La sete

Eccomi qui a fare il punto. L'estate è più che a metà e domani o dopodomani finirà il solleone. Non vuol dir molto, perché potrebbero tornare altre ondate di caldo africano, ma le giornate saranno più corte e si sopporterà meglio. Si spera sempre che piova. Un giorno è piovuto perbene, non so quanto è durato, perché ero al lavoro. Era sera e la terra ha trattenuto l'acqua, l'aria si è subito rinfrescata, finalmente si respirava. La pioggia è rimasta nei sottovasi e ha fatto alzare un po' il livello della vasca. Il giorno dopo con quel fresco ero piena di energia e ho fatto un sacco di cose all'aperto, anche nei due giorni successivi. Sempre per il fresco le zanzare fino tardi la mattina mi hanno lasciata abbastanza in pace. Mi pareva di essere tornata a certi giorni di certi mesi di agosto di quando ero giovane, freschi come ora dopo le piogge, dolci, pieni di promesse per l'autunno che fa appena capolino. Da ragazza mi piaceva molto vivere, mi piaceva proprio nelle piccole cose, sentire il corpo vivo, camminare, sentire il fresco dopo le grandi calure. Sentivo la felicità di essere viva e giovane. Come se avessi sempre un qualcosa di frizzante e attivo a cui attingere, bastava fermarmi e ascoltare dentro di me questa sorgente fresca. Poi avevo anche tanti dubbi e inquietudini, come tutti i giovani. Certi giorni me ne arriva il ricordo, nelle ossa, nella pelle.

Il mio povero giardino è secco, anche se lo annaffio con costanza e regge molto meglio di altri anni. Lavoro solo tre ore la sera e la mattina mi alzo all'ora giusta per annaffiare. Non si riesce a fare molto di più, perchè poi fa troppo caldo. Una volta annaffiato, trafficato un po', tolta qualche erbaccia, raccolti pomodori e zucchine rientro per cucinare. Ci sarebbe la legna da mettere a posto, perché hanno gia portato la prima scorta per l'inverno. Ci sarebbe legna nostra da portare alla legnaia e tagliare con la sega circolare e altri lavori che sono rimasti in sospeso. Ma bisogna che rinfreschi perbene. Intorno alla casa tengo dei vasi con piante verdi, alocasia, un'ortensia a foglia di quercia, le aspidistra, le piante grasse...fanno un'oasi verde, un ultimo presidio molto annaffiato in attesa dell'autunno. L'orto è rimasto abbastanza bello, abbiamo avuto una vera valanga di zucchine con 4 piante soltanto, ne ho regalate tante, ma anche raccogliendole tutti i giorni ogni tanto qualcuna mi è sfuggita e l'ho raccolta che era ormai enorme e immangiabile. C'è qualcuno che si vanta di produrre zucchine enormi, ma chiunque lo può fare, solo che le piante si esauriscono e le zuccone delle piante di zucchine non sono buone a niente. Le zucchine sono gustose solo da piccole. Siccome ha fatto tanto caldo ho messo queste "zuccone sfuggite" fuori del cancello all'ombra, l'idea era che gli animali selvatici potessero mangiarle almeno per dissetarsi. E' difficile, perché sentono il nostro odore e di solito non le toccano, ma si vede che la sete  era più forte e le ho trovate tutte morsicate. Povere bestie.