ci hanno consegnato due secchi, ma secchi pareva brutto così la parola usata è mastelli, belli grandi e costosi, ma tanto si pagano noi, ognuno con una sigla che lo contraddistingue, uno per casa e uno per il B&B che non funziona. Ho già visto un difetto, non si possono tenere all'aperto perché c'entra l'acqua quando piove. Almeno dateceli a tenuta di pioggia. Per due persone. Grossi eh! Così pare ci faranno pagare in base all'indifferenziato che produciamo. Mi sono lamentata con quelli che li hanno consegnati. Ma chiaro mi hanno detto che loro non ne sanno nulla, consegnano e basta. E gli operatori del camion non ne sanno nulla, ritirano e basta. E l'assessore qualcosa sa, ma non tanto, si vede, perchè non è informato che via delle Mura di fatto è chiusa. Da ora in poi la nostra minima quantità di indifferenziato dobbiamo portarla in giro, lontano, per i motivi che ho spiegato, ma dentro il "mastello" con il nostro codice. Dovremo per forza usare l'auto. O una carriola. Perchè sono grossi e sbattono sulle gambe. Per qualcosa tipo massimo 500 grammi di rifiuti indifferenziati settimanali. Non so se la gente pensa davvero o fa le cose a caso. Tremo anche al pensiero che in fondo queste sono cose di importanza secondaria, ma se questo è il metodo forse è meglio non sapere come vengono fatte quelle davvero importanti. Viva l'Italia. Non so perchè, forse visti i precedenti, ho la sensazione che questo post avrà un seguito....e provo un senso di scomodità nella mia parte bassa, come se ci fosse qualcosa infilato nel posto sbagliato...
L'avevo detto o no che ci sarebbe stato un seguito? 10 maggio 2019. Una di queste mattine sono uscita per andare in città e giù nella strada in piano fra Ciggiano e Albergo ho visto qualcosa di arancione in mezzo alla via. Una rete di plastica tesa a impedire il passaggio.
L'anno scorso hanno fatto dei lavori sulla strada, durati tre mesi. In tre mesi si fanno grandi cose e siccome la via è stretta e in due macchine ci si passa male, pensavamo l'avessero allargata. Ma quando hanno riaperto, dopo un altro mese di proroga del tempo previsto all'inizio, ci siamo accorti che avevano messo qualcosa tipo 7 cartelli, alcuni doppi; parecchi catarifrangenti, e rifatto un ponticello sul fosso, che però ha un dislivello, che prima non c'era, che se c'entri un po' di corsa ci spacchi le ruote. Ma la strada restava della dimensione di prima. Tre mesi di lavori e di chiusura, che hanno obbligato chi vive a Ciggiano a fare dei giri abbastanza lunghi per arrivare a casa, (e già Ciggiano è alla fine delle strade), per fare qualcosa che un privato avrebbe fatto in una settimana, e di scarsa utilità pubblica, aggiungo. L'altra mattina hanno chiuso la strada senza mettere un cartello o qualunque altro tipo di indicazione e ho rischiato di fare tardi all'appuntamento che avevo in città. Ho anche gridato da sola un bel pò in mezzo alla strada prima di ripartire. Spero di poter presto chiudere questo post "aperto".
Pare che sia proibito, che i rifiuti di questo Comune debbano restare in questo Comune.
Mi viene una risata amara. Sarei fuorilegge, e potrebbero farmi una contravvenzione. Capite che è una beffa, con tutta la gente che le combina di tutti i colori e non viene sanzionata e te che stai in riga tutta la vita ti controllano anche come respiri.
Per questo "servizio" dei rifiuti del cavolo pago soldi buoni. Quando mi è arrivata la Tari per il b&b, per la prima volta in vita mia ho telefonato in comune imbelvita, credo che ci fosse da capirmi. Ho detto che prima di far pagare conti bisognava verificare che l'attività avesse lavorato, cioè non esistesse solo sulla carta ma fosse effettivamente attiva! Ma l'impiegata mi ha detto che in fondo si trattava solo di un centinaio di euro, e quanto la facevo lunga. Ho risposto molto male, e gridando parecchio, e ho sbattuto il telefono giù per evitare che mi prendesse un colpo, ho anche la pressione alta. Naturalmente non si può sperare di essere capiti da chi:
1) ti considera ricco a priori perché ti è venuto in mente di mettere a disposizione due stanze di casa tua per integrare il reddito ospitando turisti, che se eri ricco non lo facevi di sicuro
2) sta col sedere al caldo fino alle due di pomeriggio, mentre io per lavoro sto in piedi per sei ore e più e corro in piena notte.
