Covid 19 : (non) andrà tutto bene, non ancora
Dicono in televisione e nei vari media: "La lezione della pandemia!!... quello che la pandemia ci ha insegnato...cosa abbiamo imparato dalla pandemia.."
Be', ancora niente, o poco, perché la pandemia non è per niente finita. Anzi! Oggi, in data 24 gennaio 2021, a un anno circa dall'inizio, la pandemia accelera, con tre mutazioni temibili, una inglese, per cui il virus diventa più contagioso, e altre due, sudafricana e brasiliana, che lo rendono anche più letale.
I vaccini, che sono stati disponibili a tempo di record, in realtà non sono disponibili affatto, sia la Pfizer che AstraZeneca annunciano ritardi consistenti. La Pfizer per "manutenzione impianti". Strano che un mese fa non lo sapessero di dover fare manutenzione. Che poi questi lavori coincidono con l'entrata alla Casa Bianca di Joe Biden, che i vaccini li vuole, a differenza di Trump, e viene da pensare a pressioni forti da parte degli Usa. Per avere delle dosi? Per averle prima, perché le pagano di più? I ritardi significano tempo regalato al virus per riprodursi e fare altre mutazioni e l'unico modo di impedirlo è la chiusura, che è letale per l'economia.
L'avvento di Biden, che io avevo auspicato tanto con un certo entusiasmo, ora prende una tinta diversa, non più bianco splendente, ma grigio. E tutti i paesi che hanno minor disponibilità economica non avranno il vaccino ancora per mesi, oggi parlavano di settanta paesi nel mondo... Tuttavia l'egoismo non paga, per funzionare il vaccino deve essere a disposizione di tutti, questa forse è l'unica lezione per ora certa, siamo ormai un grande alveare, ci si salva tutti insieme oppure nessuno.
Mi pare che la pandemia abbia ancora tante cose da insegnare a tutti. La luce in fondo alla galleria? Sembra lontana.
Una delle mie figlie ha problemi di salute, molto seri. Un giorno racconterò anche questo, anche perché è una storia che riguarda tante donne. Quando a volte ne parlo alcune persone, quasi tutte, che non sono molte perché evito l'argomento, mi dicono, dopo le prime parole, evitando di farmi finire: "Ma va meglio, no? Si cura..dai, non essere negativa...migliora, no?"
Certe volte abbozzo. Dico "Sì certo, si cura.." E cambio discorso. Certe volte mi viene da mandarle a cacare. Perchè non tutto migliora, nella vita. Ci sono cose brutte che restano brutte e non dipende da come le prendi, anche perché non sono io che la devo prendere, ma mia figlia, e mi sono accorta che non ho nessun potere di fargliela prendere diversamente da come la prende. Ed è bravissima, veramente, e molto coraggiosa, e davvero forte, ma è difficile lo stesso. Se io fossi stata al suo posto forse mi sarei arresa, non lo so. Quindi no, non migliora, mi dispiace, ma non ti posso rassicurare. Per ora è così, stiamo facendo il possibile perché cambi in meglio, lei si impegna al massimo, ma per ora è così. E' difficile stare nelle difficoltà sapendo che rimarranno per un tempo che non sappiamo prevedere. Bisogna approntare aiuti, una volta le chiamavo zeppe, come se concedessi a me e ai miei qualcosa di immeritato, ma non è così.
Come la pandemia. Dire che ne siamo usciti, o che abbiamo capito tutto finché ci siamo in mezzo non serve a niente. Ci si prova, si ragiona, si osserva, la realtà non è lineare e è sorprendente, basta pensare a Renzi, tutti i giorni si fanno osservazioni, si impara, qualche linea generale l'abbiamo afferrata, ma ci sono anche giorni che ci sembra che non sia più valida. Questo mi sembra realistico, non il positivo a tutti i costi.