Al Trasimeno, miasmi, grandi uccelli e angeli per strada.

Ieri siamo stati al lago. Se dico lago è sottinteso il Trasimeno, anche se qua vicino ci sono parecchi laghi e laghetti. Anno scorso siamo stati anche a quello di Montepulciano, che se si va lì non si vede. E' più una zona umida, una palude circondata da una vegetazione fitta di alberi molto grandi, pioppi, salici, ontani e altri che stanno bene nel terreno bagnato e sopportano di avere acqua alle radici per un po'. C'è intorno un muro di cannuccia di palude altissima, phragmites australis, che lascia intravedere in degli spiragli l'acqua e i tanti uccelli che la abitano. A Montepulciano c'è una zona attrezzata per il pubblico, cartelli informativi e anche lì, di festa, tanta gente. 

Il Trasimeno è un lago molto turistico, molto sfruttato, molto frequentato anche dagli stranieri, ci sono camping attrezzatissimi e anche piuttosto chic dove da decenni passano l'estate molti tedeschi e olandesi. Questo tipo di laghi è destinato, nel corso del tempo, prima a diventare una palude, poi a asciugarsi. Ci vuole tantissimo tempo ma succede, e l'agricoltura industriale praticata intorno, col movimento in profondità del suolo e la forte dilavazione quando piove, affretta il processo. L'acqua viene anche presa, credo, in estate, per annaffiare le colture intorno. Di buono c'è che in molte parti le rive del lago sono lasciate a se stesse e non toccate o quasi, e diventano la casa di tanti animali. Intorno ci sono tanti bei paesini, Castiglion del Lago, Passignano, ma forse più belli sono i piccolini delle colline, Tuoro, Monte del lago e altri.

Ieri abbiamo pensato di andare al lago, era già tardi e il meteo prometteva pioggia, di allontanarsi tanto non era il caso, poi invece è piovuto tanto e bene dalle 21 in poi, per fortuna, perché il resto della giornata è stato caliginoso, appiccicoso e pesante anche se nuvoloso. L'afa toglieva il fiato. Per camminare un po' siamo andati all'imbarco dei traghetti di Tuoro. L'acqua rifletteva il colore del cielo, grigia verdastra, con tanti pesci morti a galla. Dopo mesi che piove pochissimo si è ritirata tanto e le rive e l'acqua stessa puzzano di marcio e decomposizione. L'acqua deve essere molto calda, poco ossigenata e i pesci ci vivono male e muoiono. 

Frequentavo tanto il Trasimeno da ragazzina perché il babbo aveva una barca e era stato fra i fondatori del club velico di Passignano, quando erano pochi appassionati con piccole imbarcazioni. Il comandante Artom della capitaneria di porto di Passignano aveva messo a disposizione come sede del club un vecchio pontone di legno galleggiante che era servito fino a quel momento come biglietteria dei traghetti e l'avevano ormeggiato dentro una piccola darsena dove venivano ricoverate le barche dei soci. In quelle estati poche volte ho fatto il bagno in darsena, l'acqua era pulita, solo che ai piedi si sentivano le fronde delle piante ossigenanti che salivano dal fondo e faceva un po' effetto, sembrava quasi che qualcuno ti toccasse o ti volesse tirare sotto. Però era molto piacevole e rinfrescante, anche se quando uscivi avevi odore di "laschina", un pesciolino che vive nei torrenti. Il Trasimeno non è molto profondo, al massimo intorno a quattro metri. 

Ieri invece il lago era vuoto, almeno finché siamo rimasti noi, verso le 17, non una barca, nessuno a fare il bagno, e mi sarei stupita del contrario, perchè l'acqua sembrava un brodo andato a male. Forse da altre parti o al largo non era così, non so, però in questa desolazione tanti uccelli acquatici: grandi aironi grigi, altri bianchi più piccoli numerosissimi in una zona interdetta al pubblico, forse i guardabuoi, da qualche anno molto presenti da noi, ma anche ovunque in Italia, e altri uccelli che non so identificare, forse un tipo di svassi e altri ancora. Mauro ha visto un martin pescatore. Pescavano senza nessuno sforzo, nell'acqua alta pochi centimetri i pesci in fin di vita non opponevano nesuna resistenza. 