Il mio peccato è cercare di tirarmi fuori da questa condizione e cercare di farlo legalmente. I poveri devono restare poveri e schiavi, come dice Gianni.
Passato qualche mese è uscita una nuova norma per cui, oltre al resto, non era più obbligatorio dichiarare in comune la fabbricazione di pareti o controsoffitti in cartongesso. Ora si possono fare liberamente senza tirare in ballo professionisti e pagarli. Mi sono sentita presa per le mele. Ovvio, tre mesi fa dovevi presentare una pratica per una paretina divisoria di cartongesso, e ora potevi farne quante te ne pare senza obbligo di dir niente a nessuno.
Nel frattempo era arrivata una lettera della Rai a cui non avevo fatto attenzione. Stamani l'ho aperta e mi si chiedono 407 euro, mi pare, per un abbonamento speciale sempre per il B&B, dove attualmente non c'è neanche la TV.
Ho fatto due conti e quest'anno ho incassato 403 euro, su cui mi faranno pagare delle tasse, ancora non so quanto. La tari mi costa 114 euro, la rai 407, sono già in perdita secca di più di cento euro. Per fortuna che ho il lavoro della pizzeria sennò di tenere aperto questo B&B non me lo potevo permettere. Penso che lo chiuderò.
Ora mi chiedo: se io per una bischerata di "attività" come questa impazzisco così (non ho raccontato molte altre cose) quanto impazzisce uno che ha un'attività imprenditoriale vera? Mi ricordo ancora quando avevamo il negozio.
Salterà ancora fuori qualche balzello, sicuro come la morte. E ci sarà qualcuno che si irriterà per quello che ho scritto e magari, non bastasse questo che ho raccontato, cercherà di farmela pagare. Maledetta Italia. Capisco chi espatria.
Da qui in poi il post è scritto in un'altra data, oggi è il 29 aprile 2019. Ci sono state delle novità. Mauro ha parlato con il comune di Civitella, con l'assessore in persona, che è stato molto gentile e ha detto che avrebbe fatto presente la questione del mancato ritiro "porta a porta" (mi viene da ridere) dei nostri rifiuti. Ma non è cambiato niente. Per un paio di settimane abbiamo lasciato i sacchi del multimateriale, che è la quantità più voluminosa che ognuno produce, lungo la strada immediatamente più vicina a noi che è poi la circonvallazione del centro del paesino.
Ma non ci si deve immaginare una cosa grande, in realtà è tutto piccolissimo. Però per esempio nelle varie feste del paese è una strada ad una sola corsia, e ovviamente a senso unico, molto trafficata. Ma i nostri sacchi non li ha voluti nessuno. Un giovedì, quando ho sentito in lontananza il rumore del camion che fa il ritiro ho fatto una corsa, una corsa vera perchè era piuttosto lontano, per parlare con gli operatori. E ho scoperto una cosa che dovevo già sapere, ma d'altra parte non tutto si riesce sempre a collegare subito: dalla circonvallazione non ci passano proprio.
E perchè non ci passano?
Questa la so.
Dipende dalla potatura dei lecci della strada.
Quando arrivammo qui, quasi vent'anni fa, piantarono questi piccoli lecci. In questi anni sono cresciuti molto bene. Poi un paio d'anni fa sono arrivati dei tipi, giardinieri del comune? o appartenenti magari a una cooperativa incaricata? poco importa, COMUNQUE INCAPACI. M'è scappato il tasto della maiuscola e lascio così.
Hanno capitozzato le belle piante giovani con grande efficienza. NON SI FA. Non lo dico, io, eh! Lo dicono gli esperti del settore.
Le piante trattate così fanno una gran fatica a reagire, e buttano una grande vegetazione per fare fronte al taglio. Le foglie sono l'apparato respiratorio dell'albero, se gliele togli tutte non respira più, quindi si affretta a vegetare e butta moltissimo per recuperare quello che ha perso. Inoltre questi tagli grandi a legno sono l'ingresso per tante malattie e parassiti e funghi, e sicuramente accorciano la vita degli alberi, che appartengono alla comunità, sono patrimonio comune, come un monumento, come una strada, però sono vivi.
