dicembre 2024
Ieri era il primo dicembre, giorno uno dell'ultimo mese dell'anno. Anche se è tutta una convenzione inventata da noi umani a me dicembre piace molto. Il primo dicembre è un bel giorno, il primo del trampolino che ci porta a Natale e al solstizio e a un nuovo inizio. Dopo il primo tutti i giorni sono belli perché sono giorni dell'ultimo mese, tutti hanno questo senso di saluto a qualcosa che passa e va, e di accoglienza di qualcosa di nuovo, alcuni più belli: il 6 San Nicola, il compleanno di Mauro il 12, Santa Lucia, il compleanno di una cara amica il 21...fino a Natale e San Silvestro. L'ultimo mese conclude qualcosa e le conclusioni mi piacciono, anche se questo anno è stato pieno di sofferenza e brutte sorprese per troppa gente nel mondo. Troppa gente uccisa per motivi che non possiamo più capire, non esistono motivi validi. Per noi famiglia anche, abbiamo scoperto di recente che una persona di famiglia è ammalata e dovrà presto operarsi. A volte sembra di non poter sostenere tutto, l'unica è lasciar andare, e allora, dopo aver lasciato cadere il peso, mi accorgo che ce la possiamo fare. Nonostante tutto questo ieri era una giornata bellissima piena di colore, il colore autunnale si è spostato anche lui a fine novembre, con il clima cambiato, leggevo che fra vent'anni avremo estati lunghissime e inverni molto ristretti; le colline sono dipinte dell'inalterato grigio argentato degli olivi che si accende per il contrasto col giallo senape delle querce, con molto verde dei sempreverdi, con rari rossi e i colori del cielo. Mi viene da dire nonostante tutto: grazie.