Microrganismi effettivi e ragionamenti sulla "religione"

 In questi giorni mi sono messa a ascoltare su You Tube delle cose sui microrganismi effettivi. Si tratta di un metodo, l'ennesimo, bisogna dire, per restituire vitalità ai terreni, che è un argomento che da tantissimi anni mi appassiona. All'epoca del negozio bio non ne avevo sentito parlare, oppure mi era sfuggito, fra le miriadi di altre sollecitazioni che arrivavano da tutte le parti. Questo metodo viene da oriente, dalla Corea o dal Giappone. Non metto link perché basta digitare le due parole e viene fuori tantissima roba, semmai capire quale è buona è difficile. Da qualche tempo con la Giulia Forzoni, nuova amica giovane, facciamo una trasmissione mensile su radio Emme di Terranuova in Valdarno, e le puntate si possono ritrovare su You Tube sotto il nome "Giardini e giardinieri". E' un divertimento chiacchierare insieme a ruota libera senza pretesa di insegnare, anche se la Giulia mi chiama "esperta", di tanti argomenti che ci interessano e parlarne in modo rilassato, non "religioso". Già. L'atteggiamento religioso, che mi è molto appartenuto in passato, ora mi sembra veramente deleterio, in tutte le cose. Forse mi infastidisce perchè ancora mi appartiene? Perché devo finire di liberarmene? Qui ci vuole un fumetto col punto interrogativo. 

Faccio un paio di esempi sui microrganismi. Ho trovato un filmato di un agronomo umbro, età vicina alla mia, da qualche anno convertito ai microrganismi. Fa discorsi tipo quelli che mi infiammavano da giovane sulla necessità di avere terreni sani, da terreni sani e vivi viene cibo sano e vitale, ricco di nutrienti...ci credo ora più di prima. Però poi questo signore prosegue dicendo che non crede all'agricoltura biologica, che è solo "diminuzione dei principi attivi", che insomma sa tutto lui e ha la ricetta per la salute. Peccato che queste cose le dicessero altri in maniera più organica già dagli anni 20 e 30 del 1900 e che lui le ignori o faccia finta. 

Nel 1991 o 92 andammo a Larciano dal Pellegrini, che vendeva, unico e coraggioso per l'epoca, prodotti per agricoltura bio. Litotamnio, zeolite, piretro, quassio e un sacco di altra roba. Organizzava conferenze con i suoi referenti di Suolo e Salute e perfino offriva il pranzo, mi pare. Quel giorno c'era il prof. Garofalo, di Torino, a parlare, il fondatore di Suolo e Salute. Raccontò di un'azienda in cui si erano ammalati gli animali, vacche da latte. Avevano provato a curarle coi farmaci senza successo, poi avevano nutrito appositamente con sostanze curative il pascolo dove mangiavano e le vacche erano guarite. Ho riassunto in due parole un discorso che all'epoca ne richiese molte di più, come è giusto. C'erano tante associazioni che si occupavano di agricoltura bio o organica, come dicono gli americani, però al solito non collaboravano e si guardavano l'una con l'altra piuttosto in cagnesco. Però c'erano, e è un patrimonio di esperienze che va riconosciuto e onorato, invece questo agronomo umbro, in modo assai presuntuoso, le ignora. Poi viene al sodo: vuole vendere i preparati a base di microrganismi e diventa un comune piazzista. Ahimè.

Ascolto You tube mentre pulisco casa o cucino. Delusa dal primo contatto sono andata a cercare qualcos'altro e ho trovato tantissima roba, messa in rete da singoli agricoltori, o solo appassionati, o associazioni e subito mi sono ritrovata davanti a questa religione dell'agricoltura naturale, con sacerdoti femmine e maschi che pontificano su ciò che è "puro" e ciò che è contaminato, su giusto e sbagliato, buono e cattivo, bianco e nero...Su "io" e gli altri, io contro tutti, quelli come "me", e noi, vanno bene, gli altri sbagliano. Perfino si caldeggiano le scuole dei buoni, delle comunità ecologiche dove si insegna il bene, dove riunire i figlioli contro il resto del mondo cattivo, o che comunque non va tanto bene. I discorsi iniziano sempre da chi ci vuole imbottire di antibiotici, chi ci vuole piegare a un pensiero unico, chi ci vuol fare ammalare per venderci farmaci, chi pratica un'agricoltura che rende sterile la terra...in teoria questi discorsi possono avere ancora un certo fascino. Per me che li ho sentiti più di 40 anni fa non sono nuovi e ho dovuto ridimensionare e calare nel reale.  Nascondono sempre la chiusura all'esterno, la paura, il senso forte dell'identità. Quando invece di un messaggio gioioso e liberante prevale il voler affermare una verità bisogna diffidare, secondo me. Poi si capisce facilmente, il tono è sacerdotale, le parole tristi. L'identità in sé non è un male, ma è anche l'inizio di tutte le guerre.  

Si parlava di questo con Fabio Primavera, agronomo che ha lavorato da subito, appena laureato, sulla vitalità del suolo in giro per il mondo a contatto con tante realtà diverse e anche lui vede queste "chiese". Naturalmente c'è anche un sacco di gente che lavora bene e basta, e probabilmente è la maggioranza, e non ha bisogno di andare su You tube, ma poi ci sono queste varie "religioni", in campo agricolo, con tante ricette che vanno tutte praticate con attenzione quasi in riti magici che se poi non funzionano è perché non le hai seguite alla perfezione, ma anche religioni dello Yoga, della psicologia, le ricette magiche di salvezza note solo agli iniziati  che hanno sostituito quella cattolica ufficiale a cui non si riconosce evidentemente la capacità di rispondere alle domande importanti. 

Per concludere i microrganismi effettivi si possono fare da soli, senza comprarli. Ci sono diverse ricette su you tube da seguire senza eccessiva convinzione, penso che anche se non seguite alla lettera funzionino lo stesso. Usano il riso come materiale di partenza perché chi li inventati è coreano e li ha subito brevettati, intuendo l'affare. Ora di una cosa sono piuttosto convinta, che degli affari, del business bisogna diffidare. La natura offre i suoi rimedi e combinando la nostra intelligenza e i suoi meccanismi si riesce a combinare qualcosa di buono.