Il primo anno dopo la potatura, potatura si fa per dire, massacro direi, i lecci, prima equilibrati, sembravano porcospini, l'anno successivo porcospini più grossi, con molta vegetazione già matura, cioè legnosa, bassa, a livello di furgone e camion. Come un grosso riccio di legno che graffia chi ci si passa accanto. Col risultato che furgoni e camion non passano più in via delle Mura per non graffiare la carrozzeria. Una delle strade importanti del paesino è praticamente chiusa ai mezzi di una certa dimensione, anche se non ci sono divieti o cartelli, per l'incompetenza di chi ha fatto la potatura /massacro. I corrieri non ci consegnano più niente e anche la spazzatura dobbiamo continuare a portarla in giro, quando il ritiro sarebbe porta a porta. Porta a porta un bel cavolo. Complimentoni.
Ad Arezzo, nei giardini prossimi alla rotonda della Marchionna hanno potato recentemente i tigli. Perbene! Li hanno sfoltiti e hanno tagliato i rami più bassi. Ora che hanno messo le foglie non ci si accorge neanche che li hanno potati, per quanto è stato garbato l'intervento.Si fa così e credo che non costi di più. Sarebbe meglio, come avrebbe detto il compianto Catalano, fare la cose bene, allo stesso prezzo, invece di farle male con conseguenze negative a pioggia. Sarei curiosa di sapere se qualche corriere ha già fatto causa al comune per danni al furgone, penso di sì. Se non proprio fare causa, sicuramente devono aver protestato un bel po'.
Ora poi ci hanno consegnato due secchi, ma secchi pareva brutto così la parola usata è mastelli, belli grandi e costosi, ma tanto si pagano noi, ognuno con una sigla che lo contraddistingue, uno per casa e uno per il B&B che non funziona. Ho già visto un difetto, non si possono tenere all'aperto perché c'entra l'acqua quando piove. Almeno dateceli a tenuta di pioggia. Per due persone. Grossi eh! Così pare ci faranno pagare in base all'indifferenziato che produciamo. Mi sono lamentata con quelli che li hanno consegnati. Ma chiaro mi hanno detto che loro non ne sanno nulla, consegnano e basta. E gli operatori del camion non ne sanno nulla, ritirano e basta. E l'assessore qualcosa sa, ma non tanto, si vede, perchè non è informato che via delle Mura di fatto è chiusa. Da ora in poi la nostra minima quantità di indifferenziato dobbiamo portarla in giro, lontano, per i motivi che ho spiegato, ma dentro il "mastello" con il nostro codice. Dovremo per forza usare l'auto. O una carriola. Perchè sono grossi e sbattono sulle gambe. Per qualcosa tipo massimo 500 grammi di rifiuti indifferenziati settimanali. Non so se la gente pensa davvero o fa le cose a caso. Tremo anche al pensiero che in fondo queste sono cose di importanza secondaria, ma se questo è il metodo forse è meglio non sapere come vengono fatte quelle davvero importanti. Viva l'Italia. Non so perchè, forse visti i precedenti, ho la sensazione che questo post avrà un seguito....e provo un senso di scomodità nella mia parte bassa, come se ci fosse qualcosa infilato nel posto sbagliato...
L'avevo detto o no che ci sarebbe stato un seguito? 10 maggio 2019. Una di queste mattine sono uscita per andare in città e giù nella strada in piano fra Ciggiano e Albergo ho visto qualcosa di arancione in mezzo alla via. Una rete di plastica tesa a impedire il passaggio.
L'anno scorso hanno fatto dei lavori sulla strada, durati tre mesi. In tre mesi si fanno grandi cose e siccome la via è stretta e in due macchine ci si passa male, pensavamo l'avessero allargata. Ma quando hanno riaperto, dopo un altro mese di proroga del tempo previsto all'inizio, ci siamo accorti che avevano messo qualcosa tipo 7 cartelli, alcuni doppi; parecchi catarifrangenti, e rifatto un ponticello sul fosso, che però ha un dislivello, che prima non c'era, che se c'entri un po' di corsa ci spacchi le ruote. Ma la strada restava della dimensione di prima. Tre mesi di lavori e di chiusura, che hanno obbligato chi vive a Ciggiano a fare dei giri abbastanza lunghi per arrivare a casa, (e già Ciggiano è alla fine delle strade), per fare qualcosa che un privato avrebbe fatto in una settimana, e di scarsa utilità pubblica, aggiungo. L'altra mattina hanno chiuso la strada senza mettere un cartello o qualunque altro tipo di indicazione e ho rischiato di fare tardi all'appuntamento che avevo in città. Ho anche gridato da sola un bel pò in mezzo alla strada prima di ripartire. Spero di poter presto chiudere questo post "aperto".