Ignazio Marino sulla 7 da Corrado Formigli
Qualche giorno fa sulla 7 da Corrado Formigli c'è stato Ignazio Marino. Medico, attualmente vive negli USA dove è Executive Vice President sia per la Thomas Jefferson University che per il Jefferson Health. Cosa questo significhi non ho idea, sicuramente un incarico importante, molto ben remunerato e di grande impegno, ma anche soddisfazione. E' stato prima parlamentare italiano e poi sindaco di Roma, quest'ultima carica ricoperta dal 12 giugno 2013 al 31 ottobre 2015.
Una storia molto bella e molto brutta. Bella: era stato eletto come indipendente sostenuto da parte del partito democratico e da altre forze di sinistra. Era andato al ballottaggio con Alemanno, il sindaco precedente e era stato eletto con più del 60% dei voti. L'aveva stracciato, come si dice in questi casi. Era arrivato come un libero pensatore, esperto di politica in quanto era stato parlamentare, con molti sogni su come migliorare la capitale e ha lavorato molto, qui trovate una pagina di wikipedia con anche le cose che ha fatto come sindaco, cose importanti, che se fossero state sviluppate avrebbero dato una svolta di qualità. Dopo di lui pare che ci sta provando Virginia Raggi. E anche quando sento parlare tanto male di lei mi astengo dal giudizio, visto il precedente di Marino.
Ma Ignazio Marino ha trovato molti nemici. Mi fa venire in mente Papa Francesco, anche lui eletto come riformatore, però forse più consapevole, infatti dall'inizio non ha voluto avere a che fare neanche con l'appartamento destinato al Pontefice e è andato a vivere in un pensionato. Penso che avesse le idee piuttosto chiare da subito. Marino invece si deve essere fidato. In fondo se ti vengono quasi a bussare alla porta per farti fare il sindaco e ti votano in così tanti, pensi che ti vogliano sostenere. E' stato il contrario, nella trasmissione di Formigli si raccontano cose che ricordavo appena, vigili urbani che costruiscono prove false per dimostrare che Marino è un approfittatore, un ladro, quasi.
Prima c'è stata la storia degli scontrini, per dimostrare che si approfittava dei soldi pubblici pagandosi cene e alberghi e cose del genere. Poi quello che viene chiamato il Pandagate, inutile che lo scriva, lo trovate nel link. Mi metto nei suoi panni: all'inizio ci avrà riso, erano accuse talmente rozze, mal costruite, assolutamente incongruenti con la sua persona, che uno che lo conoscesse non ci poteva credere. Ma i magistrati hanno dovuto indagare, e i media hanno dovuto riferire. Mi ricordo cosa pensai: ma guarda questo signore così specchiato cosa nasconde, quali miserie! Invece miserrimi erano i suoi avversari, però determinati, e tanti, in diversi schieramenti politici, l'estrema destra di Alemanno che provava a riprendersi i suoi spazi, e quelli che avevano sempre tollerato e ci avevano guadagnato. Lo capisco perchè è una storia di vittime e carnefici e anche noi l'abbiamo vissuta. E per questo mi fa particolarmente arrabbiare.
Centri di potere veri e propri che demoliscono, o ci provano, la figura del sindaco, ma anche dell'uomo, senza nessun riguardo, direi senza nessuna considerazione o pietà umana, né per lui né per la sua famiglia. Alla fine, dopo che aveva presentato e ritirato le dimissioni, si dimette la giunta quasi per intero per cacciarlo via, ed è Renzi in persona che si muove e ne decreta la fine. Invece di difenderlo e fare una battaglia per continuare a cambiare Roma, lo cacciano con ignominia. Dopo la trasmissione di Formigli ho letto dei commenti di rappresentanti del PD che dicono che Renzi è stato il responsabile di tutto e si è portato dietro quella maggioranza delle giunta che ha esautorato Marino. Tutta colpa di Renzi. Sicuramente Renzi ha le sue responsabilità, come si vede anche dalla crisi di governo attuale.
Ma io mi chiedo: quella maggioranza della giunta era da considerarsi temporaneamente incapace di intendere e volere? Tutti manipolati dal grande burattinaio? Non mi sembra che Renzi possa essere capace di tanto, ognuno di loro ha fatto una scelta e forse non ne ha mai pagato le conseguenze. Certe prove false costruite contro Marino non sono riusciti a capire chi le ha fabbricate e il reato svanisce nel web, dove è stato creato. Mi ricordo in quel periodo l'indignazione che provavo anch'io a sentire le cose di cui era falsamente accusato, solo che non si sapeva ancora che si trattava di falsi. Dunque noi abbiamo ancora in giro in varie posizioni lavorative nella grande macchina del Comune di Roma gente che ha costruito prove false per difendere apparati di potere e semplici famiglie mafiose. Gente che sta nei partiti di destra, ma anche di sinistra, gente che "è tutta colpa di Renzi". Poi abbiamo la possibilità sempre attuale che non tanto a Roma, quanto a Palazzo Chigi torni la destra di Berlusconi Salvini e Meloni, ancora più deleteria. Non si sa da che parte voltarsi, certe volte. Soprattutto quel po' di fiducia che è essenziale per affrontare periodi come questo, pieni di difficoltà, lunghi e incerti, quella fiducia che è come un po' di terra solida sotto i piedi, continuamente te la scalzano, in modo che dritto non riesci a restarci. Sempre nel nome della "via maestra", del senso di responsabilità, della coerenza. Parole svuotate di ogni significato.
E Marino? Dopo qualche anno dai fatti si ripresenta in questa trasmissione come un uomo sereno, che ha vissuto un'esperienza che avrebbe sconvolto e forse annientato tante persone e invece lui l'ha superata e riesce a parlarne senza livore e senza rabbia. Forse perché si è fatto aiutare. E forse perché ha una vita vera, oltre la politica, ha un ottimo lavoro e vive in un altro paese. Gli faccio i miei complimenti e i miei auguri. Gli auguri poi li faccio anche a noi che viviamo ancora in Italia. Con dei politici così, e degli impiegati pubblici così, c'è da ringraziare se siamo ancora vivi. Vuol dire che quelli buoni, che tirano avanti la baracca per tutti, sono proprio ottimi.