Cozza da compagnia

Il titolo del post è scherzoso ma l'argomento è tenero.  Ieri ho fatto una passeggiata con un amico attraverso i campi. Andava a piedi a Monte San Savino e l'ho accompagnato con la Milly. La Milly è il nuovo cane, con noi dall'estate. Siamo arrivati fino a un ponticello sull'Esse, una passerella stretta e non volevo attraversarla col cane, perché alla sua altezza non c'è ringhiera e se avesse fatto un movimento brusco, come fa di solito, e fosse caduta di sotto sarebbe stato un guaio, magari per tenerla cadevo anch'io. Mentre salutavo questo amico c'era un signore, sotto la passerella, che prendeva acqua dal ruscello con una tanica. C'è pochissima acqua, adesso, però scorre ancora. Speriamo che da domani piova davvero perbene. Il mio amico, curioso, ha chiesto perché prendeva l'acqua. Il signore ha risposto "A casa ho una cozza." 

Una cozza? Sollecitato dalle domande ci ha raccontato che in estate puliva un laghetto per l'irrigazione che con quel caldo si era asciugato e c'erano tante cozze mezze seppellite, morte. Sono molluschi di acqua dolce. Chi ce li avesse portati o perché fossero lì resta un mistero, anche perché il signore non era tanto loquace e sembrava un pochino scocciato dalle domande. Aveva pensato: ne prendo una, a casa l'apro e la pulisco e ci faccio un posacenere. Ma a casa l'ha messa in acqua e si è accorto che era viva perché ha messo fuori un peduncolo. Immagino, perché lui non l'ha detto, che fosse molto sorpreso e forse in casa ci sono figli e nipotini. Hanno fatto una ricerca in internet per capire di cosa vive una cozza e hanno scoperto che filtra l'acqua anche non pulita. Ha provato a metterla in acqua presa da un laghetto vicino a casa, ma, non so da quali segnali, gli è sembrato di capire che non gli faceva bene. Allora ha pensato di prendere acqua corrente dall'Esse. Ha nominato batteri e qualcos'altro. Si era informato con un certo impegno! La cozza sembrava che gradisse. Quindi lui ora ogni tanto va a prendere acqua per lei. O lui. Chissà se c'è un lui o lei nelle cozze. Ho provato a dirgli che forse la cozza avrebbe vissuto meglio in una vasca con un po' di vita, erbe acquatiche e pesciolini o girini o insetti, ma si è chiuso a riccio, poi ha salutato e è andato via. Mi ha fatto tanta tenerezza. Ha detto che la cozza fa una cosa sola, mette fuori il peduncolo e lo ritira se si accorge della sua presenza. Comportamenti essenziali da cozza. Però lui la tiene in vita e si interessa del suo benessere. Non so quanti lo farebbero, forse per un uccellino o un piccolo mammifero sì, ma una cozza.. è proprio rispetto o amore...si può dire amore in questo caso? per la vita in una delle sue forme più semplici. Ho fatto un post su facebook e un vecchio amico ha scritto questo commento: 

"cara Lorenza chi ha la sensibilità di fare vivere una cozza, andando al ruscello a prendere il suo elemento naturale, chi si preoccupa della salute di un piccolo essere, che peraltro noi umani riteniamo non senziente....fa una cosa simbolicamente enorme, bellissima, evocativa, ...mi ha ricordato "l'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono...o i racconti Giapponesi, con la loro cultura scintoista, animista....o i racconti di Messner nelle sue scalate aiutato dalle popolazioni locali, dal Tibet alla Patagonia...insomma un altro mondo sarebbe possibile...e questo gesto mi dà speranza..." Paolo Nicchi. 

Come non essere d'accordo? In questo momento in cui ci sono guerre e conflitti aperti e che si aprono ogni giorno un uomo che fa una piccola cosa come questa, come scrisse Borges, sta salvando il mondo.