Dal primo di giugno sono in pensione. Non sono ancora riuscita a abituarmi, non c'è stato modo. La sola cosa da "pensione", (o da libertà) che abbiamo fatto sono stati 4 giorni, viaggi compresi, nei monti Sibillini, in un agriturismo che si chiama "Campo del Rio", vicino al lago di Fiastra. Siamo andati con una coppia di amici e è stato molto piacevole tutto, sia le passeggiate che la compagnia. L'agriturismo lo segnalo perché mi è piaciuto molto. Con la signora che lo gestisce, Candida, basta dire che abbiamo fatto subito amicizia. Un'altra appassionata di piante e giardino. Le stanze sono arredate in modo essenziale e era quello che ci voleva per me, ora. Nelle stanze con poche cose si pensa meglio.

Mia figlia si è fatta male a una caviglia e da quasi un mese è qui da noi perché non può camminare. Era stata qui da metà gennaio fino a giugno e a fine mese è tornata. Siamo rientrati un po' nella modalità "lazzaretto" che avrei voluto abbandonare almeno per qualche anno, ma spero che presto tutto si risolva. C'è una bella novità. Lei ha lavorato come insegnante di sostegno per alcuni mesi e credo che a settembre la richiameranno. 

Poi c'è questo caldo terribile.

La mattina va meglio. Mi alzo presto, quando ancora fa abbastanza fresco e io ho energie disponibili, e annaffio. Moderatamente, ma annaffio. Ci ho pensato, perchè usare l'acqua del pozzo in questo periodo mi crea qualche senso di colpa e qualche preoccupazione che l'acqua finisca, ma credo che cercare di mantenere in vita le piante abbia un senso. Insetti e uccelli e rospi e rane sicuramente si giovano delle annaffiature. Lo stagno invece fa pena, ma pazienza. Quest'anno che per la prima volta sono costantemente presente e attenta ( per il giardino, per gli umani mi dicono di meno) vedo che tutto sopravvive un po' meglio. Sopravvive, non è bello, ma con queste temperature bisogna accontentarsi. Solo l'orto è rigoglioso, i pomodori maturano, ci sono tanti cetrioli e melanzane e le trombette di Albenga stanno ricoprendo una vasta zona, esagerando anche un po'. Ho messo un tubo con dei buchini, "ala gocciolante", si chiama, e vedo che anche con poca acqua mantiene vive le piante dove passa. Nelle altre zone vado io con il tubo. Ho portato l'acqua anche alle poche piante sopravvissute che avevo piantato nel campo vicino al bosco. L'ultima volta stamani. Il tubo non ci arriva, sono più di 150 passi dei miei, e la porto con l'annaffiatoio. E' un'azione di salvataggio. Non mi chiedo se abbia senso. Forse no, se le estati da ora in poi saranno così forse il mio gingko non crescerà mai abbastanza e non diventerà autonomo. Ma per ora è vivo e lo aiuto finché posso. Mi infastidisce un poco il fatto che, se io non ci sono, qui tutto va in malora. Vorrei essere più indipendente, vorrei che le cose dipendessero meno da me. Vorrei un giardino in un posto fresco dove ogni tanto piove e potrei avere fiori colorati anche d'estate. Così potrei allontanarmi ogni tanto, fare qualche viaggetto da sola senza paura di trovare morti al ritorno. Ma magari in autunno potrò. 

Non abbiamo l'aria condizionata in casa. Finora abbiamo cercato di farne a meno, abbiamo tenuto duro rispetto a certe scelte di non contribuire a inquinare. Ma in queste notti trascorse fra sogni inquieti immersa nel mio sudore ... non so più. 

E' un periodo assai cupo, con molte preoccupazioni. Ma non so come, mi pare che preoccuparsi sia inutile. Quando si è in una tempesta l'unica è cercare di attraversarla...Ieri è di nuovo caduto il governo. Hanno bruciato anche Draghi e non credo che abbiamo altri deus ex machina, come nel teatro greco, da far calare dall'alto. Resta un branco di iene spelacchiate e incompetenti e c'è da spaventarsi all'idea. Per alleggerire vi racconto una cosa di questi giorni.

Una notte di qualche tempo fa, quando c'erano le susine selvatiche mature, è entrato nel recinto un animale. Me ne sono accorta perché vicino al tubo gocciolante, sotto al noce, ho trovato una cacca piena di noccioli, molto scura, e della forma più o meno di una cacca umana. Che poteva essere? Un tasso? Un istrice? In campagna si deve essere attenti e non sottovalutare i segnali. Ho dato un'occhiata in giro, ma ci sono molti posti in cui ci si può nascondere e non c'era la Holly. La Holly avrebbe trovato subito l'intruso. Che si fa in questi casi? Si prende nota e si aspetta. Il giorno dopo c'era un'altra cacca, sopra quella che avevo già visto. Sempre piena di noccioli, ma più sciolta, si vede che le susine facevano effetto. Inoltre l'animale era abitudinario, quello era il suo gabinetto. Non ho toccato niente per non confondere le tracce. Sono andata a annaffiare subito fuori del cancello e ho notato due cose: l'erba accanto alla rete, che non avevo tagliato, era tutta pestata, per il passaggio di questi animali che venivano a mangiare le susine cadute di fuori. E seconda cosa, c'era una cacca uguale a quelle di dentro, ma molto più grossa e sempre piena di noccioli. Il che mi ha fatto fare l'ipotesi di una mamma, fuori, e un piccolo, dentro. Ma dove?

Ho fatto un giro del recinto e c'era solo un punto dove si poteva passare, però solo un animale piccolo e strisciando. Intanto ogni giorno trovavo accanto al tubo gocciolante una cacca nuova. Misteri campagnoli.  Una notte c'è stato un gran casino sotto le finestre, mi sono svegliata con l'idea che la volpe fosse riuscita a entrare dalle galline del vicino. Strano, perché sono chiuse molto bene, in 22 anni non ci è riuscita mai. Ma Mauro, che era più sveglio di me, ha detto che erano grugniti. Un chiasso indiavolato! Lui gridava dalla finestra e a un certo punto li abbiamo sentiti allontanarsi grugnendo. 

La mia ipotesi è questa: un cinghialino era entrato dentro strisciando per mangiare le susine. La notte la sua famiglia forse veniva a chiamarlo, ma lui stava piuttosto bene, mangiava e beveva. E faceva anche la cacca accanto al tubo. Finché una notte le susine erano quasi finite e comunque secche per il caldo e lui si è deciso a tornare in famiglia, ma dal quel buco non passava più bene, forse era già ingrassato un po', e si è spaventato tentando di uscire. Deve essere rimasto incastrato. Alla fine dopo parecchi strilli suoi e dei parenti ce l'ha fatta e sono andati via. Dopo questo abbiamo messo dei sassi e per ora nessuno ha cercato di spostarli. Sarà andata così? Ci vorrebbe una telecamera a infrarossi. Come il telescopio Webb.