Non ricordo di aver visto tanti uccelli acquatici quando ero ragazzina. Non c'erano? Come allora non c'erano cinghiali e istrici e tassi e ora se ne vedono tanti. O ero io che non ero interessata e non ci facevo caso? Non so rispondere e mi sono accorta che il mondo intorno a me cambia con il mio modo di osservarlo, si arricchisce, si amplia man mano che divento più consapevole.

Diverse persone presenti in questo spazio, dove hanno sistemato anche parecchie sculture, sembravano indifferenti a questa situazione.

Quando si vedono queste cose, quando è evidente che qualcosa muore, penso alle cause e mi viene un gran nervoso. Tutto può ricondursi al riscaldamento dell'atmosfera e i cambiamenti ormai sono macroscopici, però, come la storia della rana bollita, stiamo a guardare indifferenti aspettando che sia troppo tardi per agire? Me lo chiedo. Anno scorso Fabio Roggiolani, vecchio amico prima della sinistra più radicale, poi dei Verdi, poi dei 5 stelle, ora non so, proponeva un sistema di ecodragaggio. Può esistere un sistema di dragaggio ecologico? Eppure si sa che per esempio le dighe impediscono al materiale alluvionale di arrivare al mare e cambiano la natura dei corsi d'acqua, e si pensa seriamente di dragarle, senza considerare tutta la vita che ci è insediata dentro. Eppure andrà fatto, perché le dighe sono artificiali e senza interventi non servono più a niente e diventano solo un problema, come molti manufatti umani.

Ho scritto d'impulso un breve amaro post su facebook e mi ha risposto Matteo Castellini, un giovane dell'età delle mie figlie, appena più grande, perugino, che fa parte del gruppo di giardinaggio. Intelligente e capace di uno sguardo originale e "diverso" sulla realtà, scrive:

"Il Trasimeno è quello che è sempre stato, un lago alluvionale con altissime oscillazioni, a tratti una palude. Lo stesso nome dovrebbe derivare dall'etrusco: che si asciuga. Solo che negli ultimi 50 anni abbiamo deciso che deve stare al servizio degli uomini, per fare le stagioni estive con gli stranieri, senza chirodromi, con l'acqua limpida. Abbiamo deciso che ci facciamo le vacanzine e che è un luogo fashion instagrammabile al nostro servizio. Per fortune esiste la realtà, il Trasimeno puzza meravigliosamente, spero che faccia sempre più ribrezzo così forse ci toglieremo dalle balle come specie."

Si capisce che si era innervosito e come sempre riportava l'attenzione sulla realtà. Penso all'Antonella Piselli, bravissima fotografa perugina che fa foto al lago in tutte le stagioni, bellissime, e ci associa scritti suoi o tratti da vari autori...il lago è anche fonte di ispirazione. Da parecchi anni ormai c'è anche una cucina interessante dei pesci del lago e delle verdure coltivate sulle sponde. Ok, per forza ci penserò ancora.. intanto stanotte una pioggia abbondante ha sicuramente portato un po' di sollievo e  ossigeno anche al lago. 

Mentre eravamo lì la Milly aveva sete. Le avevo tolto il guinzaglio e scorrazzava in giro cercando di arrivare all'acqua, che non era il caso che bevesse, quando un uomo ci ha offerto dell'acqua pulita per lei. Ho detto subito: sì grazie! Era un uomo giovane e in forma, età fra i 40 e i 50? non saprei dire, accanto a un camioncino trasformato in casa viaggiante, con accento spagnolo ci ha detto che aveva perso il suo cane la mattina. La cagnetta aveva sentito sparare e per la paura era scappata lontano fra le canne. Non era ancora tornata. Aveva bisogno di condividere la preoccupazione. L'abbiamo ascoltato con partecipazione, sappiamo bene cosa vuol dire avere un cane o un gatto e come ci si preoccupa per loro che oltretutto non parlano e non hanno telefonini. Ha detto che un paio di pescatori avevano diffuso lì in giro la notizia per aiutarlo. Ho detto che appena ci fosse stata meno gente, al calar del sole, la cagnetta sarebe tornata, se nel frattempo non fosse successo qualcosa di imprevisto. Ci abbiamo parlato 10 minuti, ma l'incontro ha illuminato la giornata. Il perché non si spiega con parole, certe volte si percepisce con forza la qualità di un altro essere umano: arrivano gentilezza, disponibilità, grazia. Buon viaggio amico! Spero proprio che la cagnolina sia tornata.