IRRIDUCIBILE di Federico Faggin

 Il film Contact, degli anni novanta, è tratto dal romanzo omonimo di Carl Sagan, che si era inventato un diverso finale, poi cambiato nel lavoro di stesura della prima sceneggiatura del film, a cui ha lavorato. Per il finale del libro aveva fatto ricorso al calcolo del Pi greco. 

Il Pi greco è il numero che si usa per calcolare la circonferenza, la superficie e il volume rispettivamente del cerchio e della sfera. La formula per calcolare la circonferenza, cioè il perimetro, del cerchio la conoscono tutti e è :

C= 2Pi greco r

 dove C è la circonferenza e r è il raggio della stessa. Se ci si pensa un attimo sembra una magia, è uno dei numeri cardine dell'universo (sempre che qualcuno una mattina non si svegli e dimostri il contrario😜. È capitato!). Qualunque sia la circonferenza di un cerchio e il raggio corrispondente il valore del Pi greco è sempre lo stesso, e approssimativamente  è 3,14. E' il rapporto fra qualunque valore della circonferenza e il raggio che gli corrisponde. E' un numero del tutto speciale, i matematici dicono che è reale, irrazionale, e trascendente. Ora mi ci vorrebbe l'aiuto del mio babbo per far capire queste cose. Irrazionale significa, in matematica, che non è esprimibile come la frazione di due numeri interi. Trascendente significa che è un decimale illimitato e non periodico. Si può continuare a calcolarlo indefinitamente e non trovare gruppi di numeri che si ripetono. Finora l'ultimo supercomputer che ci ha provato ha calcolato circa 9 trilioni di cifre dopo la virgola, e non ha finito, quando noi usiamo normalmente solo le prime due (3,14) che erano state calcolate già dai babilonesi (3,125) dagli egizi e da chiunque avesse bisogno di misurare il perimetro di un cerchio o la sua superficie o il volume di una sfera. Il pi greco è affascinante e gli stessi studiosi lo considerano in certo modo magico. E' uno dei numeri che definiscono la natura dell'universo. 

Carl Sagan aveva inventato questa conclusione di Contact: quando a un certo punto si addentravano nel calcolo del pi greco, non ricordo più per quale motivo, nella sequenza di decimali per ora infinita individuavano il disegno del cerchio e questa per lui era la prova che un'intelligenza aveva creato il mondo e lasciato queste tracce. Ricordo che quando lo lessi mi commosse, non so bene perché. Forse perché anche lui testimoniava una ricerca comune a tutti gli uomini. O quasi.

Tutto questo si lega per me ad un libro in uscita del prof. Faggin di cui ho visto la presentazione in televisione. In che senso si lega? Carl Sagan cercava un segno della presenza di un'intelligenza o di un progetto ordinatore nei decimali del pi greco. Il prof. Faggin che ha lavorato tutta la vita con l'intelligenza artificiale dice che non c'è bisogno di uscire da noi stessi per trovarlo. La coscienza umana e anche animale, (o, secondo Eckart Tolle anche quella che esiste nell'acqua, aria, nella materia inerte, rocce, minerali) non è una funzione del cervello, come dicevano le scienze finora, ma ne  precede l'esistenza, è un'informazione quantistica e non si annulla con la morte. Dopo Fritjof Capra e tanti altri la ricerca continua e siamo al punto in cui scienza e spiritualità si toccano ...Suggerisco la lettura di "Irriducibile". Io lo leggerò presto e speriamo di capirci qualcosa.